F1 Testing – day 2: assaggi di assetto

SAKHIR, BAHRAIN - FEBRUARY 22: Charles Leclerc (16) of Ferrari team takes part in the F1 Testing ahead of the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit in Sakhir, Bahrain on February 22, 2024. (Photo by Ayman Yaqoob/Anadolu via Getty Images)

Seconda giornata di test collettivi sul circuito di Sakhir.

Dopo il tramonto una nuova alba per la seconda giornata di test sul Bahrain International Circuit. Per chi si fosse perso anche un solo dettaglio sulla prima, qui l’articolo per non smarrire nemmeno una virgola del discorso.

Detto ciò, questo secondo approccio con la pista vedrà impegnati in mattinata Pérez e Hamilton, unici a non scendere sul tracciato nella giornata di ieri. Oltre all’undici e al quarantaquattro Leclerc, Piastri, Alonso, Gasly, Sargeant, Tsunoda, Zhou e Hülkenberg inaugureranno la prima parte del day two, con gli altri piloti (eccezion fatta per Verstappen, Russell e Albon) in scena nel pomeriggio. Sul programma completo delle varie turnazioni basta cliccare dove è evidenziato in rosso.

Formula 1 Testing in Bahrain - Day 2

La giornata odierna, come quella di ieri, è destinata alla raccolta dei dati, e più in particolare alla ricerca di un compromesso, aerodinamicamente e meccanicamente, soddisfacente. Ne consegue che perdere tempo ai box non è la cosa migliore, e l’affidabilità è il primo indicatore che possiamo tastare con una discreta accuratezza in queste ore di pista. A questo proposito, Mercedes (e non solo) ha portato in pista una specifica di ala posteriore leggermente più carica con il fine di trovare la corretta messa a punto in ottica futura.

Sessione mattutina

Come spiegato anche nell’articolo di ieri, non sono importanti i tempi (specialmente sul giro secco), ma lo sono maggiormente gli stint con (più o meno, questo non lo sappiamo, ma lo si può dedurre) carico di carburante, e ancora di più come oscillano i tempi giro dopo giro, il famoso trend, che può fornire indicazioni circa il consumo delle gomme e non solo. Questo all’oscuro delle mappe motore e di tanti altri indicatori. Il sottoscritto, come fatto ieri, riporterà gli stint più “indicativi”, ma attenzione a soppesare gli stessi.

Le temperature di pista e aria risultano qualche grado più basse di ieri, mentre il vento appare leggermente più intenso. A circa novanta minuti dal termine della prima sessione, a causa di danni al circuito in curva 11 (dovrebbe trattarsi di un tombino), è stata esposta la prima bandiera rossa della stagione.

Formula 1 Testing in Bahrain - Day 2
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Questa red flag si è poi tramutata in una sospensione definitiva, con la “pausa pranzo” anticipata per far sì che la sessione pomeridiana riprendesse con un’ora di anticipo per recuperare il tempo perduto. Il fondo di Charles Leclerc (che proseguirà per un’ora nel pomeriggio prima di cedere la SF-24 a Carlos Sainz nelle quattro ore che resteranno) è risultato danneggiato a causa del passaggio dello stesso pilota monegasco nell’area del misfatto, per l’appunto curva 11, ma grazie al lavoro dei meccanici in rosso la macchina sarà pronta a ripartire senza problemi.

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Parlando dei long run effettuati in questa travagliata mattinata, la maggior parte dei piloti ha utilizzato la versatile C3, tra cui Zhou – i suoi tempi (nei due stint percorsi) oscillavano tra il 37 alto e il 38 medio\alto – Hülkenberg (tra il 38 e il 39 e mezzo, anche lui su due stint), Tsunoda (tra il 39 e mezzo e il 40 su due stint, crediamo con carico maggiore di carburante), Piastri (tra il 39 e il 40 su due stint, con qualche passaggio non considerabile sul 41 prima di scendere nuovamente con i tempi) e Hamilton (tra il 36 e il 37 alto in entrambi gli stint percorsi). Leclerc, che ha fatto segnare il miglior tempo di sessione in 1:31.750, stava effettuando un long run promettente con C3 usate (che ha poi proseguito, con un trend altrettanto promettente, nell’ora a disposizione avuta nel pomeriggio) prima di passare sopra quel tombino che la W15 di Lewis Hamilton scorticherà poi successivamente.

