F2 al giro di boa: Piastri sorprende, Zhou a corrente alternata

Piccola analisi di metà stagione sul campionato cadetto

Con il week end di Silverstone la F2 ha completato la metà del proprio calendario fornendoci già alcuni spunti di riflessione e un bel duello per il titolo. Sicuramente il format con tre gare a week end e il doppio rovesciamento della griglia ha regalato finora un campionato incerto e occasioni di mettersi in mostra a diversi piloti, tanto che i vincitori di gara sono già stati ben 8 in 12 gare. La classifica generale al momento vede in testa Oscar Piastri, con 108 punti, con una vittoria in Bahrain in gara 2 e una pole position a Silverstone come momenti migliori di questa stagione. Ma il pilota Australiano della Prema, che fa parte del programma giovani Alpine, si è distinto soprattutto per la costanza di rendimento su ogni tracciato, infatti in 12 gare ha totalizzato ben 4 podi, oltre alla già citata vittoria, tre giri veloci e solamente in due occasioni non è andato a punti, entrambe per contatti con altri piloti. In generale Piastri si è dimostrato un pilota già molto maturo per essere un rookie di questa categoria, non troppo aggressivo, pur avendo mostrato buone capacità anche nei corpo a corpo, e soprattutto veloce e costante su ogni tipo di tracciato finora affrontato. Purtroppo per lui, la Alpine ha già confermato la line-up di quest’anno anche per la prossima stagione, quindi, nonostante l’ottima stagione che sta disputando, sarà difficile vederlo in F1 a meno di cambi di casacca. La seconda posizione in campionato è occupata dal pilota cinese della Uni Virtuosi, Guanyu Zhou, anche lui nel programma giovani Alpine, con 103 punti. Zhou è uno dei veterani della categoria, con ben 3 stagioni ormai all’attivo e un po’ tutti questa stagione si aspettavano il definitivo salto di qualità, che in parte è arrivato, ma forse non proprio definitivo: é vero che il pilota della Uni Virtuosi è punto a punto con Piastri per la vetta della classifica ed è anche vero che nessuno ha vinto tante gare quante lui ( ben 3, a cui vanno aggiunti altri due podi e una pole), ma al contempo si è ritirato ben tre volte e in altre due occasioni non ha portato a casa punti. Insomma il pilota cinese sembra essere quello più veloce del lotto, pur mancandogli forse un pochino di lucidità in determinate situazioni, ma questa è una caratteristica comunque migliorabile con l’esperienza generalmente. Per quanto riguarda le sue chance di vederlo in F1, vale un po’ lo stesso discorso fatto per Piastri, con Zhou che però è già terzo pilota Alpine e ha già preso parte anche alle FP1 in Austria questa stagione con il team francese, quindi è messo probabilmente in cima alla “lista dei preferiti” dall’Alpine. Ultimo gradino del podio virtuale di metà stagione spetta a Robert Shwartzman, pilota russo della Prema e della Ferrari Driver Accademy, che ha totalizzato 91 punti, con 2 vittorie e un podio. Proprio come Zhou, era uno di quelli da cui era lecito aspettarsi grandi cose questa stagione, ma nonostante la buona posizione in classifica che lo tiene assolutamente in lotta per il titolo, non è sembrato così performante come ci si poteva attendere: in tre occasioni non è finito in zona punti e in una quarta, pur non finendo in zona punti è riuscito a conquistare il giro veloce terminando decimo. La scorsa stagione aveva iniziato benissimo per poi perdersi un po’ via nella seconda parte di stagione, quest’anno invece dovrà dimostrare di essere migliorato e mettere in campo una seconda parte di stagione da grande talento, anche perchè in F1, oltre al fatto che Ferrari ha una coppia di piloti giovani, sono già due i sedili occupati da FDA ed è difficile immaginare che si possa trovare una sistemazione anche per un terzo, a meno che non dimostri di avere le carte in regola per poter diventare un vero e proprio “crack”. In quarta posizione troviamo il britannico Dan Ticktum, pilota dell’Accademy della Williams, con 89 punti, con una vittoria in Gara 2 a Monaco e ben 4 podi. Ticktum, come già mostrato anche in passato, è un pilota veloce e particolarmente aggressivo nei duelli, ma quest’anno sembra aver trovato la giusta misura per contenere la sua irruenza e i risultati lo stanno premiando. Al momento il favorito della Williams pare essere Roy Nissany, che è già sceso in pista nelle FP1 in F1 diverse volte questa stagione, ma considerando i risultati in pista dell’israeliano (un podio in gara 1 a monaco e un nono posto nella Feature Race sempre nel principato), non ci sarebbe da stupirsi se le cose cambiassero, anche perchè considerando il possibile approdo di Russell in Mercedes, potrebbe liberarsi un sedile in Williams per la prossima stagione. Quinta posizione per Juri Vips, che ha collezionato due vittorie e altrettanti podi, appartenente al vivaio Red Bull. Il pilota estone ha dimostrato una buona crescita nel corso della stagione, andando sempre a punti, tranne che nel disastroso week end inaugurale in Bahrain, nel quale non ha ottenuto nemmeno un punto, mettendo in pista prestazioni sempre più convincenti e con 85 punti al suo attivo resta comunque uno dei contendenti al titolo di F2. Per quanto riguarda le chance di vederlo in F1 la prossima stagione al momento paiono molto risicate, ma si sa, con Helmut Marko mai dire mai, soprattutto qualora Vips dovesse fare particolarmente bene nella seconda parte dell’anno. In sesta posizione troviamo Theo Pourchaire, che con i suoi 65 punti sembra essere forse il primo del gruppo di coloro che difficilmente potrebbero entrare in lotta per il titolo, tuttavia è giusto citarlo tra i piloti da tenere d’occhio sia perchè è stato il più giovane vincitore di una gara in F2 (Feature Race a Monaco in cui ha fatto anche segnare la Pole Position), ma anche perchè pure in F3 aveva avuto una prima parte di stagione non esaltante, per poi venire fuori alla grande nel finale fino ad insidiare il titolo, poi andato a Piastri per soli 3 punti. Pur facendo parte del vivaio dell’Alfa Romeo, non penso vi siano possibilità di vederlo in F1 la prossima stagione, ma sarà comunque un ragazzo da tenere d’occhio per il futuro. L’ultimo pilota che mi pare giusto citare è Liam Lawson dell’Accademy della Red Bull, arrivato in F2 senza troppe aspettative dopo il quinto posto in F3 nel 2020, effettivamente messo non benissimo in classifica con 58 punti, ma è stato in grado di conquistare una vittoria e un terzo posto in Bahrain e una Pole a Baku, mostra buona velocità anche se nelle vicende della gara poi magari tende a sparire un po’, ma potrebbe essere una delle sorprese della seconda parte di questo campionato.

