F1 | Team d’accordo sull’aumento delle Sprint Race, definiti i pilastri per le PU 2026

Gli eventi F1 Sprint passeranno probabilmente da 3 a 6 nel 2023, mentre per i nuovi motori del 2026 le parole chiave sono sostenibilità e attrattività

A seguito della loro seconda riunione dell’anno tenutasi in data odierna 26 aprile a Londra, la F1 Commission ha ratificato le seguenti proposte per il futuro della Formula 1 nei prossimi anni. In primis, si parte dalle Sprint Race: dopo Imola, i capi dei 10 team sono tutti d’accordo nell’estendere il numero di eventi F1 Sprint da 3 a 6 a partire dal 2023, anche se ci sarà ancora da valutare l’impatto di tali week-end sul personale e sulle operazioni a bordo pista negli altri due eventi in programma quest’anno a Spielberg e Interlagos.

Oltre a tale format, però, si è parlato ovviamente del 2026, anno in cui arriveranno le nuove power unit. Il gruppo ha già definito le linee guida dei prossimi motori, ossia: mantenere il V6 a combustione interna, utilizzare componenti più “green” con l’aumento della potenza elettrica del 50% insieme al carburante 100% sostenibile ed essere sia economicamente sostenibili sia attrattivi da favorire l’ingresso di nuovi motoristi nello sport (come Porsche e Audi, con il gruppo Volkswagen sempre più vicino al loro ingresso).

Insieme a ciò, sono stati fatti anche discorsi per i regolamenti aerodinamici, che hanno vissuto nel 2022 una rivoluzione con il ritorno delle monoposto ad effetto suolo. Per le PU 2026, la F1 Commission ha impostato i seguenti obiettivi preliminari: resistenza ancora più ridotta per migliorare sostenibilità ed efficienza, continuare a permettere alle auto di seguirsi più da vicino, ridurre la dimensione e la massa delle auto, la riduzione dei costi con la standardizzazione e semplificazione di più componenti strategicamente scelte e ancora più miglioramenti sotto il profilo della sicurezza.

Tra le novità “minori”, c’è stata l’approvazione unanime per le camere sul casco che verranno estese a tutti i piloti dal 2023 in poi. Inoltre, sempre per quell’anno, la F1 proverà a ridurre i set di gomme disponibili per i piloti da 13 a 11 per due week-end del prossimo Campionato del Mondo, al fine di muovere verso un uso più sostenibile dei pneumatici. Ricordiamo che tali proposte dovranno essere approvate dalla FIA al prossimo Consiglio Mondiale del Motor Sport.

Immagine in evidenza: © Oracle Red Bull Racing / Twitter page

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