F2 Feature Race Zandvoort: Drugovich vince e mette una mano e mezza sul titolo

Gara molto spezzettata con 3 Safety car e una bandiera rossa, sfortunati Doohan e Pourchaire

Si conclude il terz’ultimo week end dell’anno di Formula 2, con ancora una vittoria per Drugovich che praticamente ipoteca il titolo portandosi a oltre 70 punti su Pourchaire che chiude solamente decimo l’ennesima gara sfortunata.

Già il primo giro dà un’idea di come scorrerà la gara, con Sargeant che va lungo in curva uno e poi, poche curve più avanti, tampona parzialmente Boschung, rompendo la sua macchina e finendo dritto contro le barriera: dopo qualche giro dietro Safety Car, viene data bandiera rossa per permettere ai commissari di riparare le suddette barriere. Intanto ottimo start per Drugovich che mantiene la testa, per Hauger che si porta in terza posizione e per Pourchaire che risale tre posizioni e si ritrova tredicesimo.

Dopo circa 40 minuti di attesa la gara finalmente riparte e scorre inizialmente via senza troppi problemi, con l’attenzione che si concentra sulle soste dei leader: il primo ad aprire le danze è Hauger al decimo giro che passa dalle morbide alle dure, ma la scelta non paga visto che nel valzer dei pit viene passato sia da Iwasa sia da Verschoor, il pilota che va più lungo tra quelli di testa con il compound più morbido. Al sedicesimo giro tuttavia viene avvitata male una gomma a Sato, che appena esce dai box finisce contro le barriere provocando una nuova Safety e rovinando così la strategia di tutti quelli che montavano il compound più duro alla partenza, tra cui ricordiamo Armstrong, vincitore della gara di ieri, Lawson e il povero Pourchaire, a cui va detto che questa stagione girano sempre tutte storte. Al ventiduesimo giro si riparte, anzi no: Lawson rallenta moltissimo il gruppo fino al rettilineo di partenza e a centro gruppo succede il parapiglia: Verschoor tampona Doohan che si gira e va a sbattere a muro e nel parapiglia che si genera a farne le spese sono anche Novalak e Calderon, entrambi out.

Esce così nuovamente la Safety e al ventiseiesimo giro la gara finalmente riprende e scorre senza colpi di scena fino alla fine, con il solo Pourchaire che con un moto di orgoglio, dopo aver pittato per le morbide insieme agli altri che avevano le dure, recupera oltre 15 secondi in un quarto d’ora (la gara è infatti finita per tempo massimo) a Williams e Daruvala riuscendo così ad entrare in top 10. La classifica finale vede alla fine trionfare ancora una volta Drugovich, seguito da Verschoor (attenzione ad eventuali penalità post-gara) e Iwasa, che chiude il podio. Finalmente sembra trovare continuità e qualità nelle prestazioni anche il dominatore assoluto della scorsa stagione di F3, ossia Dennis Hauger, che chiude al quarto posto, davanti a Fittipaldi con la Charouz e Cordeel. Settima posizione per Juri Vips, che precede Beckmann, Caldwell e infine, come detto, Pourchaire.

Appuntamento la prossima settimana a Monza per il penultimo appuntamento stagionale che potrebbe incoronare Drugovich campione già dopo la Sprint race.

Immagine in evidenza: ©Formula 2 Twitter Page

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Autore

Andrea Perlasca
Laureato in Filosofia, appassionato di motori, specialmente delle 4 ruote e dell'eSport.

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