MotoGP 2022 | Il punto dopo i test di Sepang e Mandalika

Honda e Aprilia sugli scudi, promossa anche la Suzuki, lavori di rifinitura per le Ducati, non convincono Yamaha e KTM

Dopo le due sessioni di test invernali tenuti sui circuiti in Malesia e Indonesia, la MotoGP è pronta a partire per la stagione 2022 in Qatar. Team e piloti hanno potuto provare le loro nuove moto sui circuiti di Sepang e Mandalika per raccogliere dati importanti per lo sviluppo e per capire dove sono rispetto ai concorrenti. Ora, data l’alta competitività che ha caratterizzato le ultime stagioni del motomondiale, è difficile dire chi sarà il favorito N.1 per la conquista del titolo, però dalla pre-season abbiamo potuto vedere chi ha fatto progressi rispetto allo scorso anno e chi invece è rimasto indietro.

HONDA E APRILIA PROMOSSE

Il titolo di ‘campione d’inverno MotoGP’ è conteso da Honda e Aprilia, che si sono entrambi comportati molto bene. La casa alata sembra aver fatto centro sulla nuova RC213V: il team che ha lavorato molto su telaio e carena, come si è visto fin dai test dell’anno scorso, e i primi tempi ed impressioni rilasciati da Marc Marquez e soprattutto Pol Espargaro lasciano presagire che la HRC sia sulla strada giusta per ritornare al top. Anche il costruttore italiano si è comportato molto bene con la RS-GP 2022: Aleix Espargaro e Maverick Vinales sono stati spesso nelle posizioni di testa, soprattutto a Sepang, e la nuova moto sembra più evoluta dall’interno e più competitiva rispetto alle passate stagioni. Nell’anno del suo ritorno allo status ‘Factory’ è ancora difficile immaginare una Aprilia in lotta per il podio in tutti i circuiti, ma di certo la casa di Noale può aver messo le basi per una stagione di grandi soddisfazioni.

CRESCITA SUZUKI, PERFEZIONAMENTO DUCATI

Appena più indietro a loro mettiamo la Suzuki. Dopo un 2021 passato senza sviluppi e orfani di Brivio, il costruttore nipponico pare più vicino alla forma vista nel 2020 in cui ha vinto il suo primo titolo piloti MotoGP dopo 20 anni con Joan Mir. Lui e il suo connazionale Alex Rins (più in palla rispetto al compagno) sono soddisfatti del nuovo motore e dei progressi sulla carena della nuova GSX-RR. Rimangono ancora degli aggiustamenti da fare, soprattutto per quanto riguarda l’elettronica, ma dalla casa di Hamamatsu, ancora senza team manager, filtra ottimismo per la nuova stagione. Anche le Ducati hanno fatto un buon lavoro, ma per loro si è trattato perlopiù di limare i difetti e di perfezionare una moto già molto buona che ha vinto il mondiale costruttori negli ultimi due anni. Che la GP22 sia l’arma giusta per consentire a Pecco Bagnaia e Jack Miller di riportare il titolo piloti MotoGP a Borgo Panigale? Solo il tempo ce lo dirà.

YAMAHA E KTM IN RITARDO

Chi invece non ha convinto dopo i test della MotoGP sono Yamaha e KTM. La casa di Iwata, che difenderà il titolo con Fabio Quartararo, non si è comportata male sul lato dei tempi, però a mettere la M1 ‘dietro la scrivania’ sono le parole del campione del mondo francese che si dice deluso dagli sviluppi della nuova moto, soprattutto per quanto riguarda il time attack. Lui attendeva con ansia gli ‘upgrade’ dopo una seconda parte del 2021 abbastanza difficile per risolvere i dubbi su motore e consumo gomme, e invece ora pare averne ancora più di prima. Insomma, non il prospetto migliore per la stagione 2022 con una competizione ancora più agguerrita. Per quanto riguarda il costruttore austriaco, le sensazioni sono migliori rispetto all’anno scorso per Brad Binder e Miguel Oliveira, ma la natura della RC16 (telaio tubolare) la rende molto più delicata e difficile da sviluppare. Non credo che sarà questo l’anno in cui le ambizioni della KTM (ora guidata da Francesco Guidotti) di vincere il titolo mondiale verranno realizzate.

GLI RIDERS ITALIANI

Chiudiamo con un appunto per i piloti italiani. Francesco Bagnaia, nonostante le cadute nei test, rimane ancora il pilota nostrano più quotato per lottare per il titolo mondiale MotoGP e potrebbe giocarsela con Quartararo e Marquez. Su Franco Morbidelli pesano molti interrogativi sul recupero della sua forma fisica e del suo passo dopo l’infortunio quindi attendiamo le prime gare per vedere come sarà la sua stagione. Ottime conferme per un Enea Bastianini pronto a lottare tra i grandi con la Ducati del team Gresini, mentre su Luca Marini ci sono si dei progressi ma molto meno evidenti. Positivi i test di Andrea Dovizioso sulla Yamaha RNF con il forlivese che sembra pronto perlomeno per lottare nel gruppo centrale, così come quelli di Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi, ma per i rookies di quest’anno abbiamo dedicato loro un articolo a parte.

Immagine in evidenza: © motogp.com

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