La carriera di Jason Dupasquier

Chi era il pilota svizzero scomparso al Mugello?

Domenica mattina è successo quello che nessuno avrebbe voluto vedere: Jason Dupasquier, pilota del team CarXpert Prüstel GP in Moto3, è deceduto in seguito alle lesioni riportate nell’incidente che lo ha visto sfortunato protagonista durante le qualifiche di sabato. Si sa, il motorsport e la morte viaggiano da sempre a braccetto. Negli ultimi anni la sicurezza in pista è aumentata in maniera esponenziale, ma il rischio è una componente che non si potrà mai del tutto eliminare dal mondo delle corse. Come può non essere rischioso guidare una moto a 300 km/h cercando di guadagnare millesimi di secondo ad ogni curva? Ci sono situazioni impossibili da prevenire: è il caso del pilota elvetico, protagonista di un high-side all’uscita dell’Arrabbiata 2 ed investito dagli incolpevoli Ayumu Sasaki e Jeremy Alcoba. Quando un pilota cade in mezzo alla pista c’è poco da fare. Bisogna soltanto sperare che i piloti sopraggiungenti abbiano il tempo di evitare la collisione: spesso succede, nel caso di Dupasquier no.

Jason era nato a Bulle, nella Svizzera francese, il 7 settembre del 2001. Dal padre Philippe, pluricampione nazionale di motocross, eredita sin dai primi anni di vita la passione per le moto. Inizia a gareggiare col Supermotard, dove diventa più volte campione nazionale. In seguito passa alla velocità ed inizia a correre, nel 2015, nella ADAC Junior Cup, categoria in cui si laurea campione l’anno successivo. Nel 2017 vince la North Europea Cup nella classe Moto3, e nello stesso anno inizia a correre nel CEV, sempre nella categoria Moto3. Jason cresce velocemente e, a partire dal 2018, partecipa alla Red Bull Rookies Cup. Purtroppo, a causa di un brutto infortunio al femore sinistro, è costretto a saltare l’intera stagione. Torna in pista nel 2019 e termina il campionato 8°, ottenendo come miglior risultato un 4° posto a Jerez. Il 2020 è il grande anno: Dupasquier infatti debutta nella classe Moto3 del motomondiale, in sella al team CarXpert Prüstel GP (KTM), con compagno di squadra il classe 2004 Barry Baltus. Il belga si adatta meglio alla categoria e va più veloce, ma nessuno dei due riesce ad ottenere punti iridati. Jason ottiene come miglior piazzamento un 17° posto nel GP di Francia, e si segnala per aver portato a termine tutte le 15 gare del campionato. E, ripensandoci oggi, fa rabbrividire…

Il team decide di riconfermarlo per l’anno successivo, a fianco del giapponese Ryusei Yamanaka. La moto è più competitiva rispetto all’annata precedente e si vede: Dupasquier ottiene i primi sei punti in carriera già alla prima gara in Qatar, concludendo 10°. Nelle successive quattro gare del campionato ottiene altri 21 punti, con la soddisfazione del 7° posto conquistato a Jerez. Poi l’incidente fatale al Mugello, che ci ha portato via un ragazzo di neanche vent’anni, oltre che un astro nascente del motociclismo. Con la speranza che eventi del genere non si ripetano più, mandiamo un grosso abbraccio a Jason. Ovunque egli sia.

Immagine in evidenza: ©

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