FP Analysis, le simulazioni di qualifica e passo gara a Baku: Red Bull tra certezze e interrogativi

Bentornati al consueto appuntamento del venerdì con le FP Analysis. Siamo a Baku per il secondo Gran Premio di Azerbaijan della storia della Formula 1. Dopo l’inattesa vittoria di Ricciardo a Shanghai, abbiamo visto una Red Bull davvero in palla in questo venerdì, ma il team austriaco ci ha abituati già dal 2017 ad avere ottime prestazioni durante libere per poi calare vertiginosamente il sabato. O meglio, non riesce a potenziarsi tanto quanto Mercedes e Ferrari. Quest’anno sembra essere minore il divario prestazionale, ma i due team principi sembrano ancora un pelo superiori. E’ chiaro che si deve assolutamente tenere conto di Verstappen e Ricciardo, assoluti candidati alla vittoria tanto quanto gli altri quattro top driver. Andiamo con ordine, considerando che in questo weekend la Pirelli ha optato per Soft, Super Soft e Ultra Soft.
Daniel Ricciardo è stato il pilota più veloce della giornata fermando il crono in 1:42.795. Subito dietro ecco Kimi Raikkonen a soli 69 millesimi, poi Verstappen a un decimo dal compagno di squadra. Poi il vuoto: Bottas e Hamilton rispettivamente a 7 e 8 decimi, mentre Alonso è sesto a nove decimi davanti a Ocon. Solo undicesimo Vettel, ma il tedesco non è riuscito a completare un giro pulito con le Ultra Soft, quindi il suo ritardo a 1.3 da Ricciardo non è assolutamente da considerarsi veritiero. Piuttosto, vedendo l’ottima prestazione di Raikkonen possiamo credere che il pluricampione del mondo abbia grandi possibilità di poter conquistare anche la pole position domani, setup e feeling con la vettura permettendo, anche se al pomeriggio si è trovato abbastanza bene rispetto al mattino sotto questo aspetto.
Capitolo passo gara: noi solitamente diamo spazio esclusivamente alle simulazioni dei top team perché sono i più rilevanti per il risultato finale della corsa, chiaramente gli altri possono sì avvicinarsi ai loro tempi il venerdì, ma sono assolutamente falsi rispetto alla domenica per mappature motore utilizzate o minor quantitativo di carburante rabboccato. Dopo questa breve ma necessaria premessa, diciamo subito che tutti e sei i top driver hanno usato inizialmente le Ultra Soft utilizzate nella simulazione del giro di qualifica: con le Ultra Soft Ricciardo e Verstappen non hanno avuto un ritmo eccezionale, ma è stato sicuramente il migliore: 1:47 basso per cominciare, poi alcuni 46 alti e infine nuovamente 47 alti. Ritmo molto altalenante per i due ma assolutamente in sincronia. Sia Max che Daniel hanno poi montato le Super Soft, ed è qui che la Red Bull ha fatto la differenza: Ricciardo ha girato in 46.3, 46.4, 45.6, 46.6, 46.4, 46.3, 46.0. Ovviamente abbiamo tolto quei giri con traffico e conseguente rallentamento. Ha fatto meglio Verstappen: tempo di attacco assolutamente da non considerare (50.3), poi due 45.9 e un 45.6, il più veloce di giornata fatto registrare insieme a quello di Ricciardo. Per Max però problemi a fine sessione, quando è stato costretto a rallentare di colpo per tornare lentamente ai box. Ricordiamo che in mattinata il #33 della Red Bull ha sbattuto dopo pochi minuti saltando tutte le FP1. Vettel non ha avuto un gran passo con le gomme viola, partendo con 1:48.1, decisamente lento. Per il tedesco poi un 47.0 e diversi 47 alti, quindi pit stop, gomme Super Soft e tempi già leggermente più interessanti, tranne il 47.4 iniziale, con diversi 46 alti e un paio di 46 bassi nel finale di stint. Non è stata una gran simulazione sotto l’aspetto dei tempi tenendo in considerazione l’ottimo passo Red Bull. Va leggermente meglio a Raikkonen con le Ultra Soft: 1:47.2, 47.1 e 47.2 prima di un 48.5 e pit stop. Il finlandese torna in pista con le Soft e fa registrare tempi altalenanti all’inizio come 47.7, 46.4, 49.8 e 47.9, alcuni dovuti al traffico, ma alla fine tre giri buoni sotto il 47: 46.8, 46.5, 46.7 con la mescola più dura di quelle disponibili a Baku. Decisamente da dimenticare il venerdì di Bottas per quanto riguarda la simulazione passo gara. Innanzitutto è stato costretto a fare solo il primo stint prima di essere richiamato ai box per problemi non ben identificati, ma il finlandese non andava per niente: 1:47.2 come tempo di attacco, non male, poi però 47.8, 54.6, 2:11, 48.2, 47.8, 50.7, 52.2, 58.8, 49.8 e 48.9. Possibile che Valtteri abbia avuto così tanta difficoltà a trovare spazio per più giri consecutivamente? Forse, ma non è certo Montecarlo questa pista, è molto lunga e ci sono molte più possibilità di trovare il proprio spazio per fare una simulazione efficace e produttiva. Dopodiché box e sessione finita, siamo molto curiosi di vederlo all’opera domani. Anche Hamilton non è andato benissimo con le Ultra Soft: è più o meno sugli stessi tempi, quindi sul 47 dopo un 1:48.2 d’attacco. E’ riuscito a fare solo un 46.9 prima di rientrare ai box, montare le Soft e girare in 48.0, 46.8, 46.4 e 47.2. C’è molta incertezza questa volta, prepariamoci a un Gran Premio molto tirato (poi magari verremo smentiti clamorosamente).
Capitolo scommesse: eccoci allo spazio dedicato alle quote che riguardano la pole position e il vincitore della gara. Ovviamente raccomandiamo di giocare responsabilmente, ricordando che le quotazioni sono valide fino all’inizio delle FP3 di domani, poi saranno aggiornate a seconda degli avvenimenti della terza sessione. Nonostante le prestazioni di oggi, Hamilton è il favorito per la pole position a 2.20, segue Vettel con 3.65. Poi troviamo Bottas a 5.50, Raikkonen a 6.50, Ricciardo a 7.00 e Verstappen a 9.00. A memoria, mai così vicini tutti e sei negli ultimi 13 mesi. Il primo degli umani è Alonso a 151.00. Cambia qualcosina per quanto riguarda le quote della domenica: Hamilton sempre favorito a 2.20, segue Vettel a 3.40, quindi Ricciardo a 5.50, Bottas a 8.00. Chiudono Verstappen a 10.00 e Raikkonen a 12.00. Alonso sempre lì al settimo posto delle probabilità a 201.00.
Immagine di copertina: © Red Bull Pool – Clive Mason/Getty Images

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