Pagelle Phillip Island | L’alieno colpisce ancora, e voi non potete farci nulla

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Marc Marquez, voto 10 e lode – Non c’è molto da dire in realtà, perché le gare parlano da sé. Lo spagnolo è inattaccabile, e quando sembra in difficoltà, ti fa credere che lui ti stia dando quella chance che speravi potesse concederti. Beh, vi sbagliate, tutti, perché come i grandi campioni del passato (qualcuno corre ancora a dire il vero), è lui a decidere quando e come vincere, e voi non potete farci nulla, se non sperare che la moto lo tradisca, ma anche in quel caso, il più delle volte è lui a decidere se cadere o meno. Alieno.

Cal Crutchlow, 9 – Grande prova del britannico. Certo, si è beccato undici secondi al traguardo, ma per la prima parte di gara è riuscito comunque a tenere il ritmo dei migliori, che stavolta non era così contenuto come potrebbe sembrare. Come scritto più volte, quando non cade riesce (quasi) sempre a ottenere bei risultati. Bentornato.

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Jack Miller, 9 – Strepitoso: nella sua gara di casa conquista un podio eccezionale, dimostrando al mondo intero che la Ducati non è che vada poi così male a Phillip Island. Ricordatevi, tutti, che questo signore ha già vinto in MotoGP e in condizioni difficilissime. Inaspettato.

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Francesco Bagnaia, 8.5 – Chiaramente la gara migliore dal suo debutto nella classe regina e con una moto di un anno più vecchia (anzi, quasi due). Il bello è che gli rodeva, perché il podio era lì alla portata. Peccato, ma orgogliosi.

Joan Mir, 8 – Straccia il compagno di squadra e conquista un quinto posto da applausi. Bravissimo!

Andrea Iannone, 8.5 – Prova straordinaria sua e dell’Aprilia in generale. E’ tornato a lottare con i primi così all’improvviso, creando anche un po’ di scompiglio che non guasta mai. Ecco, speriamo abbia davvero trovato la strada giusta, in una pista che lo ha sempre visto comunque nelle zone alte, evidentemente le caratteristiche di questo circuito lo esaltano. Applausi.

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Andrea Dovizioso, 6 striminzito – Non digerisce questo circuito, c’è poco da fare. Ha provato una rimonta ad un certo punto della gara, ma gli altri sono stati più precisi di lui. Peccato.

Valentino Rossi, 6 striminzito – Partenza pazzesca, forse la migliore della sua carriera e primo posto tenuto per un paio di giri, poi però il ritmo di quelli dietro era decisamente più veloce, e dopo un tracollo, una ripresa e nuove difficoltà finali non ha fatto meglio dell’ottava posizione. Ha dimostrato di avere la capacità di giocarsela ancora, ma sembra che sia tornato al periodo Ducati. Il 2020 arriverà presto, si spera. Barlume di speranza.

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Alex Rins, 5.5 – Ci aspettavamo molto di più, specialmente guardando il risultato di Mir. Delusione.

Aleix Espargaro, 6.5 – Sulla stessa onda di Iannone, ha avuto qualche difficoltà in più, ma è comunque in top ten. Più che sufficiente.

Franco Morbidelli, 5 – Sempre a inseguire per tutto il weekend, non è stato un fine settimana indimenticabile. Rimandato.

Pol Espargaro, 6 – Un buon piazzamento, ma forse poteva fare qualcosa in più.

Johann Zarco, 6 – Torna in sella su una moto e non è poi così male. Per essere l’esordio sulla Honda, non potevamo aspettarci molto di più. Da tenere d’occhio.

Karel Abraham, 6 – Bravo.

Hafizh Syahrin, 6 – E bravo.

Jorge Lorenzo, 3 – Ultimo tra quelli arrivati al traguardo, a un minuto e sei secondi di distacco da Marquez e a ventidue secondi da Syahrin. Questo ragazzo ha qualcosa che non va, e dispiace. Capolinea.

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Maverick Vinales, 8.5 – Bellissima gara e gran weekend, avrebbe ampiamente meritato la vittoria. Non voleva e poteva accontentarsi del secondo posto, perdere così fa male, e quindi ci ha provato, ma il tornantino della curva 10 è spietato, e non lascia margine d’errore. Caparbio.

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