Le dichiarazioni dei piloti Haas e di Steiner dopo il Gp del Bahrain

Quinto posto per Magnussen e undicesimo per Schumacher: la Haas non viveva un Gp così positivo da oltre due anni

Nessuno mai avrebbe pensato, non solo prima dei test, ma anche dopo quelli di Barcellona, che Haas sarebbe andata così forte. Partiamo dalla constatazione più eclatante: Haas è terza nel mondiale costruttori e in una sola gara ha fatto più punti che in tutte le gare del 2021, 2020 e le ultime dieci del 2019 sommate insieme. Certamente è vero che i ritiri delle due Red Bull hanno aiutato a rendere possibile tutto ciò, ma dopo gli anni difficili passati, Steiner e i suoi uomini si meritano un po’ di sorrisi e fortuna. Ah, e per inciso, il tema americano non arrivava in top 5 da Austria 2018, quando si piazzò quarto con Grosjean e quinto proprio con Magnussen.

Proprio Kevin Magnussen, che fino a qualche settimana fa mai avrebbe pensato di correre questa stagione di Formula 1, ha vissuto, per usare le sue parole, una follia: super qualifica e una gara strepitosa al suo Gp di rientro, che ovviamente lo hanno portato a esprimere parole entusiastiche a fine Gran Premio:

“La follia continua. Abbiamo fatto davvero una bella gara e la macchina è andata bene fino in fondo. Abbiamo avuto un po’ più di degrado di quanto ci saremmo aspettati sul primo treno di gomme, ma ho anche superato alcune persone che erano più veloci di me al primo giro e non sapevo bene se tenerli dietro o lasciarli andare, ho anche bloccato un po’ quindi forse non era perfetto, ma anche se siamo rientrati prima abbiamo allungato il secondo stint con la stessa gomma per tornare al piano, poi c’è stata una safety car che ha messo tutti sulla stessa gomma e poi è stata solo una gara sprint fino alla fine, quindi è stata solo una gara intensa. Ovviamente un po’ di fortuna lì con le due Red Bull, ma ce la prendiamo”.

Kevin Magnussen

Se vi sono sembrate entusiastiche le parole di Magnussen, vi faranno sobbalzare dalla sedia quelle di Mick Schumacher, che senza alcun timore afferma che non sono troppo distanti dal podio e che con un week end pazzo può essere alla portata. Circa la sua gara sottolinea, invece, come il contatto avuto al primo giro con Ocon che lo ha portato a fare un 360 completo, ha compromesso in parte la sua gara, che comunque lo ha portato a chiudere in undicesima posizione, miglior piazzamento in carriera, migliorando il precedente record di Ungheria 2021:

“Con tutte le conseguenze che abbiamo avuto con il testacoda alla curva 6 dopo il contatto – non so quanti danni abbia causato alla macchina – non è stato fantastico guidare dopo. Penso che anche questo si sia riflettuto nel ritmo che avevamo. Vedere Kevin in P5 significa che abbiamo la macchina per farlo, e che posso fare lo stesso. Ciò significa anche che siamo vicini al podio se c’è un weekend pazzo, come di solito c’è in Formula 1 , quindi dovremmo essere in grado di farlo”.

Mick Schumacher

Guenther Steiner, dopo due anni di difficoltà in cui possiamo dire che la squadra sia rimasta in apnea perenne, sommersa dalle difficoltà, torna finalmente a respirare e a prendere una fresca boccata d’aria, e che boccata d’aria aggiungerei. Le parole del team principal della Haas sono tutte per i suoi uomini e donne che hanno lavorato in questi due anni difficili e che in questo week end, quando finalmente hanno potuto dimostrare il loro valore, non hanno sbagliato nulla:

“Una giornata molto buona per noi oggi, è bello essere tornati competitivi per tutta la squadra. Hanno fatto un lavoro fantastico, non solo oggi ma negli ultimi due anni. Tutti hanno tenuto la testa alta e si sono preparati per il momento in cui avremmo avuto una buona macchina. Quando è arrivato quel momento, tutti hanno fatto la loro parte e sono molto orgoglioso di loro, e loro possono essere orgogliosi di se stessi”.

Guenther Steiner
Immagine in evidenza: ©Haas F1 Team Twitter Page

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Autore

Andrea Perlasca
Laureato in Filosofia, appassionato di motori, specialmente delle 4 ruote e dell'eSport.

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