Dopo aver citato coloro i quali si sono messi maggiormente in mostra in questa prima parte di stagione, passiamo a citare coloro i quali al momento hanno deluso le attese di inizio anno: oltre al già citato Nissany, mi sento di mettere nei “flop” Lundgaard, che dopo i 6 podi, conditi da due vittorie, della stagione scorsa, quest’anno è stato in grado di conquistare si due podi, ma con appena altre due gare a punti il bottino è di appena 28 punti totali e una lotta al titolo già salutata. Altro pilota al di sotto delle attese è stato Marcus Armstrong, vice campione in formula 3 nel 2019, non aveva avuto una stagione esaltante lo scorso anno in F2, ma era lecito aspettarsi un miglioramento da lui in questa stagione, che con un podio conquistato a Silverstone e appena altre due gare terminate nei punti, non sembra ci sia stato per ora. Per quanto riguarda i due italiani presenti in questa stagione purtroppo non posso fare a meno di mettere Alessio Deledda tra coloro che stanno facendo male: 5 ritiri, neanche un punto in classifica e sempre nelle ultimissime posizioni, spesso con distacchi pesanti. Probabilmente non era ancora pronto per la categoria, al netto che il team HWA è probabilmente quello più in difficoltà in griglia, ma speriamo che la seconda parte di stagione possa riservagli qualche soddisfazione, perchè per ora la stagione è stata davvero pesante. Per l’altro pilota italiano, Matteo Nannini, il discorso invece è ben diverso: il passaggio dalla F3 alla F2 è stato probabilmente affrettato e i problemi relativi allo sponsor che lo hanno fatto appiedare dal team HWA di certo non hanno aiutato, ma Nannini ha sempre dimostrato di avere comunque un passo buono, ha conquistato l’unico punto per il team HWA della stagione nella Feature Race in Bahrain e a Baku e Silverstone non ha sfigurato quando la Campos lo ha chiamato per sostituire Petecof. Nannini inoltre è anche l’unico pilota questa stagione che corre sia in F2 che in F3, quindi è lecito aspettarsi che tutte queste gare che sta correndo lo aiutino a migliorare velocemente per raggiungere il livello dei migliori.

Immagine in evidenza: ©Prema Twitter Page

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Autore

Andrea Perlasca
Laureato in Filosofia, appassionato di motori, specialmente delle 4 ruote e dell'eSport.

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