FP Analysis, le simulazioni di qualifica e passo gara a Singapore: Raikkonen in palla

Rieccoci con la nostra rubrica consueta del venerdì pomeriggio. Oggi analizzeremo quanto accaduto nella notte di Singapore, con la lotta tra Ferrari e Mercedes che entra ufficialmente nella fase finale della stagione. Come sempre partiamo con le mescole portate dalla Pirelli nel weekend: torna il salto di mescola, con Soft, UltraSoft e HyperSoft protagoniste nel fine settimana asiatico. La Scuderia di Maranello è sembrata in gran forma con Kimi Raikkonen, più veloce di tutti nel giro secco, molto performante anche in simulazione passo gara, mentre Vettel per una botta durante la sua prova di qualifica ha dovuto concludere anzitempo la sua sessione.
Come detto, Raikkonen con HyperSoft ha fatto segnare il giro più veloce nella storia del Gran Premio di Singapore in 1:38.699, staccando di soli 11 millesimi Lewis Hamilton. I due contendenti della vittoria del Gran Premio d’Italia potrebbero riproporre la lotta al vertiche anche in questo weekend, visto che Vettel, colui chiamato alla vittoria ha dovuto abortire sia il giro di simulazione qualifica che tutta la prova di long-run per un errore nel terzo settore che lo ha visto andare a muro con entrambe le gomme del lato destro della macchina. Diciamo subito che Vettel non era sui tempi di Raikkonen, e la sua SF71H è sembrata molto più nervosa rispetto a quella del compagno di squadra. Una perdita idraulica per il tedesco, Ferrari sui cavalletti e mezza sessione buttata alle ortiche.
Sul passo gara iniziamo subito col dire che tutti i top driver sono partiti con le Hyper per poi andare sulle Ultra, eccezion fatta per Bottas, che ha scelto di fare tutto l’opposto. Raikkonen ha svolto un lavoro per due, provando anche due fondi differenti in questi 90 minuti. Con le gomme rosa Kimi ha girato in 46.3, 45.1, 44.7, 45.9, 46.1, 46.0, 46.8 (con traffico), 47.1 e 47.9. Dopo la sosta e aver montato le Ultra, il finlandese si è trovato davanti Verstappen per tutto il tempo, anche lui impegnato nella sua simulazione passo gara, dandogli molto fastidio. Per Kimi quindi 45.5, 49.2, 45.4, 46.4, 47.5, 46.1 e infine, dopo essersi sbarazzato di Verstappen nel finale, si è fatto scappare un velocissimo 44.6. I due Red Bull non sono andati benissimo nella simulazione qualifica, mentre nei long-run sono sembrati molto ma molto in palla. Attenzione però, perché il team austriaco ci ha abituati a bluffare tutti il venerdì salvo poi scendere vertiginosamente la domenica. A sto giro però c’è la variante pista da considerare, molto favorevole alla macchina costruita da Adrian Newey. Ricciardo: con HS 45.1, 45.0, 45.8, 46.5, 46.3 e 46.9. Con US 44.8, 44.8, 44.6, 44.6, 44.9 e 46.1. Temponi per l’australiano, e non è da meno il compagno di squadra: con Hyper 44.9, 45.7, 46.6 e 47.6, mentre con Ultra 44.6, 44.7, 48.9 e 44.7. Non abbiamo considerato alcuni tempi anche oltre il 50 perché non utili all’analisi. Hamilton ha girato solo con le HyperSoft, non montando le Ultra quindi. I suoi tempi non sembrano essere niente di eccezionale: 45.0, 45.9, 45.7, 46.1, 45.8, 46.3 e 47.2. Occhio ovviamente alla Mercedes, che sulla simulazione qualifica è sembrata in palla, specialmente col campione del mondo. Qualche difficoltà in più invece per Bottas, che con US ha girato in 45.5, 45.7, 46.6, 46.2, 46.0, 46.2, 48.7, 46.2 e 47.2. Con Hyper non è mai andato sotto il 45: 45.9, 45.6 e 45.3 i più significativi. Vedendo i tempi, la Red Bull sembra davvero la macchina da battere, specialmente con le Ultra e quindi dopo il primo pit-stop. Occhio agli undercut, ma Raikkonen ha dimostrato come la Ferrari sia in grado di poter fare la differenza. Da non sottovalutare, chiaramente, la Mercedes.

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