Track limits: la situazione sta sfuggendo di mano?

Continuano le polemiche dopo le decisioni FIA nel post gara di Spielberg

Il GP dell’Austria appena conclusosi passerà alla storia, oltre che per l’ennesima prestazione dominante di Max Verstappen e della sua Red Bull, per la miriade di penalità comminate nel post gara da parte della Race Direction ai danni dei piloti colpevoli di aver ecceduto più volte il limite della pista. Ad averci rimesso di più sono sicuramente l’alfiere Ferrari Carlos Sainz Jr, che dopo una delle sue migliori prestazioni in carriera è stato retrocesso dal 4° al 6° posto, ed il sette volte iridato Lewis Hamilton, che ha perso la settima posizione a vantaggio del suo compagno di squadra George Russell: i due sopracitati erano già stati sanzionati in gara con cinque secondi per lo stesso motivo. Il tutto è scaturito a causa della protesta ufficiale, poi accolta dalla FIA, dell’Aston Martin nel post gara, che ha evidenziato come oltre 1200 episodi relativi ai track limits non siano stati giudicati correttamente nel corso della gara. È sicuramente un numero che va a costituire un caso senza precedenti, ma la domanda che in molti si chiedono è un’altra: è davvero la cosa giusta da fare?

Generalmente, un pilota eccede nei limiti della pista quando, ad esempio, in uscita di curva va con tutte e quattro le ruote al di fuori della carreggiata, ottenendo un vantaggio in accelerazione nei confronti di chi imposta normalmente la traiettoria. Si può però notare che la stragrande maggioranza delle penalità giunte nel weekend del Red Bull Ring siano state inflitte a piloti che hanno appena “pizzicato” il verde, senza aver ottenuto nessun vantaggio notevole dalla manovra e senza aver causato situazioni di pericolo per i colleghi. La situazione fa il paio con quanto successo settimana scorsa nel weekend di Assen, ottavo appuntamento della stagione 2023 di MotoGP, dove il sudafricano Brad Binder ha perso ben due podi (uno nella Sprint Race, il secondo nella gara “lunga”) per delle manovre analoghe.

È palese che sia eccessivo sanzionare i piloti per questioni di centimetri o addirittura millimetri, soprattutto considerando che spesso si lascia correre su situazioni ben più gravi o persino pericolose per l’incolumità dei piloti in pista. La soluzione? La più semplice sarebbe quella di eliminare questa sorta di VAR e sanzionare soltanto chi trae un effettivo vantaggio da una determinata manovra, oppure reinserire la ghiaia, soprattutto in alcuni punti del tracciato: in questo modo nessuno penserebbe di andare fuori pista ed, anche se lo facesse, perderebbe un’eternità nei confronti dei colleghi. Che sia la scelta migliore?

Immagine in evidenza: © F1 Official Twitter Account

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