Orgoglio Ferrari

La Ferrari reagisce con il lavoro alle tante (e a volte ingiuste) critiche piovute negli ultimi mesi, adesso merita rispetto.

Il Mondiale 2020 non è stato quello che la Ferrari avrebbe voluto per festeggiare il millesimo Gran Premio della sua storia in Formula 1. Non solo la Scuderia non si è rivelata all’altezza della Mercedes ma è stata risucchiata prima a centro gruppo e poi addirittura più in basso, come accaduto a Spa e a Monza.

Inutile tornare sui motivi di questo tracollo rispetto al 2019 perché se n’è parlato e riparlato (nel caso aveste perso il dibattito di inizio stagione questo articolo può rinfrescarvi la memoria). Ciò che conta è che in questi mesi una parte di tifosi, e soprattutto la quasi totalità della stampa italiana, hanno più volte chiesto la testa di Mattia Binotto, addossandogli anche colpe non sue. Il Team Principal ha sempre preferito rispondere in maniera pacata a queste critiche, facendo da schermo alla squadra e “meritandosi” così anche l’imitazione di Maurizio Crozza.

Oggi però tutti coloro che dispongono di un minimo di onestà intellettuale dovrebbero fare un po’ di auto-critica e chiedere scusa a Mattia Binotto e alla Ferrari. Infatti nell’arco di poche gare a Maranello hanno sfornato una quantità industriale di nuovi pezzi aerodinamici per la SF1000, intervenendo in tutte quelle aree permesse dal severissimo regolamento tecnico post-covid.

Il lavoro è iniziato a Sochi con dei piccoli aggiornamenti che però hanno subito dato dei buoni frutti, permettendo a Leclerc di distanziare la Renault di Ocon in gara garantendosi il sesto posto. In Germania il lavoro è proseguito con l’adozione di nuovi barge boards e di nuove paratie laterali dell’ala posteriore che hanno permesso a Leclerc di far segnare il quarto tempo in qualifica. Certo, in gara è andata molto peggio soprattutto a causa delle basse temperature ma la prestazione in qualifica ha dimostrato la bontà del lavoro svolto a Maranello.

Qui a Portimao la Ferrari si è presentata non solo con un ulteriore affinamento dei barge boards ma ha portato ben due fondi vettura nuovi: uno utile per il finale di questa stagione e l’altro semplificato per iniziare a fare dei test in vista del 2021, quando da regolamento si dovrà limitare l’aumento fisiologico di carico aerodinamico con un fondo vettura semplificato. Ovviamente il giudizio su queste ultime migliorie dovrà darlo la gara, ma ciò che non si può negare alla Ferrari è l’impegno, la voglia di lavorare e di combattere. Cosa che invece era stata messa in dubbio da molti negli ultimi mesi.

A proposito, a portare in pista il fondo 2021 è stato Sebastian Vettel. Il pilota che secondo molti era diventato un martire: trattato da separato in casa, trascurato, fatto salire su una macchina volutamente depotenziata rispetto a quella di Leclerc ecc. A smontare tutte queste tesi ci ha pensato lo stesso Seb giovedì, quando ha tranquillamente ammesso che Leclerc riesce a tirar fuori il massimo possibile dalla SF1000 mentre lui no.

Ecco, la Ferrari non solo ha fatto provare un pezzo 2021 al pilota che andrà via, segno di come Seb sia comunque stimato e rispettato dalla Ferrari e quanto ci si fidi della sua professionalità, ma ogni singolo pezzo portato per la macchina di Leclerc è stato realizzato anche per quella del tedesco. Infatti il nuovo fondo provato da Charles nella mattinata di ieri è stato provato anche da Seb nel pomeriggio e con ogni probabilità sarà confermato per qualifiche e gara su entrambe le monoposto.

In conclusione, la Ferrari ha vissuto un 2020 orribile a causa di un fattore esterno alla progettazione della SF1000 (accordo con la FIA) e a causa della pandemia è stata impossibilitata a migliorare la parte più deficitaria di questa macchina, la Power Unit. Subissata di critiche ha però saputo reagire, da un mese a questa parte, trasformando in decimi di secondo recuperati le promesse fatte a inizio anno, tenendosi unita mentre fuori imperversava la bufera. Certo, non è abbastanza per tornare a vincere nell’immediato e non lo sarà nemmeno nel 2021. Tuttavia Maranello sta dimostrando di avere tutte le carte in regola per tornare grande, ha dimostrato che cos’è l’orgoglio Ferrari.

Immagine in evidenza: © Ferrari, Media Center.

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Autore

Francesco Bafaro
Laureato in Lettere, specializzando in Filologia Moderna. Seguo la Formula 1 da quando ero piccolissimo, nello scrivere cerco di unire la passione per il Motorsport con quella per la Letteratura. In fondo i piloti che ogni domenica si sfidano in pista sono proprio come gli eroi dell' Epica classica e cavalleresca!

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