Anteprima GP Francia 2020 | Info, orari, TV e statistiche

Tutto quello che c'è da sapere per non arrivare impreparati al Gran Premio di Francia

Dov’eravamo rimasti?

Ah sì…
Al ritorno alla vittoria di Fabio Quartararo; all’ennesimo solido podio di Mir; alla rinascita di Rins; al crollo di prestazioni di Vinales e al crollo letterale, ma caparbio, di Rossi, e incolpevole di Zarco e Dovizioso, in gara; al sigillo imperioso di Marini e al bel podio di Di Giannantonio, in Moto2; al primo successo di Binder, ai podi italiani di Arbolino e Foggia e all’ennesima caduta di Arenas. Questi i punti chiave che dovranno essere sviscerati, e dai quali dovremo ripartire per il prossimo Gran Premio, quello di Le MansDelineiamo il quadro della situazione.

MotoGP

Il circus del motomondiale in Francia, sul circuito di Le Mans, per il decimo round di questa anomala stagione 2020. Il leader della classifica iridata, Fabio Quartararo, reduce dal successo nella tappa di Catalunya, ha la ghiotta occasione di estendere il proprio vantaggio su un circuito a lui favorevole, sia in termini di nazionalità, sia per affinità con la M1, storicamente molto adatta alle dolci curve francesi. L’obiettivo è quello di migliorare l’8° posto dello scorso anno, ma anche di tenere a bada un pimpante Joan Mir, sempre più costante e veloce, da qualche gara indiziato numero 1 per la conquista del Mondiale.

Suzuki, invece, è chiamata a replicare, o quantomeno approssimarsi, alla splendida prestazione di Barcellona, con un doppio podio che mancava dal 2007, grazie a Hopkins e Vermeulen. Mirino, quindi, su Rins, finalmente rinato dopo un periodo arido dal punto di vista prestazionale. Prova di concretezza, invece, per Vinales. Il vincitore dell’edizione 2017 deve riscattare un pessimo Gran Premio spagnolo, compromesso dall’ennesima brutta partenza, e soprattutto non permettere che il duo di testa possa fuggire oltremodo.

Chiamati a concretizzare anche Rossi e Dovizioso. Il Dottore era prossimo a conquistare un positivo 2° posto, ma la voglia di vincere l’ha portato a naufragare nella ghiaia; il forlivese, invece, ha fatto i conti anche con la sfortuna, trascinato (incolpevolmente) da Zarco in terra. Entrambi hanno ottimi ricordi a Le Mans, ma anche cadute memorabili: quella di Rossi nel 2017, a poche curve dalla fine, mentre era in lotta con Vinales per la vittoria; quella di Dovizioso, nel 2018, dopo aver appena conquistato la vetta.

Chiamati alla riscossa anche gli altri protagonisti, su tutti gli italiani Morbidelli e Bagnaia, pronti a rituffarsi nella lotta per la vittoria, così come Miller e, volendo, anche Petrucci. Occhi puntati anche sul team HRC, con un Alex Marquez in netta crescita durante l’appuntamento spagnolo. L’anno scorso si impose Marc Marquez, davanti a Dovizioso e Petrucci.

Moto2 & Moto3

Nella classe di mezzo, la situazione va via via definendosi, con il trio tutto italiano formato da Marini, Bastianini e Bezzecchi a farla da padrone. Il primo, inoltre, proviene da un fondamentale successo in quel di Catalunya: 25 punti che gli hanno permesso di mettere la freccia sui suoi rivali-compatrioti, rispettivamente 6° e 7°, e su Martin, rientrante dalla parentesi Covid, caduto e ormai distante 69 punti dalla vetta. Tiene botta, invece, Lowes, unico a tenere il passo dell’alfiere Sky VR46 nel corso dell’ultimo appuntamento, e 4° in classifica generale. Ruolo da sparring partner, invece, per tutti gli altri, in grado, fino ad ora, di ambire al massimo a brevi comparsate sul podio. L’anno scorso si impose Alex Marquez, davanti a Navarro e Fernandez.

