Controsterzo: e se la soluzione fosse nel mistero dei team radio di Vettel?

É stata data tanta attenzione ai team radio che hanno accompagnato l’ordine di squadra durante la gara e pochissima a dei particolari molto più interessanti.

“Sappiamo che la avevamo, sappiamo perché”
Team radio di Sebastian Vettel post Q3 in qualifica
“La macchina arriva , arriviamo”
Team radio di Sebastian Vettel nel giro di rientro post gara.

Si sta parlando tanto di team radio in questi giorni, ma solo di quelli sbagliati.
Tutti a crocifiggere o giustificare la comunicazione a Leclerc di far passare Vettel, come se fosse questa la cosa importante.
Ma si sa, in Italia fa più notizia questo, che dover commentare una Mercedes nuovamente dominante.

Ritornando alle cose serie, in tanti anni di gare e di passione, non riesco a ricordare affermazioni simili a quelle del tedesco riportate a inizio articolo.
“La macchina arriva”.
Qualcuno potrebbe sorvolare pensando che quello del tedesco sia stato un incitamento alla squadra.
Una sorta di “dai ragazzi, ce la facciamo”.
E per carità, visto che nel team radio Seb parla in italiano, la spiegazione potrebbe anche essere valida.
Magari voleva dire altro.

Lo stesso si può dire del team radio post qualifica.
“Sappiamo che la avevamo, sappiamo perché” può voler dire qualsiasi cosa.
Magari l’eccessivo rallentamento nel giro di preparazione, causato dal comportamento del duo Mercedes, può aver causato una perdita di prestazione, con le gomme del tedesco troppo fredde nel giro buono.

Io però ho la sensazione (discutibilissima) che non sia così, che questi messaggi celino qualcosa di più grande.
In primis, proprio perché arrivano nello stesso weekend di gara, fatto da non trascurare.
E poi c’è il tono con cui Vettel li comunica, a metà tra la calma e l’entusiasmo.
Come quando a Risiko incassi una sconfitta con molta serenità, perché sai che al turno successivo scambierai 20 carrarmatini e ti prenderai mezza Asia (se non capite l’analogia perché non avete mai giocato a Risiko, beh problemi vostri).

E se fosse così, mi direte, a cosa si riferiva il baffuto di rosso vestito?
Ecco, questo non lo so e mi dissocio dalla corrente di falsi “so tutto io” del giornalismo motoristico in Italia.
Io non ho contatti in Ferrari e neanche la sfera magica.
Propongo solo riflessioni e impressioni.
E devo dire che questa Ferrari l’impressione di una macchina a cui manca qualcosa la da.
Di sicuro l’affidabilità ma forse anche altro.

Magari un pezzo importante che da tempo si studia in galleria.
Rosberg ha parlato di qualcosa al posteriore, “me lo hanno detto dei meccanici in Ferrari” ha commentato, “ma ci vorrà tanto tempo” ha aggiunto.
Magari un pacchetto di aggiornamenti importante.
D’altronde in Ferrari dal 18 Febbraio (data di presentazione della macchina) novità non se ne sono viste, fuori dal cofano.
E di solito ci vogliono circa 2-3 mesi per studiare e portare in pista un aggiornamento serio.
Direi che non a caso la gara di Barcellona arriva a 3 mesi dal primo giorno di test, in Formula Uno sono tanti.
E infatti la storia insegna che proprio un Catalogna i team iniziano ad aggiornare le vetture.

Ma ripeto, le mie, sono solo impressioni e riflessioni.
Di sicuro c’è solo il fatto che con una Mercedes così, c’è da sbrigarsi sul serio.

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