Pagelle Gp del Portogallo: Hamilton leggenda, Kimi eterno.

Diamo i voti ai protagonisti di uno spettacolare Gran Premio del Portogallo

GRAN PREMIO DEL PORTOGALLO Voto 9 Pista mozzafiato quasi sempre significa gran premio spettacolare. Portimao è stupenda e ad aggiungere ancora più pepe alla gara ci si mette una fine ma fitta pioggerellina che rende la pista super scivolosa alla partenza. Tutti quelli partiti con gomma media vanno in crisi mentre i piloti partiti con la gomma morbida vanno il doppio nei primissimi giri. Così Sainz regala un sogno ai tifosi della McLaren volando in testa alla gara ma il capolavoro più grande lo fa Kimi Raikkonen che guadagna 10 posizioni nell’arco di un solo giro. Con il cessare della pioggia le prestazioni si stabilizzano e le Mercedes tornano in cattedra, la gara rimane tuttavia molto combattuta soprattutto dalla 5° posizione in giù regalandoci tanti bei duelli e sorpassi. Sicuramente una delle gare più belle di questa stagione.

LEWIS HAMILTON Voto 10 Lewis sta vincendo questo mondiale per KO. Il povero Bottas stavolta fa di tutto per soffiargli la vittoria ma Hamilton è semplicemente di un altro pianeta. In qualifica si tiene un giro in più del compagno di squadra per avere la pista nelle condizioni migliori e infatti fa la pole. In gara nemmeno un mago della pioggia come lui riesce a far funzionare le medie sulla pista scivolosa e perde due posizioni da Sainz e proprio dal finlandese. Quando però la situazione meteo si stabilizza eccolo che risale in cattedra facendo dei giri mostruosi, tornando nella scia di Bottas e superandolo in pista. Da quel momento in poi Vallteri non lo vede più se non al traguardo. Non contento Lewis spinge come un dannato anche nel finale per prendersi anche il giro più veloce della gara. Vittoria numero 92, adesso è lui e solo lui il pilota con il maggior numero di vittorie in F1. Sempre più leggenda.

VALLTERI BOTTAS Voto 8 Difficile poter rimproverare qualcosa al finlandese questa volta: giro di qualifica perfetto, partenza super ma semplicemente Hamilton è più forte. Infatti mentre Lewis riesce a tenere sempre alta l’asticella della prestazione in gara, Bottas è molto più incostante nel suo passo-gara ed è questo alla fine a costargli la vittoria. Comunque è sicuramente un Bottas molto più vivo e pimpante rispetto a quello ammirato fino a Monza.

MAX VERSTAPPEN Voto 8 In qualifica va più vicino che mai ad interrompere l’egemonia Mercedes, anche in gara ci prova ad impensierire perlomeno Bottas nel finale ma la Red Bull non ne ha abbastanza. Il suo più grande rammarico sarà sicuramente la partenza perché con gomma rossa, se fosse riuscito a prendere la testa della corsa, avrebbe potuto creare un gap importante rispetto alle due Mercedes che partivano con gomma media. Invece nonostante la mescola in teoria più vantaggiosa per quelle condizioni non scatta bene e viene infilato anche lui da Perez e da Sainz.

CHARLES LECLERC Voto 8 Ancora una volta dimostra di essere il capitano e il trascinatore di questa Ferrari. In qualifica bissa la seconda fila del Nurburgring e finalmente riesce a condurre una gara degna di questo nome, in cui può lottare con gli altri piloti. Merito degli aggiornamenti Ferrari che finalmente funzionano ma anche della sua maturità come pilota, che ha fatto sicuramente un grosso passo in avanti rispetto al 2019 e anche alle prime gare di questo 2020. Infatti alla partenza Leclerc rimane calmo nonostante le gomme medie non entrino in temperatura e la macchina scivoli dappertutto. Perde 4 posizioni ma non commette errori di foga e quando le condizioni si stabilizzano torna rapidamente dietro ai tre di testa, cosa impensabile solo due settimane fa. Il resto della gara è tutta di gestione gomme anche se Leclerc nella fase centrale sembrava averne addirittura per puntare al podio.

