Gp del Messico, Pagelle: Verstappen perfetto, Hamilton leone ferito, Bottas che combini?

I voti ai protagonisti del Gran Premio del Messico

GRAN PREMIO DEL MESSICO Voto 7 Una delle gare più noiose dell’anno, complice soprattutto lo strapotere Red Bull che ha “ammazzato” la gara sin dal primo giro. L’unico duello che sembrava profilarsi all’orizzonte della fine della gara, quello tra Perez e Hamilton, di fatto non c’è mai stato con il 7 volte Campione del Mondo che è stato scaltro a conservare un po’ di gomma per gli ultimi giri, sapendo che Checo sarebbe arrivato di gran carriera. Uniche emozioni alla partenza, con la super staccata di Verstappen e il doppio incidente fra Ricciardo e Bottas e fra Tsunoda, Ocon e Schumacher, e dopo la bandiera scacchi con papà Perez (voto 10) letteralmente impazzito di gioia che corre da un lato all’altro dello “stadio” per festeggiare il podio del figlio.

MAX VERSTAPPEN Voto 10 Sembrava aver già vinto dopo le prove libere del venerdì ma in Formula 1 non bisogna mai dare nulla per scontato e infatti un (apparentemente) banale problema all’ala posteriore durante le PL3 finisce per compromettere anche la qualifica. La Red Bull decide infatti di invertire le ali con la macchina di Perez ma l’assetto di entrambe le vetture finisce per essere totalmente sbilanciato e così la Mercedes monopolizza la prima fila. Il problema viene definitivamente risolto per la gara e così la Red Bull torna ad essere quella del venerdì, Max ci mette del suo con una partenza perfetta e una staccata alla prima curva da antologia. Certo, senza l’aiutino di Bottas non avrebbe avuto lo spazio per frenare così tardi ma questa è un’altra storia. Dalla curva 1 in poi la gara diventa una formalità tanto che Verstappen inizia a preoccuparsi anche delle strategie di Perez. Con la vittoria di ieri il vantaggio su Hamilton inizia ad essere importante ma Max deve mantenere alta la concentrazione perché con 4 gare ancora da disputare può succedere di tutto.

LEWIS HAMILTON Voto 9 Con il senno di poi Lewis perde la gara in qualifica non siglando la pole position davanti al compagno di squadra Bottas. Infatti, quella che doveva essere una trappola per Verstappen (la prima fila tutta Mercedes), si rivela essere una trappola per lui quando il fido scudiero Bottas decide di fare i capricci nel momento peggiore. Il finlandese, invece di spostarsi a sinistra dove Verstappen arrivava di gran carriera, gira il volante verso destra ostacolando così il suo caposquadra. Hamilton, dopo qualche giro di incredulità dietro la Safety Car, le prova tutte per stare in scia al rivale ma alla lunga la Red Bull si rivela decisamente troppo veloce per la sua W12. A quel punto usa la testa e, nella fase centrale di gara dopo il pit-stop, conserva le gomme in vista del duello finale con Perez, che infatti riesce a controllare senza troppi problemi. Ora Hamilton deve sperare in un ultimo guizzo di competitività della sua W12 prima della pensione ma anche che Bottas non faccia altri scherzi nelle quattro gare che mancano.

SERGIO PEREZ Voto 8.5 Viene sacrificato per il compagno di squadra con lo scambio di ali posteriori dopo le PL3 e in qualifica, così come Verstappen d’altronde, si ritrova a guidare un’altra macchina. Nonostante ciò si qualifica comunque in 4° posizione e alla partenza è molto bravo a tenersi lontano dai guai nonostante fosse affiancato a Ricciardo che poi ha finito per colpire Bottas. Senza il finlandese il podio è garantito e cerca così di rubare la 2° posizione ad Hamilton ma, nonostante un passo gara impressionante, il sorpasso non riesce e deve accontentarsi di una 3° posizione che gli permette comunque di godersi l’incredibile affetto dei tifosi del suo Messico.

PIERRE GASLY Voto 9.5 Cos’altro doveva fare? Primo degli altri in qualifica (anche grazie alla super scia di Tsunoda), si conferma incredibilmente in gara con un passo che a tratti avvicinava anche quello della sorella maggiore Red Bull. Le Ferrari non lo vedono per tutto il Gran Premio e grazie ai suoi 12 punti la Alpha Tauri affianca la Alpine, che doveva essere la grande outsider del Campionato, al 5° posto del Mondiale Costruttori.

CHARLES LECLERC Voto 7 Non un grande fine settimana per il monegasco che, come tutta la Ferrari, si aspettava di andare molto meglio qui in Messico. Dopo una qualifica difficile è bravo a tenersi lontano dal caos della partenza e anzi ne approfitta per guadagnare quella 5° posizione che poi porterà fino al traguardo. Il primo stint, seppur non a livello di quello di Gasly, non è male e infatti costruisce, insieme a Sainz, un bel margine di tranquillità su Vettel dietro. Prova la sosta anticipata per superare l’amico Pierre ma non funziona e così si trova a dover gestire il famigerato graining all’anteriore nell’ultima parte di gara. Così c’è spazio anche per fare l’uomo squadra e lasciar passare Sainz con gomme più fresche, posizione che gli viene poi restituita prima della bandiera a scacchi.

