Tomek Poradzisz/ Veloce Hyperz: il futuro dell’esport

Ho avuto il piacere di intervistare Tomek Poradzisz, un ragazzo polacco di 13 anni con un gran futuro davanti a sé.

Il mondo Esport è molto competitivo soprattutto per quanto riguarda F1 2019. Una delle regole per quanto riguarda la partecipazione all’Esport è l’età: il partecipante deve avere almeno 16 anni per poter essere ingaggiato da un team F1. Purtroppo ci sono molti piloti che potrebbero competere ai massimi livelli mondiali, ma hanno meno di 16 anni. Uno di questi è Tomek Poradzisz, ragazzo polacco di 13 anni, il miglior talento per quanto riguarda F1 Esports. Ho avuto il piacere di intervistare Tomek, ecco cosa mi ha detto.

Come potresti descrivere il tuo stile di guida?

“Penso di guidare abbastanza dolcemente, ma allo stesso tempo riesco a massimizzare i limiti della pista. Mi piace settare la macchina in modo che mi dia sottosterzo, così è leggermente più stabile e posso spingere di più combattendo il sottosterzo piuttosto che il sovrasterzo. Riesco a gestire molto bene le gomme, penso di non aver mai pero una gara per colpa delle gomme”.

Giochi ad altri titoli oltre F1 2019?

“Gioco ad altri giochi, ma raramente. Prendo i giochi di F1 come il mio “lavoro” e non guido mai altre macchine, così da non abituarmi ad altre realtà. Penso di guidare abbastanza in F1, quindi se gioco ad altri titoli mi butto su CSGO”.

Come hai scoperto la F1? (Reale e virtuale)

“Mio padre mi ha fatto appassionare a questo mondo quando ero piccolo (3/4 anni). Lui a sua volta si è appassionato grazie a Robert Kubica nel 2006. Ho guardato regolarmente la F1 dal 2010 al 2014. Ad ogni modo, con l’incidente di Kubica ci siamo stufati di guardare la F1 e a metà del 2014 abbiamo smesso. Tre anni dopo casualmente ho visto una qualifica della Formula E e tutto d’un tratto la mia passione è tornata. Ho cominciato a giocare a F1 2013 con il joypad, ho tolto gli aiuti ed ho continuato a giocare fino a che non ho risparmiato per comprarmi F1 2017. Ho comprato il mio primo volante (Thrustmaster T100) ed a Gennaio del 2018 mi sono iscritto al campionato AOR con il mio nuovo Thrustmaster T300RS”.

Hai un pilota preferito?

“Supporto maggiormente George Russell e Lewis Hamilton. Tifo Russell per il suo percorso attraverso la GP3 e la F2 ma soprattutto per la sua mentalità molto sportiva. Apprezzo Hamilton perchè è un’ispirazione per me e per le sue passioni oltre la F1”.

Come ti senti ad essere parte di un team importante come Veloce Esports?

“Sono al settimo cielo, ho sognato di entrare in quel team fin da quando li ho sentiti per la prima volta. Trovo sia molto soddisfacente avere un gruppo di professionisti con i migliori sim driver al mondo che crede in te e ti sostiene. Ciò è senza dubbio una delle migliori cose che mi sono successe nella mia vita”.

Come ti senti ad essere così giovane e competere giornalmente con piloti che disputano la Pro Series?

“Penso sia bellissimo, ma allo stesso tempo mi dà fastidio. Competere con persone che guidano nella Pro Series ma allo stesso tempo non poter prenderne parte a causa dei limiti di età è bruttissimo. Sento di perdere davvero tanto, sono sicuro che i team F1 mi sceglierebbero, srebbe un sogno e la mia vita cambierebbe moltissimo. Purtropposono intrappolato per altri tre anni ed è bruttissimo”.

Pensi di poter avere un futuro nell’esport?

“Decisamente. L’unica cosa che potrebbe fermarmi è la motivazione in questi tre anni prima di competere. Molte persone mi hanno detto che a 16 anni potrei essere il migliore al Mondo, ed io ci credo”.

In quanti campionati competi? Perché?

“Partecipo a 3/4 campionati, ma il campionato AOR è l’unico che prendo seriamente. Lo faccio per passione e perché voglio continuare a migliorare. In AOR posso gareggiare con i migliori al Mondo. Proprio grazie alle mie prestazioni in AOR sono entrato nel team Veloce Esports”.

Hai mai fatto una challenge di partecipazione all’esport?

“Si, ci ho provato qualche volta, ma senza impegno, non aveva senso. Ogni volta che ci ho provato mi sarei qualificato”.

Come prepari una gara in AOR?

“Molto semplicemente facciamo qualifica e primo stint di gara. Poi ancora qualifica e primo stint, e così via. Di solito cominciamo il mercoledì e ci alleniamo da 2 a 7 ore al giorno”.

Essere parte di Veloce Esports ti ha aiutato a migliorare come pilota?

“Certo, non solo perché mi hanno dato un PC molto più potente che mi permette di giocare con più fluidità. Mi hanno dato l’opportunità di allenarmi con i ragazzi di Sauber Esports. Da quando ho firmato per loro sto migliorando a vista d’occhio”.

Quando hai capito di essere così veloce?

“Non c’è stato un momento in particolare, semplicemente sto migliorando giorno dopo giorno”.

Obbiettivi per il futuro?

“Migliorare le mie parti deboli in gara, per essere pronto alla F1 Esports Pro Series. Un altro obbiettivo è rimanere nel team Veloce Esports, e per farlo devo cominciare a vincere in AOR F1 (PC)”.

A proposito di Esports, chi ha il miglior lineup?

“Sauber ha un team fortissimo, ma Brendon Leigh e Mercedes rimangono i favoriti. Red Bull e Renault potrebbero sorprendere”.

Chi vincerà il campionato AOR F1 PC (miglior campionato “amatoriale” al Mondo)?

“Senza ombra di dubbio i ragazzi che fanno la Pro Series si impegneranno di più quando sarà finito il loro campionato, penso di poterlo vincere se mantengo questi risultati. Sicuramente Jarno Opmeer (pilota Renault) e Daniel Bereznay (pilota Sauber) sono i favoriti”.

Colgo l’occasione per ringraziare Tomek per l’intervista. Il ragazzo è molto maturo e professionale per la sua età. Auguro a lui il meglio per il futuro e chissà, magari scriverò delle sue vittorie nella Pro Series un giorno.

Immagine in evidenza: ©

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Autore

Valentino Aggio
18 anni, studente al liceo linguistico di Rovigo, Veneto. Appassionato di MotoGP, F1 e basket NBA.

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