IndyCar | Iowa: Newgarden vince Gara1, O’Ward conquista Gara 2

IndyCar | Iowa: Newgarden vince Gara1, O'Ward conquista Gara 2

Josef Newgarden trionfa in Gara1 in Iowa mentre in Gara2 la sua sospensione posteriore sinistra cede e vince O'Ward. Spavento nel post gara con Newgarden svenuto e trasportato in ospedale. Il pilota è cosciente ma rischia di saltare la gara stradale di Indianapolis

GARA 1 | JOSEF NEWGARDEN DOMINA BATTENDO O’WARD E POWER

Nel corso dei 250 giri di Gara 1 in Iowa in molti hanno provato a rubargli la prima posizione ma Josef Newgarden è rimasto saldamente in testa per ben 208 giri e ha così vinto per la quarta volta nello short-track più veloce del pianeta.

Dall’80° passaggio in poi il due volte campione IndyCar ha dettato il ritmo rispedendo al mittente gli attacchi degli avversari e, grazie al quarto successo stagionale, ha artigliato quei 53 punti che lo posizionano al secondo posto nella classifica piloti con sole 15 lunghezze di ritardo da Marcus Ericsson, ottavo in Gara 1. Per Newgarden si tratta della 24esima vittoria in carriera, dato che lo porta ad eguagliare Ted Horn e Bobby Rahal.

Alle spalle di Josef Newgarden troviamo la McLaren SP numero 5 di Patricio O’Ward, scattato al 4° posto e condizionato da problemi alle marce basse, utili esclusivamente nelle ripartenze post-caution. Gestiti i momenti più complessi, O’Ward ha impressionato nel finale di gara superando sia Alex Palou sia Will Power per poi puntare il mirino sulla Dallara-Chevrolet di Josef Newgarden. Attraverso i doppiaggi il distacco è sceso fino a mezzo secondo ma tra qualche sbavatura di O’Ward e l’incredibile solidità di Newgarden nel passare i piloti doppiati il portacolori Penske ha mantenuto la leadership della corsa fino alla bandiera a scacchi. Poco male per O’Ward, che torna sul podio dopo tre gare da dimenticare.

Perdendo il secondo posto nell’ultimo stint, Will Power si è dovuto accontentare della terza posizione dopo aver firmato la Pole Position. L’australiano del Team Penske si è alternato con Newgarden in vetta alla classifica nel primo quarto di gara lasciando però campo libero al compagno di squadra. Power ha sofferto particolarmente il degrado gomme nel finale degli stint, tanto da subire il sorpasso che ha consegnato ad O’Ward il secondo posto.

Appena giù dal podio l’ottimo Rinus VeeKay, arrivato sul traguardo in coda a Will Power. Partito 8°, l’olandese di Carpenter Racing ha affermato che il potenziale fosse davvero alto e che nell’ultimo giro abbia adottato uno stile molto conservativo per evitare di chiudere la gara contro le barriere. Questo 4° posto fa il paio con il piazzamento ottenuto in Ohio. Chissà se in Gara 2 il portacolori Carpenter tornerà sul podio.

Gara in rimonta sia per Scott Dixon, 5°, sia per Alex Palou, 6°, partiti rispettivamente al 13° e 14° posto. Dixon ha corso con molta calma dimostrandosi efficace nei giri antecedenti la bandiera a scacchi mentre Palou, più aggressivo, a fine gara ha dovuto gestire un retrotreno molto instabile.  La coppia Chip Ganassi Racing ha preceduto un eccellente Romain Grosjean, unico orgoglio di Andretti Autosport. Il francese, alla quarta gara in un ovale, ha faticato all’inizio ma grazie alle tre caution verificatesi nella parte centrale di gara è riuscito a trovare un bilanciamento che gli ha permesso di finire la corsa di fronte al leader del campionato Marcus Ericsson.

