Spa Francorchamps, 25 Agosto 1991 – La scuderia di Eddie Jordan è alla ricerca di un pilota per sostituire il belga Bertrand Gachot, arrestato a Londra per una lite. Willi Weber, manager tedesco, offrì al proprietario della scuderia Jordan il suo assistito, Michael Schumacher, tedesco anch’egli, di appena 22 anni. Che il ragazzo abbia talento lo si vede subito, infatti in qualifica raggiunge il settimo posto in griglia, staccando di quasi un secondo il compagno Andrea De Cesaris. Purtroppo per Michael, la sua gara si conclude dopo poche curve, infatti, all’ Eau Rouge, è costretto a parcheggiare la sua Jordan per la rottura della frizione.
La grande prestazione di Schumacher in qualifica e la partenza a razzo che lo aveva portato ad essere quinto alla prima curva, non passano inosservate a Flavio Briatore, Team Principal della Benetton, e gli offre immediatamente un contratto come pilota titolare, affiancando Nelson Piquet e sostituendo Roberto Moreno, passato proprio alla Jordan. Le restanti cinque gare portano quattro punti a Schumacher e alla sua Benetton, insomma, per essere al debutto, davvero niente male, tredicesimo posto finale in classifica a pari punti proprio con Bertrand Gachot, per la cronaca, quel Mondiale venne vinto da Ayrton Senna (McLaren). Ecco com’è nata la stella di Michael Schumacher.
La stagione 1992 conferma le attese della vigilia, Schumacher riesce a fare un bel bottino di punti che lo porterà al terzo posto finale in classifica, conquistando otto podi e la sua prima vittoria in Formula 1, proprio a Spa. Non a caso, questo circuito sarà definito dal tedesco come il suo preferito, conquistandovi ben sette vittorie (Sei per la FIA). In questa stagione nasce anche la rivalità tra lo stesso Schumacher e Senna, il brasiliano venne accusato di comportamento scorretto in Brasile proprio ai danni di Michael, rallentato dalla McLaren, ma Ayrton dall’alto della sua esperienza e professionalità, spiegò che in realtà il suo rallentamento era dovuto alla poca affidabilità della McLaren, un classico in quella stagione. Tutto questo accadde in Francia, dopo un tamponamento di Schumacher proprio ai danni di Senna. Ma non è finita qui, in Germania, durante una sessione di test, i due sfiorarono la rissa. Insomma, non correva buon sangue tra i due, e già dal 1993 tutti si aspettano scintille in pista.
Nel 2000 arriva l’urlo di gioia per la Ferrari e per Michael Schumacher, il tedesco vince il suo terzo titolo Mondiale e riporta l’Iride piloti a Maranello dopo 21 anni. Schumi vince in Giappone una gara al cardiopalma, passando Hakkinen grazie anche ad un lavoro pazzesco dei meccanici al Pit-Stop, è festa in tutta Italia. Da quel momento per Schumi arriveranno altri 4 titoli Mondiali consecutivi.
Nel 2001 dopo una battaglia iniziale con Coulthard (McLaren) il tedesco prende il sopravvento e vince il titolo con quattro gare d’anticipo, a Budapest.
Nel 2002 non c’è storia per nessuno, Schumi vince il titolo con sei gare d’anticipo, a Magny Cours, era ancora Estate, per lui il quinto titolo Mondiale, terzo consecutivo, superato dunque Prost. In quella stagione ci fu la polemica dell’A1 Ring, con Barrichello che fece passare Schumi all’ultima curva, sul podio ci fu il caos con il tedesco che cedette il gradino più alto al compagno di squadra, la FIA multò severamente la Ferrari, 1 milione di Dollari per non aver rispettato la cerimonia del Podio e la conferenza stampa, da quel momento anche gli ordini di Scuderia vennero vietati.
Nel 2005 la Ferrari fa una macchina inguidabile, Schumi vince solo il GP della vergogna di Indianapolis, con sole 6 vetture al via. Il Mondiale va a Fernando Alonso (Renault).
