MotoGP | Addio Suzuki, rotto il silenzio: il comunicato ufficiale

Suzuki MotoGP MIr Test Jerez 2022

Il costruttore nipponico conferma la volontà di salutare il motomondiale a fine 2022 e ha cominciato a trattare con la Dorna

Alla vigilia del GP Francia del motomondiale, la Suzuki conferma la volontà di lasciare la MotoGP al termine della stagione 2022. Il costruttore di Hamamamtsu ha pubblicato nella mattinata odierna un comunicato ufficiale in risposta alle voci che si sono susseguite (poi confermate) da Jerez della volontà della casa nipponica di terminare il suo programma. Tale voci hanno incontrato una risposta dura da pare della Dorna, che aveva detto che non avrebbe accettato una decisione unilaterale, visto anche il tipo di contratto che lega i costruttori alla MotoGP sino al 2026. Oggi, dopo tante chiacchiere e rumors, è arrivato il comunicato stampa del team nipponico, con la quale saluta “formalmente” la MotoGP in attesa di un accordo che verrà definito dietro le quinte con la società di Carmelo Ezpeleta.

Recita qui il comunicato integrale del team: Suzuki Motor Corporation sta discutendo con Dorna la possibilità di terminare la partecipazione di Suzuki alla MotoGP alla fine del 2022. Sfortunatamente l’attuale situazione economica e la necessità di concentrare gli sforzi nei grandi cambiamenti in atto nel settore automotive mondiale di questi anni ci costringono a ridurre drasticamente i costi legati alle competizioni e a impiegare tutte le sue risorse economiche e umane allo sviluppo di nuove tecnologie. Vogliamo esprimere la più profonda gratitudine al Suzuki Ecstar Team, a tutti coloro che hanno sostenuto le attività racing di Suzuki negli anni e a tutti i nostri tifosi che ci hanno trasmesso entusiasmo e supporto”.

Dopo tale bomba, ora il mercato piloti (e non solo) si prospetta più infuocato che mai per quest’estate. Joan Mir sarà la miccia che accenderà il tutto, dato che il maiorchino campione 2020 è ormai in procinto di andare alla Repsol Honda ad affiancare Marc Marquez, prendendo dunque il posto di un Pol Espargaro che dovrà guardarsi altrove, così come Alex Rins. Con i posti ancora non definiti tra gli altri costruttori come Aprilia (Vinales a rischio) e Ducati, dove Bastianini, Martin, Zarco e Miller si contendono la seconda Desmosedici ufficiale, e il terremoto nella griglia conseguente all’addio di Suzuki (si parla di Leopard e di un nuovo team satellite per Aprilia), mai come quest’anno piloti e team dovranno guardare non solo ai risultati alla pista ma anche fuori, in un’estate che si preannuncerà rovente.

Immagine in evidenza: © Suzuki Racing / Twitter page

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