Lewis, your tyres are not dead

Analizziamo il passaggio di Lewis Hamilton alla Scuderia Ferrari dal 2025.

I famosi puntini si sono uniti. Per dirla all’inglese, this is not a drill. Tradotto, non è uno scherzo: dal 2025 Lewis Hamilton vestirà la tuta rossa (no, non c’è nero che tenga, e questo lo sa bene anche lui) della Scuderia Ferrari, la più ambita e desiderata tra tutte.

Per noi comuni mortali è successo tutto nel giro di ventiquattro ore, ma sapevano già, loro: John Elkann a muovere i fili come un esperto burattinaio, o un agente segreto, nella messinscena di un colpo di teatro degno del miglior James Bond, Frédéric Vasseur scaltro comprimario e poi, insomma, acqua in bocca. In seguito una soffiata, o meglio un tifone, che l’hagibis se lo pappa a colazione. È da poco scoccata la mezzanotte, ed è questo articolo di formu1a.uno a smuovere le prime acque. In sintesi, ci sarebbe un motivo dietro alle complicazioni per il rinnovo di Carlos Sainz: l’ingaggio di Hamilton, che, scrivono Giuliano Duchessa e Piergiuseppe Donadoni, aspetta solo di essere declamato al mondo tutto. Si parla di qualche giorno, comunque entro la fine della settimana.

La fonte è autorevole, se non –issima, e a ruota seguono numerosi messaggi, alcuni più criptici altri meno, da parte di altrettanto autorevoli firme del giornalismo sportivo\F.1. Perdonate la licenza, ma si comincia a capire che non è la solita fuffa trita e ritrita, e soprattutto si comincia a capire dove si andrebbe a parare.

Scoccano i rintocchi degli orologi, per chi li ha ancora a pendolo, si susseguono incessanti le conferme che assumono dei contorni man mano sempre più definiti. La redazione inglese della BBC Sports ci fa sapere che è previsto, alle due del pomeriggio ora britannica, un briefing tra Toto Wolff, James Allison e i membri della squadra per informare questi ultimi della notizia. Ormai, è chiaro, manca solo l’annuncio, con annesse dichiarazioni di Wolff e Hamilton, che arriva puntuale alle venti italiane (19:59 per essere pignoli): “La Mercedes-AMG PETRONAS F1 Team e Lewis Hamilton si separeranno alla fine della stagione 2024. Lewis ha attivato un’opzione rescissoria nel contratto annunciato lo scorso anno“. Passa un quarto d’ora e anche il secondo degli sposi, la Ferrari, rende pubblico il suo sì, attraverso un comunicato stampa essenziale e senza dichiarazioni dei protagonisti, che recita così:

Maranello 01 febbraio 2024

La Scuderia Ferrari è lieta di annunciare che Lewis Hamilton entrerà a far parte del team dalla stagione 2025, con un contratto pluriennale.

È storia.

Confesso di essere ancora frastornato. Ma ci provo lo stesso, ad analizzare la scelta in sé, e i possibili scenari, perché l’evento è di portata ciclopica. Il tutto senza addentrarsi in congetture stravaganti e troppo lontane dal nostro presente, che ci vede davanti a un 2024 dove la silly season è cominciata con largo anticipo, addirittura prima dell’inizio del campionato. E dove Carlos Sainz dovrà guardarsi intorno per non restare con il cerino in mano.

Commercialmente un capolavoro, sportivamente è tutto da vedere. Questo, in sintesi, il mio parere. Commercialmente un capolavoro perché, negli anni dell’egemonia taurina, c’è una nuova storia da raccontare (chissà come gongolano Domenicali e Netflix…). Una storia che, come fuoco vivo, alimenterà tutto il campionato corrente per diventare effettivamente legna da ardere in quello prossimo. E all’indomani del rifiuto di Liberty Media verso il team Andretti, con conseguente insurrezione di tifosi e non, era proprio quello che serviva. E poi, neanche a dirlo, Ferrari fa il boom in borsa: un po’ la storia di Cristiano Ronaldo alla Juventus.

Tutto bello, tutto perfetto. O forse no. Perché è la parte sportiva quella a destare più dubbi nel sottoscritto. È vero, mi direte che Leclerc sapeva dell’arrivo del sir (già prima di firmare il suo contratto), così come Sainz, ma concentriamoci sul monegasco: ha appena rinnovato (fino al 2026 con opzione per i due anni a seguire), Carlo XVI timoniere della Ferrari Enterprise. Suona bene. E poi arriva l’eptacampione, il pilota statisticamente più forte della storia dello sport. Insomma. Due galli nello stesso pollaio, lo abbiamo visto e rivisto, non possono funzionare, a meno che non si abbia un’astronave e si domini in lungo e in largo. Per il contratto di Hamilton si parla di un due più uno (Turrini dixit), ossia due anni più un’opzione per il terzo. Quindi 2025, 2026 e forse 2027. Mettendo in secondo piano il discorso legato all’età e all’apporto (garantito sotto tutti i punti di vista) che Lewis darà in dote alla rossa di Maranello (e al sedici stesso), è tutto un po’, come dire… impicciato per il povero Charles, che è sempre stato il futuro, ora è il presente da tanti anni, ha dimostrato di valere in pista lo status di prima guida, e gli metti di fianco uno come Hamilton? Dico che è come volerlo delegittimare. Un re senza corona, lui che quella corona se la dovrà ancora una volta sudare come si è sudato ogni cosa nella sua vita. E forse deve essere così.

In Ferrari si sono presi un grosso rischio, il tempo dirà se sarà un successo o meno. Resta il fatto che il primo febbraio del 2024 resterà marchiato a fuoco nelle memorie di tutti gli appassionati di questo sport.

La Formula 1 è l’ambizione di tutti, la tuta rossa è un privilegio di pochi. Buona fortuna Lewis.

Immagine in evidenza: © Mark Sutton / Motorsport Images

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Autore

Davide Attanasio
Ragazzo di venti anni che prova a scrivere di macchine, che girando a velocità folli per tutto il mondo fanno battere il cuore e vibrare l'anima

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