Ferrari, PRO e CONTRO di un rinnovo per Vettel

Il 2020 è l'ultimo anno di contratto che lega Sebastian Vettel e la Ferrari, analizziamo vantaggi e svantaggi di un prolungamento di contratto

Oltre che l’anno della rivoluzione regolamentare, il 2021 sarà un anno molto importante anche sul fronte piloti. Infatti Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, i due piloti più titolati in griglia, andranno entrambi in scadenza di contratto.

Dopo il rinnovo di Max Verstappen (da anni nei radar della Mercedes) con la Red Bull, l’inglese sembra ormai avviato verso un rinnovo con la Mercedes, probabilmente l’ultimo della sua scintillante carriera. Difficilmente infatti la Casa della Stella si lascerà scappare Lewis, a meno di proposte indecenti dalla Ferrari che però sembra non essere più tanto interessata a portare l’inglese a Maranello.

Il discorso è ben diverso per Sebastian Vettel, arrivato in Ferrari nel 2015, dopo uno degli anni più difficili della storia del Cavallino Rampante in Formula 1. La stagione che sta per iniziare sarà la sesta per la coppia Seb-Ferrari e sarà decisiva per la prosecuzione di questo matrimonio. Cerchiamo ora di analizzare i pro e i contro sul tavolo della Ferrari di un possibile rinnovo di contratto per il tedesco.

PRO

  • I freddi numeri: in 102 gare disputate con la Ferrari Sebastian Vettel ha ottenuto 54 podi (più del 50%), 12 pole position e 14 vittorie che lo pongono al terzo posto della classifica all-time della Ferrari dietro solo a Michael Schumacher e Niki Lauda. A parte Hamilton, c’è attualmente in griglia un pilota che potrebbe fare meglio?
  • Sebastian Vettel ama la Ferrari. Ciò significa che quando gli verrà chiesto di aiutare il compagno di squadra a vincere lo farà (vedi Spa 2019), significa che dalla sua bocca non uscirà mai una parola contro nessun membro della squadra, significa che non mancheranno mai impegno e dedizione per coronare il suo sogno di vincere con la Ferrari.
  • Un 2019 concluso in netta crescita. Dopo la batosta di Monza le prestazioni di Vettel sono tornate su livelli altissimi: la vittoria di Singapore (in cui non è stato il team a regalargli la vittoria ma un out-lap di ben 4 secondi più veloce rispetto a quello di Leclerc), ma anche la gara in Russia (dove fino al problema tecnico aveva mostrato un passo molto più veloce rispetto a quello di Charles) e la super pole position di Suzuka. Non c’è ombra di dubbio che se Vettel torna ad essere quello dei tempi della Red Bull e dei primi anni in Ferrari non esiste pilota che possa sostituirlo.

CONTRO

  • L’incapacità di reggere la pressione. Sebastian ha dimostrato più volte di non riuscire a reggere la pressione nei momenti decisivi di una singola gara o della stagione in generale. Quando guidi per la Ferrari hai gli occhi di tutti puntati addosso e al minimo errore tutti saranno pronti a criticarti e a dimenticare il fatto che sei un quattro volte Campione del Mondo. Inutile negare che il tedesco abbia commesso diversi errori in questi anni di Ferrari, spesso “non provocati” per usare un termine tennistico. Con avversari così forti la Ferrari ha bisogno della perfezione in pista e fuori.
  • Il rapporto con Leclerc. Nel 2019, per la prima volta da quando è arrivato a Maranello, Vettel ha dovuto confrontarsi con un compagno di squadra che da alleato si è trasformato in avversario. Infatti il giovane Charles Leclerc, partito come seconda guida, si è guadagnato in pista lo stesso trattamento e la stessa considerazione del quattro volte Campione del Mondo. Nonostante nella scorsa stagione i due piloti Ferrari non abbiano lottato per il Mondiale, sono arrivati spesso ai ferri corti e il loro rapporto ha rischiato di degradarsi definitivamente dopo l’incidente di Interlagos. I due sono riusciti a metterci una pezza ed andare avanti ma questo equilibrio per quanto tempo ancora potrà durare, soprattutto se la SF1000 si dimostrerà competitiva per il Mondiale? Sappiamo che Vettel è disposto a sacrificarsi una tantum ma non accetterà mai di aiutare il compagno di squadra sistematicamente per fargli vincere il titolo Mondiale. In un periodo di ricostruzione, quanto conviene alla Ferrari una guerra interna fra i due piloti?
  • Le alternative. Qualora la Ferrari decidesse di non rinnovare il contratto di Vettel, sul tavolo ci sarebbero sostanzialmente due strade. La prima è quella di puntare tutto su Charles Leclerc, come suggerisce il lungo prolungamento di contratto, e affiancargli un pilota che porti punti alla squadra e che accetti senza troppe remore il ruolo di seconda guida. Un profilo perfetto in tal senso è sicuramente quello di Sergio Perez, pilota che nell’ultima stagione ha fatto il 75% dei punti della Racing Point. Ormai non più giovanissimo, per lui guidare per la Ferrari significherebbe comunque poter ottenere quelle vittorie che fino ad oggi ha potuto solo sfiorare in occasione di gare pazze. La seconda strada invece vedrebbe il proseguimento della filosofia delle due punte e in questo caso i nomi sono tanti. Mettendo da parte le suggestioni Hamilton (sempre più vicino al rinnovo con Mercedes) e Alonso (difficilissimo un suo ritorno a Maranello), si potrebbe puntare su Daniel Ricciardo, che non aspetta altro che la chiamata della Ferrari, o su uno dei piloti McLaren, anche se appare difficile che la scuderia di Woking si privi di uno dei suoi due gioielli vista la grande attesa su un ritorno di competitività a partire dal 2021 con le PU Mercedes.

La situazione è ancora molto aperta e difficilmente verranno prese delle decisioni prima dell’inizio della stagione europea della Formula 1. Di certo però aspettare troppo non conviene né alla Ferrari né a Vettel perché entrambe le parti, in caso di separazione, rischierebbero di non trovare una valida alternativa.

Immagine in evidenza: © Scuderia Ferrari, Twitter account.

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Autore

Francesco Bafaro
Laureato in Lettere, specializzando in Filologia Moderna. Seguo la Formula 1 da quando ero piccolissimo, nello scrivere cerco di unire la passione per il Motorsport con quella per la Letteratura. In fondo i piloti che ogni domenica si sfidano in pista sono proprio come gli eroi dell' Epica classica e cavalleresca!

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