A Mandalika arriva il verdetto più importante per la classe leggera del Motomondiale: José Antonio Rueda vince il GP Indonesia ed è il nuovo Campione del Mondo Moto3. Una prestazione che incorona una stagione da protagonista per il pilota classe 2005 di Siviglia che, dopo una partenza a rilento, è riuscito a risalire la classifica fino al primo posto con sorpassi e gestione da vero campione, per un titolo iridato che arriva meritatamente con 4 gare d’anticipo (e anche qualche giro d’anticipo).
Festa che purtroppo è arrivata solo in parco chiuso in quanto la gara è stata interrotta con Red Flag a due giri dal termine a causa dell’infortunio serio di David Munoz dopo il contatto subito da Adrian Fernandez in una manovra scellerata che gli ha fatto passare la moto sopra la gamba destra. L’entità dell’infortunio non è ancora certa, ma sembra quasi certo che la stagione sia finita per Munoz (e forse si complica anche la prossima).
Alla fine per Fernandez arriva un Doppio Long Lap Penalty per la manovra su Munoz che, con la bandiera rossa, si trasforma in 6 secondi sul tempo finale, facendolo retrocedere dal primo al sesto posto: tutto ciò rende felicissimi Luca Lunetta e Guido Pini, i due italiani di SIC58 e Dynavolt Intact GP che si prendono un podio ricco di significati per entrambi (per Luca è il ritorno dopo l’infortunio di Assen, per Guido è il primo podio di carriera).
Dietro di loro troviamo Maximo Quiles (Long Lap Penalty scontato per aver tagliato curva 9) in quarta posizione, quinto Jacob Roulstone. Sesto dunque Fernandez, mentre a seguire troviamo un Angel Piqueras che abbandona i sogni iridati con un settimo posto opaco e senza mordente. Completano la top 10 Ryusei Yamanaka, Stefano Nepa e Joel Kelso, a punti anche Matteo Bertelle e Dennis Foggia in 11a e 12a posizione.
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