F1 a Barcellona | Gara: McLaren 1-2 a Barcellona, Leclerc sul podio, Verstappen perde la testa

Hulkenberg straordinario quinto, primi punti per Alonso

Nessuna sbavatura, a partire dallo spegnimento del semaforo. Poi si è trattato di assecondare la forza della sua vettura, la McLaren, e gestire l’imprevisto della safety-car, entrata al giro 56 per un problema alla Mercedes di Andrea Kimi Antonelli. Tutto molto bello (cit.), per Oscar Piastri. Vittoria numero cinque, ottavo podio consecutivo – striscia attualmente più lunga in F1 – e dieci punti di vantaggio su Lando Norris. Quest’ultimo non ha avuto la più felice delle partenze e si è ritrovato alle spalle di Max Verstappen. Passato Max al giro 13, la Red Bull ha provato a sparigliare le carte e mettere pressione ai papaia, fermandosi prima ai box. La squadra di Andrea Stella, conscia della velocità del loro mezzo, non ha reagito. Ed è stata la scelta giusta: i tempi che mettevano a segno con pneumatici usati erano quasi al livello di quelli degli altri quando montavano gomme fresche.

Max Verstappen, scrivevamo, sarebbe finito terzo, ma la safety-car ha creato una situazione inaspettata. Non avendo altre gomme da montargli la squadra non ha potuto fare altro che mettergli le dure, quelle che tutti, ma proprio tutti, avevano scartato. Potete immaginare, alla ripartenza, cosa possa essere successo; prima una sbandata con annesso controllo al limite, poi il sorpasso di Charles Leclerc, in quel momento quarto e, di contro, favorito una volta ogni tanto dalla chiamata della vettura di sicurezza. Nella dinamica, Charles e Max si sono leggermente urtati. Poi, nelle grinfie di Verstappen, è arrivato – e non poteva mancare – George Russell. Anche in questo caso si è arrivati a un contatto. Successivamente Lambiase, ingegnere del quattro volte iridato, gli chiede di cedere la posizione al britannico. Non molto volentieri, anzi, Verstappen sembra inizialmente farlo passare, ma poi lo colpisce con violenza. Un fallo di reazione in piena regola. In un secondo momento, poi, Russell sfila senza problemi: chiuderà quarto.

Verstappen, così, in quinta posizione, ha ricevuto una penalità di dieci secondi per la reazione sopra descritta: chiuderà decimo. Forse, anzi, decisamente, ci sembra una decisione tutt’altro che salomonica. Quantomeno, però, l’accaduto non è rimasto impunito. Lo stesso Max, poi, al microfono di Mara Sangiorgio (Sky Italia) ha indirettamente ammesso di averlo fatto apposta. È un colpo duro in ottica campionato (Max è ora a 49 lunghezze da Piastri, quasi due vittorie di differenza), che è però ancora molto lungo. L’attuale situazione tecnica, tuttavia, sconsiglierebbe sogni di rimonta.

La gara, straordinaria, di Nico Hulkenberg e della Sauber – che questo fine settimana portava aggiornamenti tecnici – è stata premiata con il quinto posto finale. Strategia azzeccata, passo gara che, in seno al team elvetico, non si vedeva da tanto tempo, e il lusso di sorpassare un certo Lewis Hamilton a parità di condizioni. Lewis, sesto, quasi non si faceva sverniciare anche da Isack Hadjar. L’ultima parte di gara delle Ferrari, anche con Leclerc malgrado il podio, è stata complicata. Difficile, però, giustificare un sorpasso subito da una Sauber.

A punti anche Isack Hadjar con la Racing Bulls, terza volta consecutiva nei dieci, e Pierre Gasly (Alpine). I due, grandi tifosi del PSG tanto da guardare insieme la finale di Champions League vinta contro l’Inter, hanno così festeggiato anche a livello personale. Nono davanti al penalizzato Verstappen, sono finalmente arrivati i primi punti per Fernando Alonso. Se li è presi di forza, l’asturiano dell’Aston Martin, superando con grinta e carattere sia Liam Lawson, 11esimo, che Gabriel Bortoleto, 12esimo. Per Alonso è la 21esima stagione su 22 con almeno un piazzamento di questo genere; l’unica eccezione quella del debutto, datato 2001, con la Minardi. Il weekend difficile della Williams – prima o poi doveva pur capitare – ha visto il team di Grove rompere ben tre ali anteriori per gli incidenti che hanno visto coinvolti Carlos Sainz, prima volta fuori dalla top 10 nella gara di casa, e Alexander Albon, ritirato. Complicata anche la corsa della Haas, che non aveva passo. Fuori dai dieci anche Franco Colapinto (Alpine) e Yuki Tsunoda.

Immagine in evidenza: © @F1 X profile

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Autore

Davide Attanasio
Ragazzo di ventun anni che prova a scrivere di macchine, che girando a velocità folli per tutto il mondo fanno battere il cuore e vibrare l'anima

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