E proprio lo svedese è diventato protagonista di una prima manche tutta all’attacco. Partito 12°, Ericsson ha sin da subito recuperato molte posizioni e dopo la caution provocata da un detrito (giro 127) il vincitore della Indy500 ha superato Power per poi sferrare l’attacco a Newgarden. Il duello è durato per parecchi giri fino a quando Ericsson ha esaurito la spinta, è stato passato da Power e si è dovuto guardare dall’attacco di Scott McLaughlin, quarto in quel momento. All’inizio del giro 163 Ericsson si appresta a doppiare Pagenaud andando all’esterno di curva 1-2 mentre McLaughlin scegli l’interno. Le tre vetture si affiancano, McLaughlin passa e Ericsson, andando sullo sporco, è costretto a decelerare e perdere posizioni. Da quel momento in poi lo svedese non riesce a guadagnare terreno e chiude la gara all’8° posto davanti a Graham Rahal e Christian Lundgaard (esordiente), entrambi protagonisti di ottime rimonte.

In undicesima piazza troviamo invece il pilota che più di tutti ha offerto spettacolo nello short-track dell’Iowa: Jimmie Johnson. Partito 15°, il sette volte campione NASCAR è finito in testacoda al 17° giro costringendo la direzione gara a chiamare la caution. Fermatosi ai box per montare gomme nuove Johnson si è poi messo in luce attraverso una rimonta forsennata che lo ha portato fino al quinto posto. L’incidente di Rosenqvist e la successiva Full Course Caution hanno costretto Johnson a fermarsi ai box insieme agli altri per equiparare le strategie e nella parte centrale della corsa il californiano di Ganassi ha perso sì il vantaggio di gomme ma è comunque riuscito ad occupare un solido sesto posto. Peccato per il crollo degli pneumatici nel finale di gara, fenomeno che ha portato Johnson al di fuori della Top10. 

Ottima prestazione anche per Callum Ilott, così come Lundgaard alla prima esperienza in Iowa. L’inglese ha chiusa la prima gara al 12° posto di fronte ad Alexander Rossi, David Malukas e Kyle Kirkwood. Da dimenticare in fretta il sabato di Castroneves e Pagenaud, in affanno nel gestire il degrado degli pneumatici. Lo stesso problema ha spostato Harvey, Daly e Sato (piloti partiti in Top10) nella parte più bassa della classifica mentre la fortuna non è stata dalla parte di Scott McLaughlin e Colton Herta. Il pilota Penske ha corso molto bene fino a quando ha perso il dado della ruota posteriore destra dopo il terzo pit stop. Herta, invece, ha terminato la gara in 23^ posizione a causa di un’avaria alla frizione, problema che lo ha bloccato ai box per quasi sette giri.

Risultati ufficiali IndyCar Iowa – Gara 1 QUI

GARA 2 | SOSPENSIONE ROTTA PER NEWGARDEN, O’WARD RINGRAZIE E VINCE

Il doppio appuntamento nello short-track dell’Iowa si conclude con la vittoria di Pato O’Ward, alla seconda affermazione stagionale ed alla quarta in carriera. Il messicano di Arrow McLaren SP ha approfittato del ritiro di Josef Newgarden per salire al comando della corsa e passare per primo sotto la bandiera a scacchi. Un successo che, unito al secondo posto di Gara1, riporta O’Ward in piena lotta per il titolo dopo un tris di round da dimenticare tra Road America e Toronto.

Così come nella prima manche, Josef Newgarden ha messo in atto un vero e proprio dominio regolando prima il compagno di squadra Will Power e poi Pato O’Ward. Tuttavia, il bi-campione IndyCar Series si è ritrovato improvvisamente contro il muro di curva 4 mentre percorreva il 234° giro, momento in cui la corsa verso il quinto sigillo stagionale si è bruscamente interrotta. L’incidente non è stato causato da un errore di guida bensì da un cedimento della sospensione posteriore destra nel bel mezzo delle curve 3 e 4, zona in cui Newgarden ha sbattuto a più di 200 km/h. Fortunatamente la Dallara-Chevrolet si è girata e l’impatto è stato assorbito dal retrotreno con il pilota uscito illeso dalla propria vettura. Rilasciata la prima intervista, Newgarden si è diretto verso il proprio box ma dopo la gara è svenuto sbattendo la testa, rimediando tra l’altro un taglio dietro di essa. Per motivi di traffico Newgarden è stato trasportato in elicottero all’ospedale MercyOne Des Moines, dove è rimasto in osservazione per l’intera nottata. Gli esami hanno dato riscontri negativi e, per fortuna, il pilota è cosciente.