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Di seguito la classifica dei tempi al termine della mattinata, con Tsunoda che ha fermato il pallottoliere a quaranta, più in alto di tutti, con ciascun pilota che è riuscito a percorrere almeno trenta passaggi sulla linea del traguardo.

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Sessione pomeridiana

Sebbene qualche pilota abbia effettuato dei giri più rapidi della media, anche con mescola C4, la nostra attenzione è sempre volta a esaminare i long run di tutte le squadre, in quanto strumenti più attendibili per una valutazione (per quanto possibile) meno approssimativa. Sergio Pérez (poi vittima di un piccolo problema all’elettronica subito risolto) è stato il primo pilota ad aver effettuato una simulazione completa di gara, passando dalla C3 alla C2 e successivamente alla più dura C1. Di seguito tutti i tempi del nativo di Guadalajara.

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Lewis Hamilton ha invece effettuato dei piccoli stint (tre per l’esattezza) su C3 che oscillano tra il 35 basso e il 37 alto, con i tempi che si sono abbassati man mano che la benzina è andata a diminuire. Opportuno notare come i tre run del britannico sono stati preceduti da passaggi più rapidi attorno al 33. Il sette volte campione del mondo ha poi effettuato dei giri con C1, con tempi tra il 36.9 e il 38.2, sebbene il cronometro si fosse fermato sul 39 negli ultimi due giri.

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Il team Haas continua imperterrito il suo lavoro – passato un po’ sottotraccia – con i crono di Magnussen (su C3, due stint) tra il 38 e il 39 basso, effettuati nella prima parte di sessione, prima di tornare in pista nelle fasi finali, sempre con gomma C3. Si può dire (il trend) incoraggiante. Racing Bulls ha effettuato un run con Ricciardo (C3, tra il 36 e il 37.8, dopo un giro più rapido cronometrato in 35.4), Williams una race simulation con Sargeant (stessa mescola, un primo stint più lungo tra il 37.8 e il 40.1, poi un secondo tra il 37.2 e il 38.3, per poi passare alla C1 con un ottimo passo tra il 36.7 e il 37.7). In casa Aston Martin Stroll ha percorso due stint piuttosto lunghi, prima con C3 (37.6\39.6) e poi con C1 (37.9\39.1), per poi tornare alla C3 sul finire di giornata.

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La McLaren aveva iniziato dei mini stint (molto promettenti) su C3 con Lando Norris, prima di essere costretta a uno stop forzato a seguito di problemi al sistema di alimentazione (il nativo di Bristol è poi riuscito a entrare nuovamente sul circuito effettuando un run con gomma C3). L’Alpine, invece, si è maggiormente concentrata sullo studio di mescole più dure, in particolare la C1. Per lo Stake F1 Team (Sauber va bene lo stesso) e la Ferrari, Valtteri Bottas e Carlos Sainz hanno effettuato, in condizioni di pista migliori, il medesimo lavoro che ha fatto la Red Bull con Pérez, ossia una simulazione gara completa, passando dalla C3 alla C2 e infine alla C1. Sia il ritmo del finnico (C3 da 37.6 a 39.9, C2 da 37.6 a 38.1, C1 da 35.9 a 36 8) che quello dello spagnolo, per gli obiettivi che le rispettive squadre si sono prefissate, sono da ritenere positivi. Di seguito la simulazione completa di Carlos.

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Nell’ultimo quarto d’ora prove di Safety Car, bandiera rossa e starting procedures, poi la bandiera a scacchi che sancisce la fine di un’interessante seconda giornata. Nonostante qualche intoppo, Sergio Checo Pérez è il pilota con più tornate effettuate (129), la Ferrari il team con 138. Nico Hülkenberg e Fernando Alonso i drivers con meno giri all’attivo (31 a testa), la McLaren la squadra con 87. È tutto per oggi, a domani con l’ultima giornata dei Test 2024!

Immagine in evidenza: ©Ayman Yaqoob/Anadolu via Getty Images

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Autore

Davide Attanasio
Ragazzo di venti anni che prova a scrivere di macchine, che girando a velocità folli per tutto il mondo fanno battere il cuore e vibrare l'anima

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