F2 a Gedda | Nella Sprint Verschoor davanti a tutti

L'olandese della Trident si aggiudica il primo posto davanti ad Hauger e Aron

La Formula 2 parla olandese nella prima gara del weekend. Richard Verschoor, 23enne del team Trident, partito dalla prima fila, ha effettuato il decisivo sorpasso per la leadership all’ottavo giro, quando ha superato il rookie estone Paul Aron, che ha poi ceduto il passo (nonostante il giro veloce) a tre giri dalla fine nei confronti di Dennis Hauger (secondo al traguardo) dovendosi accontentare del terzo posto.

La gara doveva vedere tra i protagonisti l’inglese della Prema Oliver Bearman, ma la Ferrari (a causa dell’indisponibilità di Sainz per colpa di un’appendicite) l’ha messo in macchina per sostituire lo spagnolo, indi per cui Ollie non potrà partecipare all’appuntamento di F2, perdendo anche i punti della pole position ottenuta ieri. Poco male, visto che avrà il palcoscenico più grande, nella squadra più grande, per esprimere tutto il suo talento.

Alla partenza Antonelli, unico alfiere Prema rimasto, stalla, perde qualche posizione e va al contatto con Jack Crawford. Non ne beneficia la sua ala anteriore, danneggiata ma non in maniera compromettente. Kimi non è però l’unico a non essere partito bene, perché dietro Colapinto e O’Sullivan non partono proprio, ma l’avvento della Safety Car per la moltitudine di contatti (e detriti) li salva da una gara che sarebbe finita ancor prima di cominciare. Tra le vittime del primo giro Victor Martins e lo specchietto destro di Fittipaldi.

Dopo il primo giro la situazione vede Aron mantenere la testa della corsa, seguito da Verschoor, Hadjar, Hauger, Maini, Martí, Fittipaldi, Staněk, Maloney, Crawford, Antonelli, Barnard, Dürksen, Bortoleto, Correa, Miyata, Villagómez, Cordeel, Colapinto e O’Sullivan, ultimo tra i non ritirati.

La vettura di sicurezza fa il suo rientro nei box al quarto giro, e al quinto la gara può ripartire. Un giro dopo iniziano le prime manovre di sorpasso: Maloney supera Staněk per l’ottava piazza, mentre al settimo passaggio Fittipaldi si assicura la sesta posizione ai danni di Martí, con Staněk che perde un’altra posizione su Jack Crawford.

All’ottavo giro, come raccontato in precedenza, il sorpasso della vittoria di Verschoor su Aron, mentre Fittipaldi (su Maini per la quinta posizione) e Maloney (su Martí) proseguono le loro rispettive rimonte. Al decimo giro Hauger ha la meglio di Hadjar per il gradino più basso del podio, mentre Cordeel si gira in corrispondenza di curva 2, restando fermo nel mezzo della pista. La Safety Car è dunque costretta a entrare per la seconda volta sul Jeddah Corniche Circuit.

Due giri dopo il secondo via libera, e il leader del campionato, Zane Maloney, non vuole perdere tempo, facendosi strada su Maini per la sesta posizione. Nel tredicesimo giro Crawford supera i due gamberetti Martí e Maini, issandosi in P7.

Nel passaggio successivo Fittipaldi ha la meglio di Hadjar per la quarta piazza, e Antonelli riesce finalmente a superare Roman Staněk. Tra il quindicesimo e il sedicesimo giro Maloney e Crawford ingaggiano un duello che vedrà il barbadiano conservare la sesta piazza. Nel contempo Antonelli supera anche Martí ed è nono, ancora non abbastanza per i punti (che vanno ai primi otto).

A quattro giri dalla fine Correa tocca il muretto di curva 22 e perde una bandella che resta in mezzo alla pista. Lo statunitense dovrà ritirarsi, mentre la Virtual Safety Car farà una brevissima incursione per permettere al marshal di rimuovere il pezzo in sicurezza.

Ripresa la gara Hauger supera Aron per la piazza d’onore, e Antonelli ottiene l’ultimo posto utile per i punti con una manovra su Kush Maini, pole sitter nella Feature di domani. Nel penultimo giro Hadjar, sesto dopo l’ennesimo sorpasso di Maloney, autore di una gara di grande qualità, è costretto al ritiro per un problema di affidabilità. Anche O’Sullivan, che però era fuori dai punti, dovrà ritirarsi nelle battute finali.

La bandiera a scacchi cala così al ventesimo giro. Verschoor al top, poi Hauger e Aron, miglior rookie con annesso giro veloce della corsa. Fuori dal podio Fittipaldi, anche lui protagonista indiscusso della gara, seguito da Maloney, Crawford, Antonelli e Martí, che conclude ottavo dopo un errore di Maini all’ultima delle ventisette curve della pista. Fuori dai punti dunque l’indiano dell’Invicta Racing, seguito da Staněk, Dürksen, un anonimo Bortoleto, Colapinto, Miyata, Barnard e Villagómez. Ritirati, nell’ordine, Victor Martins, Cordeel, Correa, O’Sullivan e Hadjar (oltre a Bearman, escluso dall’evento arabo per una ragione, diciamo così, più che lusinghiera).

Immagine in evidenza: © @Formula2 X profile

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Autore

Davide Attanasio
Ragazzo di venti anni che prova a scrivere di macchine, che girando a velocità folli per tutto il mondo fanno battere il cuore e vibrare l'anima

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