PIERRE GASLY Voto 8.5 Anche Pierre dimostra di essere molto maturato nel corso di questo campionato. Nonostante le voci che si rincorrono su un suo possibile e clamoroso appiedamento per il prossimo anno da parte di Red Bull, il francese rimane concentrato e realizza un super weekend. In qualifica accede senza troppe difficoltà alla Q3 e in gara lotta come un leone per prendersi una clamorosa quinta posizione, davanti a McLaren, Renault e Racing Point che si stanno giocando il terzo posto nei costruttori. Bellissimo soprattutto il duello con Perez, sembra assurdo che la Red Bull non pensi a farlo tornare nella scuderia madre ma ancora di più che pensi addirittura a lasciarlo a piedi per motivi di sponsor.

CARLOS SAINZ Voto 8 Qualifica ottima e partenza da favola per lo spagnolo che si ritrova clamorosamente in testa al Gran Premio nei primissimi giri. Tuttavia le gomme morbide che gli avevano permesso questo exploit vanno in crisi non appena le condizioni meteo si stabilizzano. Lo spagnolo perde così diverse posizioni e forse la McLaren lo tiene in pista anche un po’ troppo a lungo. Nella seconda parte di gara con gomme medie fa un po’ troppa fatica a superare Raikkonen e così perde il treno di Gasly. Bravo comunque a prendersi la sesta posizione su Perez all’ultimo giro.

SERGIO PEREZ Voto 7.5 Più veloce di Stroll per tutto il weekend continua a “vendersi” molto bene per la squadra che vorrà metterlo sotto contratto per il 2021. Fa infatti una super qualifica e una super partenza, peccato per l’incidente con Verstappen che sembra compromettere la sua gara. Tuttavia, vista la performance delle gomme morbide, per Perez si rivela un bene passare subito alle medie con cui fa uno stint centrale super risalendo fino alla 5° posizione. Incomprensibile la scelta della squadra di montargli di nuovo morbide per il finale mentre tutti andavano sulle dure: Leclerc era lontano 30 secondi e in quel frangente c’era solo da amministrare la quinta posizione. Nel finale infatti le gomme lo abbandonano ed è costretto a cedere due posizioni chiudendo settimo.

ESTEBAN OCON Voto 7 Il francese raddrizza con una grande gara una qualifica non proprio perfetta. L’eliminazione in Q2 però gli consente di partire con gomma media che si rivela quella giusta, lui ci mette del suo facendo uno stint mostruoso di più di 50 giri. Al rientro in pista viene forse un po’ sacrificato per dare la scia a Ricciardo e permettere al compagno di squadra di difendersi dagli attacchi di Vettel e Raikkonen. Forse avrebbe potuto puntare a qualche punto in più.

DANIEL RICCIARDO Voto 5.5 L’errore in qualifica non gli permette di disputare la Q3 e in più è costretto a partire comunque con gomme morbide. La sua gara però non decolla, litiga con tutte le mescole di pneumatici e rimane in ombra per tutto il Gran Premio. Alla fine deve ringraziare Ocon se riesce a mantenere la zona punti.

SEBASTIAN VETTEL Voto 6 Alla fine porta a casa un punto ma è ancora lontano anni luce dalle prestazioni di Charles Leclerc. L’eliminazione in Q2 è anche colpa sua, che si incaponisce a provare il tempo con la gomma media. In gara rimane ancora una volta troppo tempo dietro all’Alfa di Giovinazzi, poi riesce a sbarazzarsene e da lì comincia una gara molto migliore. Passa alla gomma dura sperando che i piloti davanti a lui crollino nelle prestazioni ma questo non succede e deve accontentarsi della 10° posizione. Non molto ma almeno torna in zona punti.

