F1| GP del Messico: Norris domina, Max si avvicina alla vetta

In Messico si accende definitivamente la battaglia per il titolo con il cambio al vertice della classifica piloti e Max che rosicchia altri punti al leader

La tappa messicana del Campionato Mondiale di Formula 1 2025 ha regalato tante emozioni e tantissimi duelli, segno che questo mondiale ha ancora molto da dire e sta conservando i colpi migliori per la fine.
Se a dominare incontrastato dallo spegnimento del semaforo alla bandiera a scacchi è stato Lando Norris, a contendersi i podio e la zona punti ci sono stati quattordici piloti, alcuni dei quali insospettabili, come Oliver Bearman.

Lando è riuscito a girare per primo la prima curva partendo dalla pole position, cosa molto difficile all’autodromo Hermanos Rodriguez e da quel momento in poi, è stato solo una sagoma in lontananza per il resto dei piloti che, proprio alla prima curva, sono arrivati al primo corpo a corpo. Il risultato è stato Max sull’erba, Hamilton a contatto, Leclerc primo per un taglio di curva. Restituite le posizioni, Leclerc ha cercato di riacciuffare Norris, ma senza successo. Per il pilota Ferrari, prestazione solida e iniezione di fiducia in vista del finale di stagione.

Terza posizione per Max Verstappen, a lungo ingaggiato con Piastri – che a sua volta era ingaggiato con le Mercedes – e che, nel finale, è riuscito a sfruttare al meglio il cambio di strategia dei rivali per prendere la terza posizione e iniziare, con un ritmo indiavolato, la sua caccia a Charles Leclerc. E l’olandese è anche arrivato all’attacco prima di essere fermato dalla Virtual Safety Car causata dalla Williams di Carlos Sainz.

Quarta posizione per un fantastico Oliver Bearman, che è stato bravo a resistere agli attacchi di gente ben più attrezzata di lui come Antonelli, Russell e Piastri. Il pilota britannico, alla fine, è riuscito ad avere la meglio su tutti loro (aiutato anche lui dalla virtual del finale), conquistando un magnifico quarto posto che lancia la Haas all’ottavo posto in classifica costruttori.

Quinta posizione per un Oscar Piastri a due facce: opaco nella prima parte di gara, scintillante nella seconda. L’australiano ha perso la testa della classifica in favore del compagno di squadra, ma rimane probabilmente il pilota più quotato per la vittoria finale. Sulla sua gara ha pesato sicuramente la strenua difesa delle Mercedes nella parte centrale di gara, che lo hanno costretto a cambiare strategia per andare su una gara a due soste.

Sesta posizione per Antonelli, seguito da Russell. Per i due piloti Mercedes, simpatico siparietto mentre erano a sandwich tra la Haas di Bearman e la McLaren di Piastri: Russell ha chiesto più volte di avere la posizione di Kimi per attaccare Bearman, ma non è riuscito a mettere a segno la stoccata vincente; dopo oltre 20 giri, quando piastri ha superato entrambi, Antonelli ha chiesto di riavere la posizione, dicendo che sarebbe stata la cosa giusta. La Mercedes ha accordato lo swap, e il pilota bolognese ha così concluso la gara davanti al compagno di squadra.

Ottava posizione per un deluso e arrabbiato Lewis Hamilton che, dopo un avvio in cui si è ritrovato in posizione molto vantaggiosa, è poi caduto nel tranello di Verstappen quando i due sono arrivati allo scontro. Hamilton ha dovuto tagliare sull’erba dopo un incrocio abbastanza duro di Max, prendendosi una penalità di 10 secondi.

Chiudono la zona punti Ocon e Bortoleto, seguiti da Tsunoda, Albon, Hadjar, Stroll, Gasly e Colapinto.

Immagine in evidenza: ©

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