In Texas, Max ha dominato dall’inizio alla fine della gara, senza mai essere impensierito dagli inseguitori. La vittoria dell’olandese non è mai stata in discussione, soprattutto grazie alla difesa durissima di Leclerc su Norris, che ha permesso al pilota Red Bull di distanziare il resto del gruppo e mettersi in gestione fino al traguardo.
In seconda posizione troviamo Lando Norris, che solo grazie alla gomma Soft è riuscito a superare nel finale un roccioso Leclerc. I due si sono fronteggiati a lungo nel primo stint di gara, con il britannico che più volte è stato tanto vicino da tentare l’attacco, ma un deciso Leclerc ha sempre allargato le spalle per mantenere la sua seconda posizione. Seconda posizione che è stata persa nel finale, quando Norris si è rifatto sotto con delle gomme Soft appena riaccese grazie a un grande lavoro di gestione. I due hanno comunque dato spettacolo in diverse occasioni, grazie a una Ferrari in grande spolvero.
Quarta posizione per Lewis Hamilton. Il britannico non è mai sembrato in condizione di poter attaccare né Leclerc né Norris, ma è stato consistente e costante nel ritmo e nella performance. Alle sue spalle, staccato di poco più di un secondo, si è piazzato Oscar Piastri, che forse ha pagato il setup non ottimale a causa del crash di ieri durante la Sprint Race.
Sesta posizione per George Russell, seguito da Tsunoda e Hulkenberg. A stupire è la totale mancanza di passo del pilota britannico e della Mercedes dopo la bella Sprint Race di ieri in cui il pilota numero 63 ha anche attaccato Verstappen per la vittoria finale.
Chiudono la zona punti Bearman e Alonso. Bearman ha rischiato di arrivare al contatto con Tsunoda quando, durante un tentativo di sorpasso, il pilota giapponese si è mosso in frenata, costringendo il pilota della Haas a una manovra che lo ha portato ad andare in testacoda.
Undicesima posizione per Lawson, seguito da Stroll e Antonelli. Il pilota bolognese stava facendo una buona gara quando, durante il sesto giro, è stato colpito da Sainz, andando in testacoda e trovandosi obbligato a far scorrere tutto il gruppo prima di rientrare in pista. La sua guida furiosa non è bastata a riportarlo in zona punti, ma Kimi può sicuramente essere orgoglioso del suo passo gara texano.
Dietro di lui troviamo Albon, Ocon, Hadjar, Colapinto, Bortoleto e Gasly.
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