KIMI RAIKKONEN Voto 10 Il primo giro di Kimi rimane qualcosa di magico, che in Formula 1 non si vedeva da tanto, tantissimo tempo. Dieci posizioni guadagnate in un giro grazie a una sensibilità di guida fuori dal comune lo portano in sesta posizione con una macchina che in qualifica non riesce a passare nemmeno il taglio della Q1. Nonostante debba gioco-forza cedere il passo a macchine più performanti della sua regala spettacolo, non mollando mai di un centimetro a nessuno (per informazioni chiedere a Sainz ma anche a Leclerc). Peccato che non arrivino i punti, ma Kimi vince di gran lunga il premio di MVP di giornata! Date una macchina a questo ragazzo!

ALEXANDER ALBON Voto 5 Qualifica buona di Albon, gara totalmente da dimenticare. Soffre come il compagno di squadra la partenza nonostante la gomma morbida. Tuttavia a differenza di Verstappen non riesce a riprendersi né quando le gomme entrano in temperatura e nemmeno con la gomma media, la sua gara è un lungo calvario fino alla bandiera a scacchi.

LANDO NORRIS Voto 7 Fa tutto bene ma è dietro al compagno di squadra sia in qualifica che dopo le convulse fasi iniziali della gara. Sembra avviato comunque verso un buon arrivo a punti quando Stroll gli taglia la strada in curva 1 rovinandogli la gara.

GEORGE RUSSELL Voto 8 In qualifica accede alla Q2 e riesce addirittura a star davanti a Vettel realizzando il 14° tempo. In gara staziona, senza troppi affanni, per lunghi tratti della corsa in zona punti sperando nell’arrivo della pioggia o di una Safety Car che però non arrivano. Dopo il pit-stop precipita fuori dalla zona punti ma la sua rimane comunque una gara straordinaria, infatti chiude davanti alle due Haas, a Giovinazzi e a Kyvat, oltre che al compagno di squadra Latifi. Dispiace pensare che la Williams sia sul punto di sostituirlo e la Mercedes lo abbia sostanzialmente abbandonato al suo destino. Speriamo che alla fine il dio denaro non abbia la meglio su un talento puro e cristallino come quello dell’inglese.

ANTONIO GIOVINAZZI Voto 5 Non commette errori ma è anonimo sia in qualifica che in gara.

KEVIN MAGNUSSEN Voto 5 Non paga la scelta di partire con le gomme dure, ma la Haas su questa pista era semplicemente troppo lenta.

ROMAIN GROSJEAN Voto 5 Anche per lui c’era poco da fare, ma si becca anche una penalità per aver superato più volte i track limits in curva 1.

NICHOLAS LATIFI Voto 4 Anonimo e distrutto dal compagno di squadra sia in qualifica che in gara. Ironia della sorte a rischiare il sedile per il prossimo anno non è lui.

DANIIL KYVAT Voto 4 Il russo vede allontanarsi sempre di più un futuro in Formula 1. Massacrato anche lui dal compagno di squadra sia in qualifica che in gara, si becca anche lui una penalità per aver ignorato ripetutamente i limiti della pista.

LANCE STROLL Voto 3 Dopo una qualifica disastrosa avrebbe potuto rifarsi con una gara che si era messa molto bene per lui. Peccato che il canadese decida di buttare tutto all’aria con una manovra suicida su Norris, quando avrebbe potuto tranquillamente superarlo nel giro successivo visto che l’inglese non aveva più gomme. Ala distrutta e penalità però non bastano al buon Lance che decide di beccarsi anche altri 5 secondi di penalità per aver ignorato più volte i track limits. Alla fine la squadra decide di ritirare la macchina.

Immagine in evidenza: © Mercedes AMG F1, Media Center.

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Autore

Francesco Bafaro
Laureato in Lettere, specializzando in Filologia Moderna. Seguo la Formula 1 da quando ero piccolissimo, nello scrivere cerco di unire la passione per il Motorsport con quella per la Letteratura. In fondo i piloti che ogni domenica si sfidano in pista sono proprio come gli eroi dell' Epica classica e cavalleresca!

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