Pagelle di fine anno – Squadre: seconda parte

George Russel of Mercedes-AMG Petronas ,Fernando Alonso of Aston Martin Cognizant F1 Team,Charles Leclerc of Scuderia Mission Winnow Ferrari and Max Verstappen of Red Bull Racing Honda drives their single-seater during sprint qualifying of Belgian GP, 13th round of FIA Formula 1 World Championship in Spa-Francorchamps Circuit, Stavelot, Vallonia, Belgium, 29/07/23 (Photo by Andrea Diodato/NurPhoto via Getty Images)

Le valutazioni delle squadre classificatesi dal quinto al primo posto nel campionato loro riservato.

Link della prima parte.

Aston Martin Aramco Cognizant F1 Team – 5° in classifica con 280 punti ottenuti.

Una delle note liete del campionato. Da Sebastian Vettel a Fernando Alonso, sempre accanto a Lance Stroll. Dan Fallows e compagni hanno realizzato un vero e proprio gioiellino nell’AMR23, e questo lo si era capito sin dai test prestagionali. Forme che richiamano (e non copiano, nda) la Red Bull, sulla lunghezza d’onda di quell’aggiornamento di Barcellona nel 2022 che apriva (all’epoca) una nuova strada concettuale per il team di Silverstone, ma un’anima tutta sua. Debutto sfolgorante, poi un calo per certi versi atteso, per altri no: parliamoci chiaro, in materia di aggiornamenti quest’anno, anche rispetto all’anno scorso, si è persa un po’ la trebisonda, ma è altresì vero che lottare nella pancia del gruppo non vuol dire farlo nelle prime posizioni. E se Fernando Alonso è riuscito a guidare sopra i problemi, Lance Stroll è rimasto impantanato a lungo, prima di disputare un discreto\buono ultimo terzo di stagione. Il passo in avanti, ad ogni modo, è stato notevole, ma è ora che arriva il bello. Voto: 7.5.

McLaren F1 Team – 4° in classifica con 302 punti ottenuti.

F1 Grand Prix of The Netherlands

Volendo fare un raffronto tra le annate di Aston Martin e McLaren, il grafico che ne uscirebbe sarebbe asimmetrico. Una simmetrica asimmetria, tra la prima parte di stagione, dove McLaren era in difficoltà e Aston Martin sulla cresta dell’onda, e la seconda, dove i papaia hanno preso il posto dei verdi, a loro volta entrati in una spirale scoraggiante ma non dalle sembianze di un mulinello, quanto di un piccolo vortice. Andrea Stella lo aveva detto, che prima di Baku la situazione sarebbe stata difficoltosa, dopo Monaco qualcosa di buono lo si era già visto, poi la seconda fila a Barcellona… tutti segnali incoraggianti ma poco e nulla in mano. È con il Gran Premio d’Austria che la musica cambia, e in meglio. Un recupero che ha del prodigioso ma che si può spiegare con disarmante razionalità: si è lavorato bene, e si sono dette le cose chiaramente, alla luce del sole, non svolazzando in frasi di circostanza ma con i piedi ben piantati in terra. Il record del pit stop più rapido di sempre testimonia una crescita a tutto tondo, e nel 2024 mi aspetto un ulteriore passo in avanti. Voto: 7.5.

Scuderia Ferrari – 3° in classifica con 406 punti ottenuti, Mercedes-AMG PETRONAS F1 Team – 2° in classifica con 409 punti ottenuti.

F1 Grand Prix of Singapore
F1 Grand Prix of Qatar

E ora vi chiederete: perché insieme? C’è da fare un discorso importante. Così come sono state valutate positivamente Aston Martin e McLaren, le valutazioni di Ferrari e Mercedes, che rappresentano con la Red Bull i tre top team per antonomasia da un decennio a questa parte, non possono essere le medesime, per mezzi a disposizione e storia recente, se non issima. Hanno lottato sul filo di lana per il secondo posto nel mondiale costruttori, poi ad appannaggio della Mercedes per sole tre lunghezze, con un inizio più costante delle vetture color nero e un finale dello stesso tono, e però con un successo di tappa in quel di Singapore, di quelle rosse. Anno domini 2023, l’incostanza (prendete questo termine con le dovute pinze) di McLaren e Aston Martin, non ancora pronte per lottare ad alti livelli tutto l’anno (vedremo l’anno prossimo, nda) si è vista, perché se lo fossero state probabilmente Mercedes e Ferrari sarebbero state quarta e quinta in graduatoria: perché se l’Aston Martin è sempre quella che abbiamo visto da Sakhir a Montréal, e la McLaren da Spielberg a Yas Marina, il discorso sarebbe stato assai diverso. Il dominio della Red Bull è stato tale anche per il “buco” lasciato dalle squadre di Toto Wolff e Frédéric Vasseur, riempito fino a un certo punto da Aston prima e da McLaren poi. Per chi sfoggia ambizioni da titolo, questo non può essere accettato. Il sei che si beccano entrambe è un sei striminzito, tale solo perché la Mercedes seconda alla fine ci è arrivata, e tale solo perché la Ferrari una corsa l’ha vinta. Per il resto: maluccio.

Oracle Red Bull Racing – 1° in classifica con 860 punti ottenuti.

F1 Grand Prix of Mexico

815. Sono i punti che Mercedes e Ferrari mettono insieme. 860. Sono i punti che Red Bull mette insieme da sola. Penso che bastino questi due dati per sottolineare ciò che ho scritto in precedenza: tanto merito alla Red Bull, protagonista di una stagione a ogni modo storica, ma non aveva avversari. Con buona sicurezza, che però non è mai troppa, l’anno prossimo i due giganti dovrebbero svegliarsi ed essere più pimpanti, raccogliendo il guanto di sfida che quest’anno nessuno ha nei fatti raccolto. Qui lo dico e qui (non) lo nego: in Red Bull si devono rendere conto che hanno due piloti. Perché con una macchina non così dominante Peréz quest’anno lo finisce ottavo. E non può sempre essere colpa del (secondo) pilota, quando perennemente nella storia degli anglo-austriaci c’è un driver che “va” e un altro diventa scarso tutto a un tratto. Perché Pérez non è Verstappen, ma è un ottimo pilota. Così come lo è Albon, e così come lo è Gasly. E allora due domande bisognerebbe farsele, perché mettere a proprio agio entrambi i piloti è un dovere della squadra. Non ci sono dubbi, a scanso di equivoci e interpretazioni possibilmente sbagliate, perché qui di complotti non se ne fanno, che le macchine siano le stesse. E l’ha detto lo stesso Alexander Albon, ma anche se non lo avesse detto di masochisti in Formula Uno non ce ne sono. Si tratta solo, per il team di Milton Keynes, di trovare un equilibrio. Chi vuole intendere, intenda. Voto: 9.

E con questo articolo si chiude il 2023 del sottoscritto. A presto con nuovi contenuti e grazie per aver letto fino in fondo. Vi auguro un buon inizio di anno e che i vostri sogni possano realizzarsi!

Immagine in evidenza: ©Andrea Diodato/NurPhoto via Getty Images

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Autore

Davide Attanasio
Ragazzo di venti anni che prova a scrivere di macchine, che girando a velocità folli per tutto il mondo fanno battere il cuore e vibrare l'anima

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