F1 2019 – Le classifiche del mondiale piloti e costruttori dopo il Gran Premio del Giappone

© Mercedes-AMG F1 Twitter

Bottas riduce il margine su Hamilton che però può vincere il mondiale alla prossima gara. Mercedes conquista il sesto titolo

Valtteri Bottas torna al successo conquistando il Gran Premio del Giappone, e mettendo fine a un digiuno che mancava dalla gara di Baku ad aprile. Con il suo trionfo, il finlandese accorcia le distanze dal compagno di squadra giunto in terza posizione. Troppi pochi i punti rosicchiati dal #77 nella lotta mondiale che Lewis Hamilton potrebbe chiudere tra due settimane vincendo in Messico, registrando il giro veloce, con Bottas terzo.

Quel che è importante per il finnico è l’aver guadagnato nella lotta per il secondo posto finale. Con questa vittoria, il settimo posto di Leclerc e il ritiro di Verstappen, il vantaggio sale a 53 punti, con la possibilità di poterlo blindare tra due settimane in Messico.

La sfida per il terzo posto vede Charles Leclerc guadagnare 6 punti su Max Verstappen, costretto ad abbandonare la gara dopo il contatto con il monegasco. Questo zero dell’olandese permette a Sebastian Vettel, giunto secondo, di agganciare lo stesso al quarto posto. Davanti resta però il pilota Red Bull dato che può vantare due vittorie contro la singola del tedesco.

Per quanto riguarda la battaglia per la classifica degli altri, Carlos Sainz ha sopravanzato Pierre Gasly, guadagnandosi il sesto posto e ponendo tra sé e il francese tre punti. Il transalpino ora deve stare attento agli attacchi del suo sostituto in Red Bull, Alexander Albon, che grazie al quarto posto di oggi si è portato a 9 lunghezze dal compagno di “sponsor”.

Più staccato Daniel Ricciardo che paga 22 punti di ritardo da Albon, ma che con il sesto posto conquistato grazie alla penalità inflitta a Leclerc, guadagna otto punti sopravanzando Lando Norris, oggi a secco. Il pilota della McLaren è stato agganciato da Nico Hulkenberg, decimo al traguardo, e Sergio Perez giunto proprio davanti al tedesco, grazie alla bandiera a scacchi sventolata con un giro di anticipo. Il resto della classifica, da Daniil Kvyat in poi, resta invariato.

Il mondiale costruttori trova la parola fine con quattro gare di anticipo, con la Mercedes che ha conquistato il sesto titolo iridato consecutivo, eguagliando il record della Ferrari. Un record che persisteva dal 2004 e che nel 2020 la compagine tedesca tenterà di battere.

Grazie alla sola Red Bull di Albon giunta al traguardo, la Ferrari guadagna quanto perso due settimane fa a Sochi con il ritiro di Vettel. La Rossa torna oltre la soglia dei 100 punti di vantaggio sui rivali austriaci, portando il gap tra secondo e terzo posto a quota 110 lunghezze.

La McLaren continua a racimolare punti importanti per la quarta posizione nel mondiale. I 10 punti di Sainz permettono alla squadra di Woking di guadagnare un ulteriore punto sulla Renault, che ora insegue con un ritardo di 34 punti.

Continua invece la sfida per il sesto posto con la Toro Rosso che guadagna due punti sulla Racing Point, portando il vantaggio da 3 a 5 punti. Invariato resta il gap tra Alfa Romeo e Haas per l’ottavo posto, con la squadra italo-elvetica che però perde terreno nei confronti della Racing Point.

Immagine in evidenza: © Mercedes-AMG F1 Twitter

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