UltimaCurva | Goodbye Kentucky Kid, fai buon viaggio

Per metabolizzare il tutto probabilmente ci vorrà tanto tempo, ad esempio per il Sic nel 2011 fu davvero tremendo. Le emozioni sono simili, lo percepisco, seppur con dinamiche differenti per incidenti e post. La morte di Hayden lascia un vuoto non facilmente spiegabile a parole, perché chi scrive purtroppo non lo ha mai conosciuto di persona, però la MotoGP è un mondo molto aperto, anche per chi la guarda da lontano, e quello che succede anche dietro le quinte si viene sempre a sapere.

Mai una parola fuori posto, mai una polemica, nemmeno durante gli anni difficili in Ducati, quando Stoner ne aveva di più nel biennio 2009/2010 e quando con Rossi ha dovuto affrontare probabilmente il periodo peggiore della casa di Borgo Panigale in MotoGP. Ben voluto da tutti, piloti e non, hai vinto un mondiale considerato strano dai più, vincendo solo due gare, ma la costanza di prestazioni fino a metà campionato ti hanno portato a diventare il più forte del mondo nel 2006, la soddisfazione più grande, come quando hai trionfato a Laguna Seca per due volte consecutive.

Non saranno molte righe, perché vuole solo essere un ricordo, un pensiero verso un campione del mondo che ci ha lasciato fin troppo presto e in un modo inspiegabile per un ragazzo che passa la sua vita a giocarsela con la morte ogni weekend. Fin dall’esordio in MotoGP, quando con Valentino Rossi già pluricampione guidavi una Honda fortissima, all’ultima gara di Imola di una settimana fa hai sempre corso con lealtà e per divertimento, senza far mai mancare l’agonismo. E’ una perdita che faremo davvero fatica ad accettare, perché come spesso capita in queste circostanze, è come se avessimo perso un nostro amicone, perché tutti quei pazzi che vanno a sfrecciare sulle piste ogni weekend, che siano piloti di macchine o moto, sono nostri amici, idoli, avversari che conosciamo da una vita, e quando vanno via si portano un pezzo del nostro cuore. Io già me li immagino Nicky, Sic e Kato lì a darsi carenate, con i giovani Tomizawa e Salom subito dietro a imparare qualcosa da questi straordinari campioni del mondo. Un abbraccio Kentucky Kid, fai buon viaggio, ci manchi già.

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