IndyCar | Nashville: Dixon rimonta dal fondo e trionfa

Tra contatti, sorpassi, duelli e polemiche va in archivio il Music City GP di Nashville. Scott Dixon vince davanti a McLaughlin e Palou. Gara storta per Power, ancora leader, mentre KO Ericsson. Sette piloti in 59 punti!

Otto cautions, una bandiera rossa, incidenti e ritiri importanti: anche quest’anno il Gran Premio di Nashville si è corso per quasi metà gara alle spalle della Pace Car, rimasta in pista per 36 degli 80 giri previsti. Nel drammatico disordine del quattordicesimo round la spunta Scott Dixon, entrato a sorpresa in Victory Lane dopo esser partito 14° ed aver subito un danno al diffusore nell’incidente a catena avvenuto al giro 25. Con questo trionfo Dixon non solo supera Mario Andretti diventando il secondo pilota con più vittorie bensì si mette in scia a Will Power in classifica piloti, dove tra i due si ritrova uno scarto di soli 6 punti.

A nulla sono serviti gli attacchi di Scott McLaughlin nell’ultimo giro di gara. Il neozelandese del Team Penske ha dominato la prima parte ma un ultimo pit stop molto lento lo ha spostato al quindicesimo posto. Una furiosa rimonta ha permesso a McLaughlin di accodarsi a Dixon ma quest’ultimo è stato abile nel regolare il pilota Penske dopo la bandiera rossa causata dall’incidente occorso a Romain Grosjean, spinto a muro da Josef Newgarden, non penalizzato.

L’ultima ripartenza ha visto protagonista anche Alex Palou, capace di superare Christian Lundgaard nella prima curva disponibile per artigliare un terzo posto molto utile in prospettiva campionato. Da segnalare il fatto che Palou abbia corso l’ultimo terzo di gara con la parte sinistra dell’ala anteriore danneggiata in un contatto con Will Power, pilota che ha sofferto dei problemi tecnici dopo il maxi incidente del 25° giro.

Palou ha terminato il Music City GP davanti alla coppia Andretti composta da Alexander Rossi e Colton Herta, entrambi finiti in fondo alla classifica nella prima parte del Gran Premio. Approfittando delle otto interruzioni, sia Rossi sia Herta hanno raggiunto il gruppo e, una volta tornati in gara, hanno guadagnato posizioni su posizioni fino a chiudere l’evento in Top5 davanti al pilota di casa Josef Newgarden.

Nativo di Nashville, Newgarden ci teneva a fare bene nel cittadino del Tennessee ed i presupposti sembravano esserci. Tuttavia, partendo con le gomme dure il bicampione Indycar ha diversificato la strategia rispetti ai diretti avversari e nel gioco delle Pace Car si è ritrovato costretto ad effettuare un Pit Stop a quattordici giri dalla fine. Newgarden ha smarcato l’ultima sosta al giro 66, quando Kirkwood e Malukas si sono violentemente scontrati in curva 9 e hanno costretto la direzione gara a chiamare la caution. Tornato in pista intorno al diciottesimo posto, Josef ha sfruttato la propria velocità per recuperare un buon numero di posizioni e, scampato alla penalità dopo il contatto con Grosjean, ha ottenuto un buon sesto posto.

Dietro alla Dallara-Chevrolet di Newgarden la classifica vede Felix Rosenqvist, Christian Lundgaard – rimasto per tutta la gara in zona podio ma crollato nell’ultimo giro – Simon Pagenaud e Jack Harvey, che chiude la Top10 dopo una gara vissuta tra alti e bassi.

Drammatico, invece, il Gran Premio di Will Power, tamponato da O’Ward nell’incidente a catena avvenuto al 25° passaggio. L’australiano, ancora leader del campionato, dovrebbe aver riportato danni importanti al posteriore (probabilmente alla scatola del cambio) e si è dovuto accontentare dell’undicesima posizione.

Per sua fortuna anche Marcus Ericsson ha portato a casa pochi punti dovendo arrestare la propria corsa al giro 76, mentre veniva esposta la bandiera rossa. A metà corsa, infatti, lo svedese ha iniziato ad avvertire dei problemi dopo vari contatti e da un momento all’altro si è trovato bloccato in pista in ingresso della curva 8, chiudendo ufficialmente la corsa al quattordicesimo posto.

Ancora peggiore l’esito della gara di Pato O’Ward. Nel weekend del messicano non c’è molto da salvare visto il ritiro avvenuto nel corso del 25° giro, quando un Malukas molto lento nel tratto di curva 5-6-7 ha obbligato tutti i piloti a rallentare. O’Ward non ha fatto in tempo a decelerare, ha tamponato Power ed a sua volta è stato toccato da Graham Rahal. Il contatto, molto violento, ha danneggiato la scatola del cambio di O’Ward che successivamente è rimasto fermo sul ponte. L’effetto domino ha fermato la corsa anche di Simona de Silvestro, Dalton Kellett e Callum Ilott, quest’ultimo rientrato in pista dopo aver perso quattro giri.

Anche Graham Rahal ha avuto la possibilità di rientrare in corsa dopo l’incidente ma l’avventura del figlio d’arte è durata poco. Rahal, infatti, è finito a muro in curva 4 e VeeKay – appena uscito dai box ed in lotta con Power – si è ritrovato all’improvviso la macchina #15 piantata in curva. L’olandese non ha potuto fare nulla per evitare il contatto e, una volta tornato ai box per riparare la vettura, ha terminato la gara al 12° posto con un giro di ritardo.

Tra tutte le cautions segnaliamo anche l’incidente tra Devlin DeFrancesco e Takuma Sato, entrambi fuori gara al 32° giro dopo un contatto avvenuto in curva 10.

Archiviato dunque il caotico GP di Nashville ora la Indycar va in pausa per poi tornare in pista a Gateway, terzultima tappa della stagione. Will Power è ancora leader ma Dixon ha soli 6 punti di ritardo. Subito dietro troviamo Marcus Ericsson (-12), Josef Newgarden (-22), Alex Palou (-33), Scott McLaughlin (-58) e Pato O’Ward (-59). Prossimo round nell’ovale di St. Louis il 20-21 agosto.

Immagine in evidenza: © NTT INDYCAR SERIES / Twitter page

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