Dopo che nove titolari su venti hanno dovuto cedere le loro vetture ai rookie del caso, tutto è tornato alla normalità nel secondo turno libero che la Formula 1 disputa a Città del Messico. Normalità, visto l’andazzo delle ultime tappe, è anche la miglior prestazione di Max Verstappen all’Hermanos Rodríguez: 1’17″392 e, si fa per dire, “tutti contenti” (lui di certo). Nella prima sessione, era stato Arvid Lindblad a ben figurare, risultando leggermente più veloce di Yuki Tsunoda, che dal canto suo può però dire di aver messo a segno due sessioni solide, questa in particolare chiusa al settimo posto. Alle spalle di Verstappen, poi, due tra i titolari che hanno collezionato entrambe le ore di prove: Charles Leclerc e Kimi Antonelli. Buona, in particolare, la prova del giovane italiano, nonostante un problema iniziale, che ha brillato nel giro secco dove quest’anno è stato spesso e volentieri in debito con il compagno George Russell, oggi sesto a poco più di due decimi da Kimi. McLaren ancora attardata. Lando Norris è quarto, mentre Oscar Piastri ha commesso qualche sbavatura e non ha messo insieme il giro, a conferma dei recenti problemi con la messa a punto della sua MCL39. Sul passo gara, in generale, le cose sono andate meglio, ma Verstappen si prospetta ancora una volta avversario estremamente agguerrito. Quanto agli altri, limitandoci a descrivere le loro prestazioni in simulazione di qualifica, l’Aston Martin ha messo entrambe le vetture tra i dieci (Alonso 8°, Stroll 10°); a panino, la Williams di Carlos Sainz, ultimo vincitore del GP di Città del Messico. Racing Bulls, come sempre, nel pacchetto di mischia, Haas con Esteban Ocon davanti a Oliver Bearman (e ultimamente non succede spesso), Sauber e Alpine complessivamente non in grande spovero. Ma si sa, i margini son quelli che sono e si lavorerà alacremente tra venerdì e sabato per migliorare di quel tanto da fare la differenza quando davvero conterà.
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