In Moto3, invece, la costanza premia Ogura, leader iridato grazie a 3 podi nelle ultime 4 gare, e alla fragilità prestazionale di Arenas, caduto 2 volte negli ultimi 3 Gran Premi, e superato in classifica dallo stesso Ogura. La lotta al titolo vede coinvolti, idealmente, anche McPhee, Arbolino e Vietti, con Masia e Foggia più distanti, ma tra i più propensi a piazzare qualche colpaccio a sorpresa. L’anno scorso si impose McPhee, davanti a Dalla Porta e Canet.

MotoE

La classe elettrica giunge al quinto e ultimo appuntamento stagionale, dopo il doppio Gran Premio sul tracciato di Misano. La testa della classifica è occupata da Ferrari, il campione in carica, salito in vetta grazie alla vittoria di Misano 2, alla sua costanza e alla volubilità di risultati dei suoi avversari. Che però, a partire da Aegerter, lo guardano da molto vicino: 4 punti fra l’italiano e lo svizzero, Torres insegue a 7 lunghezze, Casadei a 13. Da Granado in poi, lontano 43 punti, i distacchi si ampliano. E’ la prima apparizione per la MotoE sul circuito francese.

On board lap

Scendiamo in pista con una cara e vecchia 500cc, anno 2001.

Il circuito

Il circuito “Bugatti” di Le Mans fu progettato nel 1966 su pressione  dell’Automobile Club de l’Ouest (ACO) per poter ospitare anche altri tipi di competizioni oltre alla 24 Ore. Utilizzando un tratto de La Sarthe (compresa la parte dei box), il 18 settembre 1966 è stato inaugurato un tracciato da 4442 metri (dedicato alla memoria di Ettore Bugatti, ndr), che ha poi ospitato il Gran premio di Francia di Formula 1 dell’anno seguente. Dal 1969, invece, ha iniziato a ospitare anche il Motomondiale, con la prima storica edizione vinta da Giacomo Agostini su MV Agusta (classe 500cc).

Negli anni successivi, soprattutto su richiesta della FIM che sollecitava misure di sicurezza più stringenti, il tracciato ha subito vari adattamenti e modifiche per giungere, dopo quelle del 2008, a misurare una lunghezza di 4185 metri con 11 curve e il rettilineo più lungo, quello dei box, che misura circa 450 metri, il tutto da percorrere in senso orario.

La parola a Michelin

“Le Mans di solito è una delle gare più impegnative. Di solito arrivano molte persone da Clermont-Ferrand o da altre fabbriche Michelin. Quest’anno però non succederà per i protocolli di sicurezza. Dovremo gestire tre gare in due giorni. Le Mans è un tracciato che richiede particolare attenzione, soprattutto per il tanto lavoro della gomma anteriore. Avremo poi un clima molto diverso rispetto al solito.”

Sulla MotoE: “Sarà l’ultimo appuntamento della stagione, con due gare per decidere il vincitore. Per noi nel complesso è stata una stagione molto positiva, abbiamo visto tante belle gare e le nuove gomme introdotte quest’anno hanno lavorato molto bene. Abbiamo raccolto tante informazioni, che cercheremo di portare dai circuiti alla strada. Siamo continuamente alla ricerca di soluzioni sempre più ecocompatibili.”

Orari TV

Il Gran Premio sarà disponibile in diretta sulla piattaforma satellitare e digitale Sky, ai canali Sky Sport MotoGP HD e Sky Sport Uno HD, e sulla piattaforma in streaming DAZNin chiaro, in differita, sul canale TV8. ATTENZIONE al nuovo orario della gara di MotoGP!

© TheLastCorner.it
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Immagine in evidenza: © TheLastCorner.it

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Autore

Francesco Carbonara
Francesco Carbonara, 20 anni, diplomato al liceo scientifico, studio Economia e Commercio a Bari. Benché amante dello sport in senso trasversale, il mio cuore è riservato solo a MotoGP, Calcio e F1. Le 2 ruote meglio vederle, le 4 meglio guidarle. Il mio fine? Trasmettervi, con limpidezza ed eleganza, la mia passione per il motorsport.

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