Pagelle di fine stagione, Red Bull eterna incompiuta

I voti di fine stagione alla Red Bull e ai suoi due piloti, Max Verstappen e Alexander Albon

Continuiamo a sfogliare la nostra pagella di fine anno con la seconda in classifica del Mondiale 2020, la Red Bull Racing.

RED BULL Voto 8 Non è facile dare un giudizio alla Red Bull di quest’anno. Da un lato è stata l’unica squadra capace di impensierire la Mercedes in condizioni di gara normali, dall’altro le premesse di inizio anno erano ben altre. Uno spavaldo Helmut Marko dichiarava che la Red Bull era pronta a dare filo da torcere alla Mercedes per il Campionato e invece questo non è mai avvenuto. A suo sfavore va anche la mancata affidabilità, che più volte si è accanita su Max Verstappen (a cominciare dalla primissima gara in Austria) impedendogli di raggiungere il 2° posto nella classifica del Mondiale. Discutibile anche la gestione dei piloti, perché se è vero che Albon non è mai stato in grado di impensierire il compagno di squadra, è vero anche che la squadra non l’ha mai supportato a dovere, per esempio portando spesso i nuovi aggiornamenti prima per Max e solo nel weekend successivo per il tailandese. Vero punto di forza della Red Bull attuale sono sicuramente i pit-stop, grazie a una combinazione perfetta fra meccanici eccellenti e attrezzature all’avanguardia la squadra austriaca riesce quasi sempre ad effettuare il cambio gomme in un tempo inferiore ai 2 secondi. Il finale di stagione in crescendo lascia presagire a un 2021 ancora migliore, anche grazie a una seconda guida (Sergio Perez) finalmente a livello dei diretti rivali, ma basterà a battere la corazzata Mercedes? Inoltre nel 2021 la Red Bull dovrà affrontare la questione spinosa della fornitura di motori, dopo l’addio della Honda. Una partita che si giocherà su diversi tavoli e che potrebbe essere determinante per il futuro della scuderia di Milton Keynes.

© Aston Martin Red Bull Racing, Twitter account.

MAX VERSTAPPEN Voto 9 Quella attuale è stata senza dubbio la migliore stagione in assoluto del talento olandese. Abbonato al terzo posto in qualifica per gran parte della stagione, in gara è sempre stato l’unico a non beccarsi distacchi imbarazzanti da Hamilton e anzi spesso e volentieri è riuscito anche a mettersi alle spalle Bottas. Se non fosse stato per quei 5 pesantissimi zeri (tutti ritiri per problemi tecnici o per essere stato coinvolto senza colpa in incidenti) in classifica probabilmente quest’anno avrebbe chiuso da vice Campione del Mondo. Non diamo il 10 perché non ha sfruttato proprio tutte le occasioni per vincere, come per esempio in Turchia dove ha pasticciato sia in qualifica che in gara, ma la sua resta assolutamente una grandissima stagione! Il prossimo anno lo attenderà una nuova sfida, con un pilota veloce e d’esperienza al suo fianco. Vedremo come la gestirà e se riuscirà ad impensierire un Hamilton che pare avere già l’ottavo titolo in tasca.

© Aston Martin Red Bull Racing, Twitter account

ALEXANDER ALBON Voto 5 Una stagione da dimenticare in fretta e assolutamente fallimentare, che infatti l’ha portato a perdere il sedile in favore di Sergio Perez. Dopo una prima gara estremamente brillante, conclusa in 13° posizione a causa del contatto con Hamilton, il pilota tailandese si è completamente perso, entrando in un tunnel di gare mediocri dal quale non è mai riuscito a uscire davvero. L’unico vero acuto è stato quello del Mugello dove con un bel sorpasso su Ricciardo è riuscito a prendersi il primo podio in carriera, un altro podio è arrivato in Bahrain ma grazie al ritiro di Perez. Il finale di stagione è stato sicuramente migliore rispetto ai primi due terzi del campionato ma non è bastato a guadagnarsi la riconferma. D’altronde quando fai meno della metà dei punti del tuo compagno di squadra, vieni sempre battuto sia in qualifica che in gara (tranne quando l’olandese non ha visto il traguardo) c’è ben poco su cui potersi appigliare. Come abbiamo già detto, sicuramente la squadra non l’ha supportato a dovere e anche la scelta dello scorso anno di metterlo dopo poche gare sopra una Red Bull non è stata lungimirante. L’ultimo errore di Albon è stato accettare il ruolo di terzo pilota per il 2021, è chiaro che Marko non gli darà mai più una chance di tornare al volante e il tailandese avrebbe fatto meglio a cercarla altrove, anche nel medesimo ruolo. Insomma, la sua carriera sembra già compromessa ma ha solo 24 anni e in Formula 1 non si può mai sapere, come ci insegna Gasly.

Immagine in evidenza: © Aston Martin Red Bull Racing, Twitter account.

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Autore

Francesco Bafaro
Laureato in Lettere, specializzando in Filologia Moderna. Seguo la Formula 1 da quando ero piccolissimo, nello scrivere cerco di unire la passione per il Motorsport con quella per la Letteratura. In fondo i piloti che ogni domenica si sfidano in pista sono proprio come gli eroi dell' Epica classica e cavalleresca!

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