F1 | La Red Bull RB19 è davvero la monoposto più forte di sempre?

Andiamo a confrontare l'ultima creatura di Newey con le altre vetture dominanti come la F2004 o la W07

Con l’anno solare 2023 che sta giungendo ai suoi titoli di coda, andiamo ad analizzare quella che è stata a detta di molti “la monoposto più dominante di sempre”. La Red Bull RB19 si è letteralmente presa la scena nella stagione motoristica appena passata, dominando il mondiale di Formula 1 di quest’anno con 21 vittorie sulle 22 gare disputate (senza contare le gare Sprint) e tantissimi record infranti.

L’ultima creazione di Adrian Newey ha portato Max Verstappen e il team di Milton Keynes a conquistare con largo anticipo i rispettivi titoli piloti e costruttori, merito soprattutto di un pilota e di una squadra che opera come una macchina ben oliata. Tuttavia, in questa off-season mi sono permesso di fare una riflessione e una domanda. Come si compara la RB19 alle altre vetture dominanti di questo sport e se fosse davvero “la monoposto più dominante di sempre” nella storia della F1?

Per farlo ho preso i dati della Red Bull di quest’anno (vittorie, doppiette, punti conquistati e quant’altro) insieme a quelli della RB18 (2022) e a quelle di altre monoposto dominanti nella storia quali la Mercedes W07 (2016), la Ferrari F2004 (non ho messo la F2002 perché ha debuttato a stagione in corso e ha disputato anche le prime gare del mondiale 2003), la Williams-Renault FW18 (1996) e la McLaren-Honda MP4/4 (1988). Dopo il lavoro fatto la prima risposta può essere: Si, la RB19 è davvero la monoposto più vincente della storia. Ma guardando attentamente i numeri si scoprono delle altre verità che hanno contribuito a questa stagione da record per il team austriaco.

MacchinaVittorie% WDoppietteDoppi podiPoleGiri velociPunti% Punti
Red Bull RB19 (2023)21/2295.45%691310860/105881.29%
Red Bull RB18 (2022)17/2277.27%5888759/101374.93%
Mercedes W07 (2016)19/2190.48%813209765/90384.72%
Ferrari F2004 (2004)15/1883.33%9111214262/32480.86%
Williams FW18 (1996)12/1675.00%671211175/25668.36%
McLaren MP4/4 (1988)16/1794.12%11111510199/27273.16%

Partendo dai dati delle vittorie, contando solo le gare della domenica, la Red Bull RB19 non è solo la monoposto che ha vinto più gare in una sola stagione, ma anche quella con la più alta percentuale di vittorie in essa con il 95.45%, superando il record della McLaren-Honda MP4/4 (94.12%) e la Mercedes W07 (90.48%). La RB19 è anche la monoposto con più punti ottenuti nel corso di un Campionato con 860 punti conquistati sui 1058 disponibili.

Tuttavia è qui che i dati cominciano a farsi interessanti. La Red Bull di quest’anno ha numeri ovviamente migliori della RB18 sotto tutti i punti di vista, ma non riesce comunque ad essere più concreta della W07 che, al netto dei punti persi per gli incidenti tra Rosberg e Hamilton (e il motore di Lewis in fiamme a Sepang), ha la miglior percentuale di punti ottenuti in stagione (84.72% contro l’81.29% della RB19) e anche il maggior numero di doppi podi ottenuti (13 contro i 9 dell’ultima monoposto di Newey).

Nonostante i numeri, la RB19 non ha avuto la stessa costanza della W07 con Hamilton e Rosberg.
© Mercedes-AMG PETRONAS F1 Team / Twitter X

La Red Bull 2023, ironicamente, non è arrivata nemmeno vicino ai record delle doppiette in una stagione appartenente alla McLaren MP4/4 (11 a 6), a quello dei doppi podi della Mercedes 2016 (13 a 6) o all’andare sempre a podio. Quest’ultimo primato rimane della Ferrari F2004 di Schumacher e Barrichello (i ferraristi ringrazino Sainz e la debacle Red Bull a Singapore), monoposto che, oltre ad essere l’ultima monoposto iridata del Kaiser, detiene anche il record di giri veloci in una singola stagione (14 vs i 10 della RB19).

Tutto questo non fa pensare ad una RB19 come la “monoposto più dominante di sempre”. Può certamente metterla tra le più dominanti ma, vittorie e punti a parte, non è stata certamente la più veloce in qualifica o la più costante sul podio. Questo perché gran merito dei record della RB19 va a Max Verstappen, capace di schiacciare fin da subito la concorrenza… incluso Sergio Perez, il suo compagno di squadra.

CompagniVittorie% WPodiPoleGiri velociPunti% Punti
Verstappen-Perez (2023)19-290.48-9.5221-911-28-2575-28566.86-33.14
Verstappen-Perez (2022)15-288.24-11.7617-117-15-3454-30559.82-40.16
Rosberg-Hamilton (2016)9-1047.37-52.6316-178-126-3385-38050.33-49.67
Schumacher-Barrichello (2004)13-286.67-13.3315-148-410-4148-11456.49-43.51
Hill-Villeneuve (1996)8-466.67-33.3310-119-35-697-7855.43-44.57
Senna-Prost (1988)8-850-5011-1413-23-794-105*47.24-52.76
* Nella stagione 1988 valevano i migliori 11 risultati nella classifica piloti, motivo per cui Senna vinse il titolo su Prost 90 punti a 87.

