Un sorpasso, nel corso del primo giro, nel posto più classico. A Spa-Francorchamps, sul rettilineo del Kemmel, Max Verstappen risucchia la scia del poleman Oscar Piastri superandolo poi all’esterno, in staccata a Les Combes, per poi difendersi forte di un compromesso aerodinamico che ha reso la Red Bull imprendibile sui dritti per le velocissime McLaren.
Piastri ha provato a replicare, ma non c’è stato niente da fare. Il giubilo di Verstappen, che quest’anno una gara sprint non l’aveva ancora vinta, è più che giustificato. Al muretto i complimenti di Simon Rennie, che sostituisce Gianpiero Lambiase come suo ingegnere, e del nuovo team principal Laurent Mekies, che come soleva fare Christian Horner ha deciso, almeno in questa occasione, di dare seguito alla tradizione inaugurata dallo storico manager licenziato a inizio mese.
Forse, sulla lunga distanza, l’assetto delle vetture di Andrea Stella potrebbe dare dei vantaggi (vedi il consumo delle gomme) che, nei 15 giri di questa gara sprint, sono stati mascherati da quella Red Bull là davanti. È anche vero, altresì, che se non fosse avvenuto il sorpasso, Piastri avrebbe probabilmente vinto senza troppi patemi. Basti vedere come Lando Norris, inizialmente superato da Charles Leclerc, avvenuta la contromossa sul monegasco abbia velocemente recuperato il gap sul duo di testa, evidenziando in tale maniera la superiorità tecnica della MCL39.
Molto dipenderà anche dalla qualifica di pomeriggio, e poi c’è l’incognita meteo, con la pioggia minacciosa che potrebbe cadere nella giornata di domenica.
Per il resto è stata una gara abbastanza mogia, con la maggior parte delle vetture l’una incolonnata all’altra incapaci di tentare un attacco. Di conseguenza, le posizioni che ci ha consegnato la qualifica sprint non sono poi cambiate più di tanto.
Alle spalle di Leclerc, quarto, ecco le due Haas, con Esteban Ocon che ha confermato la quinta posizione precedendo Carlos Sainz (Williams) e il compagno Oliver Bearman. Un doppio piazzamento di prestigio quello ottenuto dalla squadra americana, che nel campionato costruttori ha ricucito il gap su Racing Bulls e Aston Martin.
Ottava posizione per Iscak Hadjar (Racing Bulls). Il francese ha approfittato del problema di Pierre Gasly (Alpine) – sconfitto da una presunta perdita di acqua – per agguantare l’ultimo punto a disposizione. In top 10 anche Gabriel Bortoleto (Sauber) e Liam Lawson. Fuori dai punti, infine, anche le due Mercedes e la Ferrari di Lewis Hamilton. Come detto, sorpassare non era esattamente la cosa più semplice.
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