La Williams torna da Miami con un ottimo risultato: 12 punti (ben due in più della Ferrari), Alexander Albon in top five, e il dolce gusto di aver tenuto dietro una Mercedes e due Ferrari. Il guizzo finale di Sainz non è bastato per aumentare il bottino, ma la performance non è mai mancata alle monoposto di Grove.
Ad oggi, la Williams può contare su un bottino di 37 punti e il consistente vantaggio di 17 lunghezze sulla Haas, diretta concorrente per il quinto posto nella classifica costruttori. E proprio questi 37 punti sono arrivati grazie a cinque piazzamenti in zona punti su sei appuntamenti disputati nella stagione 2025.
Alla Williams va dato il merito di aver costruito una ‘nuova normalità’ con anni di duro lavoro visto che, dopo l’indimenticabile biennio 2014/15, un quinto posto raggiunto in pista grazie alla pura performance sembrava essere utopia: dal 2018, infatti, i risultati migliori sono stati conquistati in gare a eliminazione segnate da condizioni difficili.
I risultati di Miami, però, sembrano essere destinati a rimanere un unicum nella stagione della Williams: il distacco da Ferrari potrebbe restare di un paio di decimi o addirittura ampliarsi nel corso della stagione, visto che a Maranello si sta lavorando duramente per cercare di colpare il gap con i primi della classe per cercare di puntare almeno al terzo posto nella classifica costruttori, mentre a Grove sembra che si stia già puntando tutto sul 2026.
Da qui al termine della stagione, quindi, potremmo aspettarci degli acuti da parte di Williams nelle piste segnate da alte velocità di punta, salvo vederla poi perdere mordente nelle piste più complesse e segnate da curve a bassa velocità.
Andando ad analizzare i tempi sul giro del Gran Premio di Miami, quello che colpisce è la costanza nei tempi tra i piloti Williams, degna di una macchina messa in pista da un top team.
Quello che inizia ad essere ingombrante, è l’interrogativo principale: i piloti saranno d’accordo con la direzione del team o faranno pressioni per continuare a disputare una stagione ad altissimi livelli?
Una risposta parziale arriva da Carlos Sainz che, dopo il positivo risultato delle sue qualifiche di Miami, ha dichiarato: “Quando vedo che ci mancano solo tre decimi dai migliori, la mia volontà di sviluppare l’auto è forte. Sappiamo esattamente a che punto dello schieramento siamo con questa performance, e sappiamo anche che le aree da migliorare sono poche ma molto impattanti. Se la squadra riuscirà a farlo, credo che potremo fare un grande passo avanti. Però non è semplice, perché i piani sono stati fatti e vanno seguiti, quindi la maggior parte degli sforzi saranno concentrati sulla stagione 2026. Abbiamo un piano, siamo ambiziosi e non vediamo l’ora di essere competitivi anche il prossimo anno con le nuove auto”
Ascoltando le sue dichiarazioni, capiamo due cose in modo nettissimo: la Williams ha ancora del potenziale inespresso, Sainz ha scelto questa squadra per la visione sul medio/lungo periodo.
La squadra di Sir Frank non vuole più essere la squadra opportunista che arriva a punti sfruttando situazioni estreme o azzardando qualche strategia, ma vuole tornare ad essere protagonista come nel passato. E per farlo ha scelto di ignorare i risultati positivi che, a volte, possono essere solo una piacevole distrazione.
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