Ritornando alla gara, il secondo posto ha visto protagonista Will Power, ancora a secco di vittorie in Iowa ma capace di ottenere il sesto podio stagionale. L’australiano del Team Penske ha preceduto il compagno di squadra Scott McLaughlin, salito sul podio approfittando del ritiro di Josef Newgarden. La quarta posizione è occupata da Scott Dixon, autore di un’ottima rimonta dopo aver iniziato la corsa dal 18° posto. Il sei volte campione IndyCar ha battuto nel finale un eccezionale Jimmie Johnson, 5° e Marcus Ericsson, che con il 6° posto mantiene il comando della classifica piloti. Per Johnson si tratta del miglior risultato in IndyCar Series e della prima Top5 nel mondo delle ruote scoperte americane.

Dopo il ritiro in Gara1 Felix Rosenqvist voleva assolutamente approfittare del format del “doubleheader” per rifarsi. E così è andata con lo svedese di McLaren SP che si è esibito in un ottimo recupero nello stint finale, fase della gara in cui ha artigliato il 7° posto sorpassando Ilott, Sato, Grosjean ed infine Malukas. Proprio quest’ultimo merita un’importante menzione siccome è il primo esordiente in classifica. Malukas ha terminato Gara2 in Iowa in 8^ piazza dimostrando un netto cambio di passo rispetto alla manche del sabato, dove sia lui sia Sato hanno faticato a gestire il degrado gomme. I due piloti Coyne hanno anche regalato spettacolo duellando intensamente quando la bandiera a scacchi si avvicinava. Alla fine Malukas ha prevalso sul più esperto Takuma Sato (10°) mettendo tra sé ed il giapponese Romain Grosjean, 9°, così come in Gara1 l’unico alfiere Andretti Autosport in Top10.

Appena al di fuori dei dieci troviamo Callum Ilott, al primo weekend di gara nell’ovale dell’Iowa. Ottimizzando il pacchetto fornito da Juncos Hollinger Racing, l’inglese ha corso due ottime gare e, soprattutto, ha messo in pratica l’esperienza accumulata nella prima manche per gestire al meglio la seconda. Un altro dettaglio che potrebbe rendere Ilott ancor più felice si ritrova nel fatto che sia l’ultimo pilota a pieni giri in classifica. Infatti, da Colton Herta (12°) in poi sono tutti doppiati. A proposito di Colton, prima della bandiera verde ha cambiato motore subendo nove posizioni di penalità e, quindi, scattando dalla 12^ posizione, la stessa in cui ha terminato la gara.

Tra i piloti più delusi di Gara2 menzioniamo Alex Palou, solamente 13° al calare della bandiera a scacchi. Il campione in carica, ormai prossimo a lasciare Ganassi, ha mancato la Top10 peggiorando il risultato della prima gara, conclusa al 6° posto. Il weekend opaco in Iowa sposta il catalano al 6° posto in classifica piloti con un ritardo di 44 lunghezze, comunque colmabili nel corso delle ultime cinque gare.

Gara a gambero per Conor Daly, partito 3° e 16° sul traguardo, mentre è da cancellare immediatamente il fine settimana di Alexander Rossi (18°), Rinus VeeKay (19°, penalizzato dalla caution causata da Kirkwood) e Jack Harvey, che ha iniziato la gara al 6° posto per poi chiuderla al 20° dopo aver sofferto nella gestione degli pneumatici. Non c’è molto da salvare anche in Meyer Shank Racing, formazione che ha chiuso la seconda tappa dell’Iowa al 21° posto con Castroneves ed al 23° con Pagenaud, entrambi penalizzati da messe a punto non ideali.

Risultati ufficiali IndyCar Iowa – Gara 2 QUI

Archiviato il doubleheader dell’Iowa il paddock della NTT IndyCar Series si appresta a tornare ad Indianapolis, pista in cui il 23 e 24 luglio si correrà il Gallagher Grand Prix. Il campionato è quanto mai combattuto: Ericsson ha soli 8 punti di vantaggio su Power, 34 su Dixon e Newgarden, 36 su O’Ward e 44 su Palou. Anche McLaughlin, 7° in campionato, potrebbe tornare in corsa considerando il ritardo di “sole” 86 lunghezze

Immagine in evidenza: © Arrow McLaren SP / Twitter

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