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SAO PAULO, BRAZIL - NOVEMBER 05: Third placed Fernando Alonso of Spain and Aston Martin F1 Team celebrates in parc ferme during the F1 Grand Prix of Brazil at Autodromo Jose Carlos Pace on November 05, 2023 in Sao Paulo, Brazil. (Photo by Buda Mendes/Getty Images)

Fernando Alonso sul podio per la centoseiesima volta in Formula Uno come Alain Prost.

Il podio ottenuto da Fernando Alonso “tra i (due) laghi”, l’ottavo del suo campionato, è arrivato quasi come un evento inaspettato: le ultime corse non erano state infatti positive per l’Aston Martin, telaio AMR23 e motorizzazione Mercedes ma, come la bella addormentata, dopo un lungo sonno la vettura color verde si è svegliata di luna buona ed è stata veloce quasi come all’inizio del mondiale.

Il podio del Gran Premio di San Paolo. Da sinistra verso destra Jeff Calam (GBR, Red Bull), Lando Norris (GBR, McLaren), Max Verstappen (NLD, Red Bull) e Fernando Alonso (ESP, Aston Martin).

Solo la Red Bull con il numero uno, quella di Max Verstappen, e la McLaren con il quattro addosso, quella di Lando Norris, hanno dimostrato di averne di più, mentre Ferrari e Mercedes si sono dovute accodare in fila. Oltre al podio di Fernando, in quinta posizione si è accomodato ottimamente Lance Stroll.

Lance Stroll (CAN, Aston Martin), ottimo quinto nel Gran Premio di San Paolo 2023.

Tuttavia, a essere onesti questa prestazione non avrebbe dovuto sorprenderci così tanto ma si sa, noi tutti pseudoesperti di Formula Uno facciamo in fretta a dimenticare: infatti, per tipologia di curve e livello di carico aerodinamico richiesto, il tracciato di Interlagos ricorda un’altra pista “old school“, Zandvoort, ristrutturata di recente sì, ma senza che abbia perso il suo tocco, delicato e deciso allo stesso tempo, caratteristico dei circuiti dove “se sbagli paghi” praticamente ovunque, sempre meno presenti nel calendario. Discorsi nostalgici a parte, a Zandvoort Alonso terminò in seconda posizione una gara un po’ pazzerella ma non per questo non indicativa in termini di prestazioni. Prima di San Paolo, quello era stato l’ultimo piazzamento di un’Aston Martin (e quindi anche di Alonso) nei primi tre, prima di imbattersi in un trend decrescente che, sperano a Silverstone, sia terminato, anche in ottica duemilaventiquattro.

Mike Krack (LUX, Aston Martin), Team Principal della scuderia britannica dal 2021.

Ma c’è anche dell’altro, e che altro: è vero che in Brasile il momento d’impasse si è arrestato, ma senza la maestria al volante di Fernando Alonso il podio lo si vedeva con il binocolo. Il quarantaduenne spagnolo, asturiano di Oviedo, ha dovuto avere ragione di Sergio Pérez e di una RB19 molto più competitiva dell’autovettura pilotata da Nando, e non in un toboga angusto e claustrofobico, ma nel circuito in cui si sorpassa più facilmente tra tutti.

Ed effettivamente, Checo il sorpasso era riuscito a effettuarlo, dopo un inseguimento a perdifiato durato tutta la gara, nell’intrinseco una ventina di giri. Nel corso della penultima tornata la stoccata del messicano, che si guadagna l’interno di curva uno, mette il muso davanti e saluta tutti.

Il momento del sorpasso di Pérez su Alonso. ©Sky Sport F1\YouTube channel.

O almeno così tutti pensavano, anche lo stesso Alonso: ora Pérez può sfruttare la superiorità della sua monoposto e scappare via definitivamente nel settore guidato dell’Autódromo José Carlos Pace. E però Alonso non molla, e spreme tutto da se stesso e da quello che può garantirgli una AMR23 tornata in forma: si attacca al posteriore della RB19 di Pérez, entriamo nell’ultimo rettilineo, quello del traguardo, per la penultima volta: Fernando si avvicina, usa la batteria e il DRS, è troppo lontano. Allora finta di andare all’interno sperando in un errore di Pérez che arriva puntuale. Checo abbocca all’amo, imposta male l’ingresso della S do Senna e scopre il fianco a Fernando che esce fortissimo, succhia la scia al pilota di Guadalajara che è ormai spacciato: lo spagnolo finta ancora una volta l’interno e si butta all’esterno, si porta avanti e frena più tardi che può. Il boato che proviene dagli spalti dice tutto, la controstoccata è servita, ma questo memorabile assalto non è ancora finito, e mentre Max e Lando tagliano il traguardo Pérez, indomito, tenta l’ultimo ribaltone.

Il controsorpasso di Fernando Alonso all’ingresso di curva quattro (o Descida do Lago). ©Sky Sport F1\YouTube channel.

Un solo rettifilo a separare il quattordici e l’undici dalla chequered flag, probabilmente nemmeno le gomme avrebbero retto oltre. Al photofinish Alonso è davanti a Sergio per mezzo decimo di secondo. Una battaglia meravigliosa, come a Sepang, in Malesia, anno 2012, all’insegna del rispetto, Checo e Nando, legati da un filo per venti giri, sfiorandosi guidando al loro limite senza però mai oltrepassarlo. E questo abbraccio che vale più di mille parole. Grazie.

©F1\Instagram profile.
Immagine in evidenza: ©Buda Mendes/Getty Images

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Autore

Davide Attanasio
Ragazzo di venti anni che prova a scrivere di macchine, che girando a velocità folli per tutto il mondo fanno battere il cuore e vibrare l'anima

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