Non ce n’è per nessuno. In una soleggiata Monaco (o Monte Carlo che dir si voglia) è stato Nikola Tsolov (Campos), già leader della sessione libera disputatasi giovedì, a ottenere il miglior tempo nella qualifica della F3 che, come canonicamente avviene da queste parti, è stata disputata dividendo i 30 piloti in due gruppi, A e B, con il primo (le vetture con i numeri pari) che ha preceduto il secondo (numeri dispari). Il bulgaro (prima pole nella categoria), appartenente al gruppo A, ha subito fatto intendere che non ci sarebbe stata storia, imprimendo un ritmo che solamente il compagno Mari Boya è riuscito ad avvicinare ma non a impensierire. 1’24″882, unico a scendere sotto il muro del minuto e 25 netto, la prestazione del balcanico del Red Bull Junior Team che, così, partirà davanti nella Feature Race domenicale con l’obiettivo di ‘completare l’opera’ dopo che l’anno scorso era riuscito a vincere la Sprint.
Alle spalle di Boya (1’25″009), limitandoci a parlare del gruppo A, si è aperta una voragine di circa 4 decimi. Noel Leon (Prema), terzo, è stato autore della migliore qualifica stagionale, mentre Charlie Wurz (Trident) e Tuukka Taponen (ART) hanno completato la top 5 della manche. Non ci sono stati grossi inconvenienti, fatta eccezione per un paio di fuori pista in corrispondenza della Santa Devota, la prima curva del cittadino monegasco, a opera di Matias Zagazeta (DAMS) e Louis Sharp (Rodin). Da sottolineare la prestazione negativa di Noah Stromsted (Trident), che sarà costretto a partire dal centro del gruppo in entrambe le corse. È andata ancora peggio a Bruno Del Pino (MP Motorsport): a podio in quel di Imola, non è andato oltre il 13esimo tempo (il 25esimo accorpando i due gruppi).
Nel gruppo B, invece, sono avvenute più cose. E, per cose, intendiamo dire incidenti. Sempre alla Santa Devota sono andati lungo Ugo Ugochukwu (Prema) e Nicola Lacorte (DAMS). Quest’ultimo, poi, ha anche ricevuto una bandiera nera per essere rientrato in pista previa assistenza esterna. Successivamente, a tre minuti e spicci dalla bandiera a scacchi, ecco che Brando Badoer, compagno di Ugochukwu e connazionale di Lacorte, è stato protagonista di un incidente avvenuto sempre nella zona dedicata alla martire della Corsica. Incidente, questa volta, consistito nell’impatto della sua Dallara, la numero 1, contro le barriere. Se si aggiunge che anche Nicola Marinangeli (AIX) prenderà il via dalle retrovie non si può dire sia stata una qualifica idilliaca, quella degli italiani.
A ogni modo, tornando a discutere delle posizioni di vertice, il suddetto gruppo ha visto prevalere Roman Bilinski e il team Rodin, che ha completato la prima fila con Callum Voisin, a sua volta beffato per 27 millesimi dal polacco-britannico che tanto bene sta correndo al suo anno di debutto nella serie. Per Voisin, dopo il passaggio a vuoto di Imola, un ritorno alla normalità. Bilinski, in virtù del miglior tempo nel suo gruppo (ma più lento di quello di Tsolov) partirà dalla seconda piazza, mentre Voisin staccherà la frizione dalla casella numero quattro. Meno scintillante del solito Rafael Camara (Trident): sempre a pole fino a questo momento, il brasiliano è risultato quarto nel suo gruppo e ottavo nel computo generale. Lo ha preceduto, in extremis, Tim Tramnitz (MP Motorsport), mentre per effetto della griglia invertita (top 12) saranno Alessandro Giusti (MP Motorsport, Gruppo B) e Martinius Stenshorne (Hitech, Gruppo A) – con il primo davanti al secondo – a scattare davanti a tutti nella Sprint Race di sabato mattina.
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