Nella mattinata del 10 giugno, la FIA ha pubblicato il calendario del Mondiale di Formula 1 2026 con il numero stabile di 24 gare e con diverse novità per quanto riguarda la prossima stagione: la prima riguarda ovviamente i nuovi regolamenti tecnici sulle monoposto che, insieme al carburante 100% sostenibile, faranno il loro debutto nel prossimo Campionato del Mondo che partirà nuovamente a Melbourne, Australia, il 6-8 marzo e finirà ad Abu Dhabi il 4-6 dicembre.

Le più grandi novità riguardano l’uscita di Imola e l’ingresso di Madrid: purtroppo l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari non è riuscito a convincere i vertici della F1 a fargli rinnovare il contratto nonostante il gran successo di pubblico e la volontà di Domenicali di recuperare l’edizione 2023 cancellata per il diluvio che ha colpito la città romagnola. Per la capitale spagnola, invece, è il ritorno nel calendario dopo il circuito di Jarama con il Madring che è chiuderà il calendario europeo e che è destinato ad avere vita lunga nel Circus, nonostante i dubbi sulla qualità del nuovo, ennesimo circuito cittadino.
A Madrid si aggiunge anche Barcellona (nello stesso weekend della 24 Ore di Le Mans) che, con un contratto ancora in vigore, farà si che nel Mondiale F1 2026 ci saranno due gare in Spagna. Confermate le prime tappe con Cina e Giappone che si disputeranno prima di Bahrain e Arabia Saudita per il Ramadan, mentre il GP Canada a Montréal viene anticipato a maggio dopo l’appuntamento di Miami, nello stesso weekend della Indy 500. A seguire avremo il GP Monaco con la sua nuova collocazione agli inizi di giugno, mentre il GP Italia a Monza rimarrà agli inizi di settembre (dal 4 al 6 del mese). Solo un triple header invece previsto giusto per le tre tappe finali di Las Vegas, Qatar e Abu Dhabi.
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