Guardando ai confronti tra i vari piloti di queste monoposto emerge come Checo sia peggiorato rispetto all’anno precedente (e ironicamente ha chiuso una posizione più in alto nella classifica 2023), registrando anche numeri “peggiori” del miglior Rubens Barrichello. Il testa a testa con Max evidenzia un divario enorme tra il primo e il seconda pilota tale da rappresentare un’anomalia nelle monoposto più dominanti della storia che, Schumacher-Barrichello a parte, ha quasi sempre visto i due piloti dello stesso team lottare fino alla fine.

La F2004 non avrà vinto quanto la RB19, ma rimane l’unica monoposto a podio in ogni gara disputata.
© Scuderia Ferrari – OLYMPUS DIGITAL CAMERA

In questo Perez ha fatto peggio di tutti anche in base ai rapporti vittorie e punti ottenuti. Ok, ci sono stati anche i Vettel-Webber (Red Bull 2010-2013) e gli Hamilton-Bottas (Mercedes 2017-2020) nella storia, ma: primo, c’erano state un paio di lotte con le le scuderie rivali e secondo, proprio per il primo punto le monoposto dei rispettivi team non avevano mai registrato un dominio così netto nel corso della singola stagione. Allora entra in gioco anche la distanza dal secondo classificato nel mondiale costruttori dei rispettivi anni.

Anche mettendo il sistema di punteggio attuale, la Red Bull RB19 chiude con più punti di vantaggio (451) e più punti guadagnati a gara (20.50 contro gli ipotetici 20.24 della MP4/4 con il sistema odierno). A confronto, la Ferrari F2004 di Schumacher e Barrichello guadagnava “solo” 19.67 punti a gara sul secondo team classificato (la BAR-Honda), e le altre monoposto avevano un incremento medio ancora più basso. Alla fine cosa ci dicono tutti questi dati?

MacchinaVantaggio sul 2° classificatoGuadagno punti medioSecondo team
Red Bull RB19 (2023)45120.50Mercedes
Red Bull RB18 (2022)2059.32Ferrari
Mercedes W07 (2016)29714.14Red Bull
Ferrari F2004 (2004)354*19.67*B.A.R.
Williams FW18 (1996)260*16.25*Ferrari
McLaren MP4/4 (1988)344*20.24*Ferrari
* calcolati con il sistema di punteggio moderno

Provando a darvi la risposta, la Red Bull RB19 risulta, sì, essere la monoposto più vincente della storia della Formula 1, ma solo per i seguenti motivi:

  1. Max Verstappen, al volante della vettura, ha schiacciato la concorrenza esterna ED interna come nessun altro aveva fatto prima d’ora;
  2. I numeri di Verstappen sono stati favoriti da un Sérgio Perez in difficoltà che, nonostante una monoposto più veloce, ha fatto peggio dell’annata precedente;
  3. In confronto con le altre annate, le scuderie rivali della Red Bull hanno arrancato e non sono riuscite a tenere il suo passo.

So che posso ricadere nell’ovvio, ma è bene fermarsi e pensare veramente alla fortuna (e la chiaroveggenza) della Red Bull nel riuscire prima a prendersi Newey quand’essa era agli inizi della sua storia in Formula 1 e poi a trovare un diamante grezzo in Verstappen e dargli tutto il tempo (e le risorse) per farlo splendere a tal punto da fare numeri alla pari dei più grandi piloti di tutti i tempi.

Il suo confronto con Perez dice tutto: Max ha conquistato da solo più del doppio dei punti fatti da Checo e quest’ultimo ha fatto numeri peggiori dell’anno scorso nonostante una monoposto ancora più veloce e costante della RB18 e una classifica “migliore”. Questo a confermare, oltre al grandissimo talento di Verstappen, anche la scelta della Red Bull di puntare tutto sull’olandese, con il messicano complice quest’anno di alcuni errori davvero grossolani (specialmente in qualifica).

Una monoposto dominante, certo, ma è Verstappen (e la politica RB) ad aver fatto più la differenza.
© Oracle Red Bull Racing – Twitter X

C’è anche da dire che, se da una parte a Milton Keynes hanno una macchina ben oliata che difficilmente andrà a incepparsi nell’immediato futuro, dall’altra ci sono Ferrari e Mercedes che, per un motivo o per l’altro, sono rimaste indietro. Rimane emblematico il fatto che, invece di lottare con la Red Bull, le due scuderie di Maranello e Brackley sono rimaste per gran parte dell’anno a vedersela con le emergenti McLaren e Aston Martin, capaci di mollare il centro gruppo e di lottare spesso con loro per il podio.

Con il 2024 alle porte, ci si domanda se Verstappen e la Red Bull manterranno questo livello di performance visto nell’ultimo mondiale. I presupposti ci sono per un’altra stagione a senso unico, tuttavia la storia della Formula 1 ci insegna che è sempre difficile riconfermarsi dopo una stagione come quella del 2023. Il team dominante ha si continuato a vincere anche l’anno successivo (Ferrari F2004 a parte per via dei cambiamenti regolamentari 2005), ma non ha mai più registrato numeri vicini a quelli della sua “monoposto più vincente”. Sarà lo stesso anche per la RB20? Andrà addirittura oltre i record della RB19? O ci attenderanno sorprese dalle squadre rivali?

Immagine in evidenza: © TheLastCorner.it

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