Ferrari: Baku tra certezze e assenze

La Ferrari torna da Baku con un terzo ed un quinto posto che non possono bastare alla Rossa, che ancora non ha avuto un weekend tranquillo da inizio stagione

La Ferrari non è riuscita a vincere nemmeno questa volta. Dopo i problemi avuti in Australia, in Bahrain ed in Cina, la Ferrari non è stata abbastanza veloce a Baku. Dopo un venerdì tutto sommato convincente, seppur con una sola sessione disputata, il sabato non ha sorriso alla Ferrari. Tuttavia, quello che sta emergendo con sempre maggiore forza, è che la scommessa Leclerc è stata abbondantemente vinta dalla Ferrari. La scommessa è diventata la certezza, e quella che doveva essere la certezza sta venendo meno. 

Vettel: un terzo posto di presenza e non di merito

Dopo il ritorno sul podio di Shangai, Vettel è andato sul podio anche oggi. Ma il suo unico merito è quello di essere stato lì presente dietro le Mercedes. Il tedesco non punge come dovrebbe, non ha il passo che dovrebbe avere e sembra essere meno preciso del solito. 

Grazie alla Ferrari, Vettel riesce ad essere dietro le Mercedes, ma è chiaramente il più lento dei due piloti della Rossa. Quando ha avuto la possibilità di avvicinare le Mercedes, non è riuscito a farsi sotto come avrebbe dovuto e questo è costato non solo del tempo prezioso a Leclerc, ma anche dei punti importanti alla Ferrari.

Al termine della gara odierna, Vettel ha dichiarato: “Oggi mi sono molto divertito. Nel primo stint non riuscivo a far funzionare al meglio le gomme, quindi mi è piaciuto meno. Non avevamo il grip che avevamo previsto, per via del danneggiamento delle gomme. Non riuscivo a mandarle in temperatura e, quando ci sono riuscito, comunque non fornivano la giusta prestazione. Dopo il pit stop sono riuscito a prendere il ritmo giusto e mi sono divertito: avevo il pieno controllo della vettura e mi sono sentito libero di spingere. Tuttavia, la mia spinta non è stata sufficiente per mettere pressione ai miei rivali. Dopo la ripartenza dalla Virtual Safety Car ho messo a segno il mio miglior giro e ho staccato Max. Credo che a quel punto Max abbia capito di non potermi attaccare, così negli ultimi giri non ho avuto necessità di spingere. Oggi avevamo un buon passo ma è chiaro che non è ancora abbastanza. Tutti stanno lavorando al massimo, e questo mi rende fiducioso. So che cresceremo: abbiamo una macchina velocissima ma non riusciamo a tirare fuori il massimo per ottenere i risultati che dovremmo ottenere”

Leclerc: un gigante con i piedi d’argilla

Se c’è una certezza che ormai i tifosi Ferrari hanno, quella è proprio Charles Leclerc. Il monegasco è salito in macchina tranquillo, certo dei suoi mezzi e della sua velocità. Se vi chiedete perchè dico che era tranquillo, basta andare a vedere su Instragram il buon Charles palleggiare sorridente giusto prima di salire in macchina.

La gara di Charles è stata una gara intelligente, come se fosse lui il quattro volte campione del mondo. Al via è stato lontano dai guai anche a costo di perdere due posizioni. Dopo aver girato la prima curva in decima posizione, ha iniziato la sua rimonta feroce, che lo ha portato ad essere in testa, seppur temporaneamente, al raggiungimento di un terzo di gara. 

Una gloria effimera, che non cancella un sabato negativo. Già, perchè proprio al sabato Charles ha commesso il suo primo errore della stagione in Ferrari. Alla curva otto, infatti, Leclerc ha posto fine alla sua qualifica, andando a sbattere violentemente contro le barriere. Fortunatamente per lui, il rilevamento cronometrico era già stato fatto segnare ed il monegasco a superato il taglio del Q2 con pneumatici a mescola media. 

Arrivato ad avere lo stesso passo delle Mercedes, Leclerc ha tenuto la testa bassa ed il piede giù, cercando di rimanere davanti alle frecce d’argento. Il monegasco poi non è riuscito ad allungare il suo stint come previsto, quindi è stato ‘usato’ dalla Ferrari come ‘tappo’ per le Mercedes per aiutare Vettel.
Rientrato per montare pneumatici a mescola Soft, Leclerc non è riuscito ad arrivare a fine gara con il secondo treno di pneumatici utilizzati ed ha effettuato la seconda sosta.
Proprio con il terzo treno di gomme Leclerc ha effettuato il giro veloce ed ha conquistato il punto extra, magra consolazione di una giornata che sarebbe potuta essere trionfale.

La cosa che appare chiara, è che Charles ha una Ferrari che non è all’altezza delle prestazioni che lui può regalare. E forse, proprio la SF90 rischia di essere il piede d’argilla del gigante. Al termine della gara, Leclerc ha dichiarato: “Il quinto posto che ho portato a casa era il miglior risultato possibile oggi. Dopo la delusione della qualifica sono partito dall’ottava posizione con gomme medie, il che ha reso non facili i primi giri visto che le vetture intorno a me avevano tutte pneumatici morbidi. Dopo aver mandato le gomme in temperatura ho potuto sfruttare un buon grip e la situazione è migliorata. Nel complesso il mio primo stint è stato piuttosto buono e ho potuto recuperare diverse posizioni. Dopo il mio pit stop, invece, è stato subito chiaro che era impossibile recuperare ulteriori posizioni e così abbiamo deciso di gestire la situazione. Nel finale si è presentata l’opportunità di fare un pit stop supplementare e così siamo riusciti a portarci a casa il giro più veloce. Nel complesso non è sicuramente stato il nostro miglior weekend ma abbiamo avuto un’ulteriore conferma che il potenziale della vettura c’è”.

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