Che la McLaren fosse lì, in lotta per la vittoria, questo non è una novità. Che la Ferrari, dopo le ottime impressioni destate nel primo turno libero, si potesse confermare anche nel secondo, non era altrettanto scontato. Lando Norris (McLaren), grazie al crono di 1’25″816 messo a segno nel corso della simulazione di qualifica delle seconde prove del Gran Premio della Gran Bretagna a Silverstone, è riuscito a piegare la resistenza delle due Rosse, con Charles Leclerc secondo a precedere Lewis Hamilton. I due ferraristi, distanti più o meno tre decimi dalla vettura di Norris, non sono però riusciti a sfruttare tutto il potenziale con la gomma rossa, differentemente da quanto riuscito a fare con la media nella prima parte della sessione. Sul passo gara, poi, sia la Ferrari che la McLaren, quarta con Oscar Piastri, si sono concentrati sullo pneumatico medio. Se Maranello ha provato a “strappare” a inizio stint, i papaia sono andati di regolarità. Hamilton ha avuto qualche problema di graining, forse proprio per lo strappo iniziale. Un esperimento che, nel prosieguo del weekend, potrebbe tornare utile, al netto del meteo che si prevede sarà instabile.
Non è andata altrettanto bene alla Red Bull. Max Verstappen ha continuato a lamentare problemi di tenuta della sua monoposto, e se sul run di qualifica è riuscito, a fatica, ad aggrapparsi alla quinta posizione, in quello di gara ci è perlomeno sembrato di vedere una situazione migliore. Resta da vedere se i tecnici della squadra anglo-austriaca riusciranno a far fare alla macchina quel famoso salto in avanti, spesso riuscito, dal venerdì al sabato. Yuki Tsunoda, riprese le redini della RB21 dopo averla “prestata” ad Arvid Lindblad, ha faticato come sovente, suo malgrado, gli sta accadendo. Non eccezionali le impressioni destate dalle Mercedes: Kimi Antonelli si è piazzato sesto, George Russell ottavo. In mezzo l’Aston Martin di Lance Stroll. Il team di casa, non è l’unico a farlo, ha portato in pista un nuovo pacchetto di aggiornamenti. Fernando Alonso è risultato 12esimo. Ottima, e con poco e con tanto carburante, la Racing Bulls, nona con Isack Hadjar e decima con Liam Lawson. Il team Haas, con Esteban Ocon, è stato l’unico a provare le gomme hard sulla lunga distanza. Testacoda, probabilmente dovuto al vento, per Carlos Sainz.
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