Nel 2009 il clamoroso annuncio di un ritorno alle corse per sostituire il compagno Felipe Massa infortunatosi a Budapest, ma i problemi al collo del tedesco impedirono tutto ciò, la Ferrari ingaggiò come seconda guida prima Badoer e poi Fisichella.
Nel 2010 la voglia di Schumi di tornare a correre era intatta, e dopo il no della Ferrari, Schumacher firmò un triennale con la Mercedes di Ross Brawn. I risultati ottenuti in questi tre anni sono tutt’altro che positivi, dovuti anche alla pochezza della Mercedes, instabile, inguidabile e poco affidabile, e con un consumo eccessivo degli pneumatici, Schumi conquista solo una Pole a Monaco nel 2012, poi tolta per una penalizzazione ed un terzo posto a Valencia in una gara pazza, da qui tante voci sul suo futuro, la Mercedes non lo conferma e si parla di un clamoroso quanto affascinante ritorno in Ferrari, ma il no di Maranello porrà fine alla sua carriera, stavolta per sempre, infatti a Suzuka, il 4 Ottobre 2012, Schumi annuncia il ritiro dalle corse dopo 21 anni e oltre 300 GP (Festeggiati proprio nel 2012 a SPA). Adesso resta l’ultimo capitolo di una storia leggendaria, che mai verrà dimenticata.
Nota Personale: “Michael Schumacher negli ultimi tre anni ha ricevuto tante, troppe critiche ingiuste. E’ da ammirare per quello che ha provato ancora a fare, ossia mettersi in gioco nuovamente in una F1 diversa da quella che aveva lasciato, dopo tre anni di assoluta inattività, rimettendosi in gioco, e con una macchina decisamente scarsa, un aborto ai livelli della Ferrari del 2005, ma forse anche peggio. Gli è stato dato del traditore, dell’ingrato, ma ragazzi, ha portato la vittoria in Ferrari dopo tantissimi anni, adesso denigrarlo così, più che altro, non ha senso. Menomale però che c’è l’altra faccia della medaglia, Monza in festa ogni volta che passava sul rettilineo, i tanti tifosi che chiedevano di continuare e addirittura di ritornare sul Cavallino per terminare la carriera in Rosso. Schumacher è una testa calda, ha fatto qualche scorrettezza in carriera va ammesso, ma ognuno ha il suo carattere, c’è gente che lo critica anche per questo, a volte penso sia solo gelosa per tutto quello che ha fatto, quindi dopo un po’ lascio perdere, vi sto parlando da tifoso del pilota, ero in lacrime quando è tornato, lo sono ora che sta finendo tutto di nuovo, ma è nella logica delle cose, bisogna andare avanti, ma certamente in futuro, parlando di Formula 1, i paragoni non posso non farli senza mettere in mezzo Schumi, così come mio padre non può non mettere in mezzo Senna o Villeneuve nei suoi. Ah Senna, come mi sarebbe piaciuto anche solo vedere in cassetta una lotta per il titolo tra i due, avevo solo 4 anni alla sua morte, credo che sarebbe stato bellissimo, magari avremmo avuto più risposte sulla fatidica domanda “E’ meglio Senna o Schumacher?” Beh, io penso che sia impossibile fare dei paragoni, due piloti diversi, due epoche diverse, due Formula 1 diverse. Va bene, adesso mentre tutti si gusteranno il duello Vettel – Alonso, io mi guarderò la gara del Kaiser, sicuramente non sarà da grande, ma sarà un’altra emozione, l’ultima della sua carriera, e voglio godermela tutta.”
Gran Premi disputati: 307
Gran Premi vinti: 91
Podi: 155
Punti: 1560
Pole Position: 68
Giri Veloci: 77
Titoli Mondiali: 7
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Fsntastico articolo!Schumi rimarrai sempre il migliore!