Pagelle GP Le Mans: Ad armi pari

Il bilancio del quinto round stagionale

MARCO BEZZECCHI, 9 | Scatta dalla piazzola abbastanza cauto, destreggiandosi tra gli avversari che disputavano una corsa ad eliminazione. Raggiunta con velocità la testa del gruppo, se la prende e non la molla più, abbandonando rapidamente lotte pericolose in cui i diretti avversari incappano (avendo la peggio). Lo Sprint non è da record, ma la gestione della gara domenicale vale la perfezione. Adesso la testa della classifica dista solo un punto! In piena lotta (a distanza)

JORGE MARTIN, 8.5 | Il trionfo della gara al sabato gli da la carica necessaria per affrontare una domenica impegnativa, segnata da un escursione fuori pista che lasciava presagire tutt’altro che un podio. Il suo passo gara però stavolta riesce a fare la differenza, restituendogli, al termine del weekend, un bottino di punti che vale la quarta piazza nel mondiale. Feeling so good

JOHANN ZARCO, 7 | Tra i due francesi in pista, forse il pilota di casa Pramac era quello meno quotato per regalare una gioia al pubblico di Le Mans, eppure ci riesce, ancora una volta beneficiando nel finale di gara della sua gentilezza con le coperture. Senza dubbio ringrazia l’errore di Marc Marquez, ma in una corsa così difficile è tutto meritato. Meticoloso

AUGUSTO FERNANDEZ, 8 | Completata la fase di adattamento alla sua KTM, marchiata GASGAS, per lo spagnolo dal GP francese, chiuso al quarto posto, la strada parrebbe tutta in discesa. Coglie a pieno le sventure altrui, non tirandosi indietro in nessuna battaglia, peraltro in più occasioni vinte, come nel duello finale con Aleix Espargarò. MPV

Augusto Fernandez, GASGAS Factory Racing Tech3, Gran Premio Michelin® de la República Argentina

ALEIX ESPARGARO, 6 | Soltanto 8° nella Sprint, lo spagnolo è stato bravo a mettere una pezza al suo fine settimana disputando una gara in cui è riuscito a stare lontano dai guai. Alla bandiera a scacchi è quinto, ma in classifica è ben lontano con ben 52 punti di svantaggio dalla testa. Not enough

BRAD BINDER, 6.5 | Velocissimo al sabato, il sudafricano è vittima di errori suoi ed altrui alla domenica, quando è costretto a rimontare per ben tre volte. Alla fine della gara è sesto, a ribadire, ancora una volta, le gerarchie interne in casa KTM. Ostinato

FABIO QUARTARARO, 5.5 | Il rider Yamaha chiude il GP casalingo al settimo posto. Il pilota transalpino si è dovuto accontentare di un modesto settimo posto per un problema al braccio emerso nel finale di gara. Un vero peccato considerando il buon passo gara mostrato nella gara del sabato, dove è sfortunatamente incappato in una scivolata. Imprevisto

FABIO DI GIANNANTONIO, 6 | Le sventure altrui consentono al pilota laziale di casa Gresini di portare a casa un buon risultato. Ottavo al traguardo, eguaglia il suo miglior piazzamento in classe regina, ottenuto al Sachsenring nel 2022. Meglio di prima

Fabio Digiannantonio, Gresini Racing MotoGP, Gran Premio Michelin® de la República Argentina

TAKAAKI NAKAGAMI, 6 | L’alfiere del team Lcr è l’unico alfiere della casa giapponese a giungere al traguardo. Vista la condizione della Honda durante questo fine settimana, il nono posto è davvero il massimo a cui poteva ambire. Al traguardo

FRANCO MORBIDELLI, 5 | Il pilota Yamaha è decimo al termine di una gara sofferta, vissuta sempre nelle retrovie. Il romano è l’ultimo dei piloti “a tempo pieno”, un chiaro segnale delle difficoltà che sta vivendo. Solito

DANILO PETRUCCI, 5.5 | Il ternano, al rientro come sostituto di Enea Bastianini, riesce a sfruttare errori altrui per chiudere a ridosso della top ten. Forse era auspicabile un risultato migliore da un pilota del suo calibro, ma i due anni lontano dal motomondiale si fanno sentire e non poco. Ricordi

LORENZO SAVADORI, 6 | L’italiano chiamato in sostituzione di Miguel Oliveira nel team RNF riesce a disputare una gara pulita, chiudendo la sua corsa in penultima posizione. Ritorno

JONAS FOLGER, 6 | Dopo la caduta nella Sprint Race, il tedesco di casa GASGAS disputa una gara solida nella domenica francese, a completamento di quella che è un giornata speciale per il team franco-spagnolo. Intruso

MARC MARQUEZ, SV | Epilogo da dimenticare per la punta del team HRC, autore di una gara perfetta fino al penultimo giro, quando è incappato in una rovinosa caduta per difendere un podio ormai quasi certo. Impossibile giudicare negativamente l’errore di un pilota spesso criticato, ma che fa di tutto per soccombere alle difficoltà tecniche che neppure un nuovo telaio Kalex può mascherare. Nonostante tutto

Marc Marquez, Jorge Martin, SHARK Grand Prix de France

JACK MILLER, 4 | Essere veloci in qualifica non basta: l’australiano sulla distanza gara continua a soffrire, scivolando (in questo caso letteralmente), inesorabilmente più in basso ad ogni giro che passa, a differenza del compagno di squadra più efficace e gentile con le gomme. Tutto fumo e niente arrosto

ALEX RINS, 4 | Nonostante l’utilizzo di un telaio diverso rispetto a quello dei suoi colleghi, lo spagnolo accusa i medesimi problemi, replicando peraltro lo stesso errore di Jerez. Una volta ancora

JOAN MIR, 1 | Situazione sempre più disastrosa per l’ex pilota Suzuki che non è riuscito a trarre alcun beneficio neppure dall’utilizzo del nuovo telaio Kalex, tanto apprezzato dal compagno di box. Mir ha raccolto solo 5 punti in questa sua prima stagione in sella Honda che in cuor suo spera possa essere anche l’ultima. Buio pesto

LUCA MARINI, SV | Dopo un’ottima gara Sprint, il fine settimana del team Mooney ha subito uno spavantoso epilogo nella gara domenicale, in cui, dopo poche tornate ha perso il controllo della sua Ducati in uscita dalla chicane Dunlop; rimasto aggrappato alla moto è stato centrato dall’incolpevole Alex Marquez, fortunatamente, senza gravi conseguenze fisiche per lui. (s)Fortunato

Luca Marini, Mooney VR46 Racing Team, SHARK Grand Prix de France

ALEX MARQUEZ, SV | Il rider di casa Gresini non è abbandonato dalla sfortuna neppure nel fine settimana francese, dove nella main race è ancora una volta incolpevole vittima di sfortunati eventi. Angosciato

FRANCESCO BAGNAIA, SV | Il pilota torinese chiude la gara di Le Mans con un pesante zero, centrato all’ingresso delle ‘esses bleues’ da Maverick Vinales. Impossibile stabilire il responsabile tra i due, considerando le differenti traiettorie; resta poco giustificabile il litigio tra i due subito dopo lo scontro, frutto senz’altro di delusione ed adrenalina. Conciliatore

MAVERICK VINALES, SV | Fine settimana da dimenticare anche per il pilota Aprilia, coinvolto nello scontro con il ducatista. Resta per lui ed i vertici Aprilia la convinzione della colpevolezza di Pecco, ma a rimanere è soltanto un’occasione sprecata per entrambi. Carico (di rabbia)

Immagine in evidenza: © MotoGP

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