CARLOS SAINZ Voto 7.5 Più veloce di Leclerc per tutto il weekend, è molto sfortunato in partenza quando si ritrova la Mercedes di Bottas in testacoda giusto davanti a sé. Riesce comunque a schivarla senza perdere troppo tempo e, dopo la ripartenza dalla Safety Car, si riprende subito la posizione su Giovinazzi. Fa una gara fotocopia a quella del compagno di squadra e anzi a tratti anche più veloce, nel finale si dimostra uomo squadra anche lui nel restituire la posizione a Leclerc prima della bandiera a scacchi, non era scontato perché lo spagnolo aveva costruito un buon margine di 4/5 secondi sul monegasco.

SEBASTIAN VETTEL Voto 8 Ottima qualifica e ottima gara per il tedesco che capitalizza al massimo l’assenza in zona punti di Bottas e delle due McLaren. Non gli si poteva certo chiedere di fare gara con le due Ferrari (anche se ricordate quando a inizio anno molti davano la Aston Martin come favorita per il 3° posto fra i Costruttori?) quindi il 7° posto è il miglior risultato possibile per Seb.

KIMI RAIKKONEN Voto 8 Finalmente veloce anche in qualifica riesce ad assicurarsi un’ottima 10° posizione in partenza. Si ritrova nel caos dell’incidente in curva 1 ma dopo la ripartenza è bravo a riguadagnare il terreno perso e ad entrare in zona punti. Da lì in poi sfodera la specialità della casa, la gestione gomme, visto che, anche se non è mai troppo lontano da Vettel, non ne ha abbastanza per attaccarlo, bravo a tenere sotto controllo Alonso senza troppi problemi.

FERNANDO ALONSO Voto 6.5 Rimedia a una qualifica disastrosa soprattutto grazie alla fortuna con l’incidente al via e la strategia suicida di Giovinazzi che gli aprono le porte della zona punti, bravo nel finale a tenere la posizione su Norris.

LANDO NORRIS Voto 5.5 La sua rimonta dalla 18° posizione in griglia causata dalla penalità per il cambio di PU non decolla, alla fine racimola un punticino che serve a poco alla McLaren.

ANTONIO GIOVINAZZI Voto 9 Troppe volte quest’anno ci siamo ritrovati a dover giudicare le gare di Antonio soltanto sul primo stint di gara, prima che il muretto gli rovinasse tutto con strategie quantomeno bislacche. Ieri l’ Alfa Romeo Racing ha deliberatamente sabotato una 7° posizione per avere la coscienza pulita davanti alle telecamere quando dovrà licenziare il pilota italiano. La Ferrari non ha più voce in capitolo sul sedile della squadra svizzera ma Alfa Romeo, in quanto title sponsor potrebbe alzare un pochino la voce in difesa di un pilota che viene trattato in maniera vergognosa dalla propria squadra.

DANIEL RICCIARDO Voto 5 Dopo una buona qualifica in partenza si carica troppo e finisce per fare strike su Bottas rovinando la gara di entrambi. Corre il resto della gara nelle retrovie senza sfruttare quella velocità di punta che, fino a poche gare fa, era il punto di forza della sua McLaren.

ESTEBAN OCON Voto 5.5 In qualifica doveva essere un jolly per Alonso e invece finisce per buttarlo fuori in Q1 ma questo non è certo colpa sua. In partenza si ritrova schiacciato fra Tsunoda e Schumacher e la sua gara, già resa difficile da una Alpine in grande difficoltà sul tracciato messicano, si trasforma in una lunga processione nelle retrovie.

LANCE STROLL Voto 5 Nonostante non avesse nulla da chiedere alla qualifica, poiché doveva scontare anche lui la penalità per cambio di PU, finisce contro il muro costringendo i suoi meccanici a un lavoro extra. In gara non riesce a sfruttare il caos iniziale per guadagnare posizioni e scompare nelle retrovie.

VALTTERI BOTTAS Voto 4 Una bellissima pole rovinata da una manovra che, seppur volessimo credere alla buona volontà di Valtteri, rimane comunque incomprensibile. Dice di aver voluto dare la scia a Lewis convinto che fosse ancora dietro di lui, ma anche se così fosse da quando un pilota non guarda negli specchietti alla partenza? Se invece l’ha fatto apposta, che senso ha ribellarsi adesso dopo 5 stagioni in cui ha accettato di fare tutto pur di tenersi un sedile che forse non meritava?

GEORGE RUSSELL Voto 7 Buona qualifica e ottima partenza, poi deve arrendersi a una Williams che in Messico semplicemente non va.

NICHOLAS LATIFI Voto 6 Anche per lui poco da inventarsi con una macchina così lenta.

NIKITA MAZEPIN Voto 7 Un bel 7 per la grinta con cui ha combattuto nei primissimi giri a centro gruppo prima di essere inevitabilmente risucchiato in fondo.

MICK SCHUMACHER Voto SV Buona qualifica, la sua gara però dura lo spazio di due curve.

YUKI TSUNODA Voto SV Viene ingiustamente crocifisso per aver ostacolato Perez in Q3, ma da quando un pilota che si butta letteralmente fuori pista ostacola chi arriva da dietro? Anzi aiuta il compagno di squadra ad agguantare la 5° posizione dandogli la scia. La sua gara finisce subito per un incidente di gara.

Immagine in evidenza: © Red Bull Racing Honda, Twitter account.

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Autore

Francesco Bafaro
Laureato in Lettere, specializzando in Filologia Moderna. Seguo la Formula 1 da quando ero piccolissimo, nello scrivere cerco di unire la passione per il Motorsport con quella per la Letteratura. In fondo i piloti che ogni domenica si sfidano in pista sono proprio come gli eroi dell' Epica classica e cavalleresca!

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