Gp d’Ungheria, Pagelle: Ocon da favola, Alonso da leggenda, Bottas e Stroll fanno strike!

I voti ai protagonisti del Gran Premio d'Ungheria

GRAN PREMIO D’UNGHERIA Voto 9 La pioggia prima della partenza ci aveva preparati a una gara ricca di colpi di scena ma in pochi si sarebbero aspettati una partenza in stile Spa ’98 con mezza griglia coinvolta in incidenti. Un caos che estromette alcuni protagonisti (Verstappen dalle prime posizioni, Norris, Leclerc, Perez e Bottas dalla gara) ma che ne fa scoprire di nuovi (Ocon, Latifi, Schumacher nelle prime fasi di corsa). Come se non bastasse, dopo la bandiera rossa, Hamilton si ritrova da solo in griglia con gomme intermedie mentre tutti vanno a montare quelle da asciutto e vede una gara già vinta compromessa nello spazio di pochi secondi. La gara ci regala poi lo spettacolo della rimonta di Lewis e dell’eterno duello con il signor Fernando Alonso Dìaz che fa letteralmente impazzire il Campione del Mondo per giri che sembrano eterni, prima di cedere la posizione all’inglese.

ESTEBAN OCON Voto 10 Dopo tante delusioni, e un periodo lontano dalla Formula 1 che aveva il sapore della definitiva bocciatura, il francese si prende la rivincita con gli interessi. Una gara semplicemente perfetta in cui ovviamente la Fortuna (e il talento tracotante del suo compagno di squadra) hanno giocato un ruolo fondamentale ma in cui Esteban non ha sbagliato assolutamente nulla. Cauto in partenza, glaciale nel tenere dietro di sé per tutta la gara un quattro volte Campione del Mondo come Sebastian Vettel che aveva forse un’auto anche più veloce della sua Alpine. Ocon ieri ha vinto come era solito fare il suo idolo, di cui ha imitato la gestualità del dirigere l’orchestra sul podio alto: Michael Schumacher, in testa dall’inizio alla fine senza dare mai la possibilità agli avversari di sperare nella vittoria.

SEBASTIAN VETTEL Voto 8.5 Si dimostra un grandissimo uomo ancor prima del via, con il gesto di tenere la maglietta color arcobaleno anche durante l’inno nazionale ungherese. Per quanto riguarda la sua gara, una partenza sbagliata l’ha salvato dal rimanere coinvolto nel caos iniziale, da lì in avanti è stato anche lui perfetto nella guida e nella gestione della gomma. L’unica cosa che è mancata è stato un attacco deciso ad Ocon, se escludiamo quello effettuato con la complicità di un doppiato. L’impressione era che Seb ne avesse di più della Alpine ma, una volta uscito dietro anche in occasione del secondo pit-stop, il tedesco non ha voluto rischiare di compromettere un podio che per la Aston Martin è sempre un risultato pazzesco. Non sappiamo ancora se manterrà la sua seconda posizione in classifica, visto il ricorso presentato dalla squadra inglese, ma sicuramente Seb può guardare con molta fiducia alla seconda parte di stagione.

LEWIS HAMILTON Voto 9 Perfetto in qualifica a sfruttare lo stato di forma non ideale della Red Bull per prendersi la pole-position. Perfetto anche alla partenza, ci pensa il muretto Mercedes a rovinargli la domenica. Dopo il cross-over sulla gomma asciutta Hamilton sembra in difficoltà e fa fatica persino a superare l’Alpha Tauri di Gasly. La squadra decide così di anticipare la sosta e di metterlo sulla mescola più dura che ultimamente fa letteralmente volare la W12, da lì inizia una rimonta forsennata che però, dopo un ulteriore pit-stop, trova sulla propria strada il rivale di sempre Fernando Alonso. Lo spagnolo vende carissima la pelle ma, dopo vari incroci di traiettoria e contatti più o meno ravvicinati, Hamilton riesce finalmente a passare e ad andare a riprendere anche Sainz per guadagnarsi un’ottima terza piazza visto quanto successo a Verstappen. Unica cosa che possiamo rimproverare a Lewis è il suo atteggiamento del lunedì, quando in una sorta di “Processo di Biscardi” applicato alla Formula 1 smussa e ritratta tutte le opinioni più spigolose espresse il giorno prima. Esempio il commento sul duello con Alonso definito oggi fantastico mentre ieri ha passato tutto il tempo a dire in radio che lo spagnolo si muoveva troppo ed era pericoloso.

CARLOS SAINZ Voto 7.5 La fortuna gli dà una mano nel mettere una pezza al brutto errore delle qualifiche. Dopo l’apocalisse di curva 1 si ritrova infatti in 4° posizione, nel cambio gomme dopo la ripartenza dalla bandiera rossa è però sfortunato perché, nonostante un cambio gomme velocissimo, è costretto a rimanere tanto tempo fermo nella piazzola per evitare un unsafe release. Si ritrova così dietro a Latifi e Tsunoda e non riesce a venirne fuori per tutto il primo stint fino alla sosta dei due, quando con una manciata di giri a pista libera riesce a sopravanzare entrambi. Nella seconda parte di gara non può attaccare perché impegnato a preservare benzina e a guardarsi dal ritorno del tornado Hamilton. Perde la posizione sull’inglese ma riesce a rimanere davanti al connazionale Alonso nonostante avesse ormai le gomme distrutte. Bravo ma in una gara così pazza avrebbe dovuto osare un po’ di più per cercare il colpaccio.

FERNANDO ALONSO Voto 10 Che dire? Una prestazione da spellarsi le mani per gli applausi. Alla partenza riesce ad evitare lo strike Bottas-Norris-Red Bull ma non quello fra Stroll, Leclerc e Ricciardo e si ritrova così indietro dopo la ripartenza. Nonostante questo è comunque decisivo per la vittoria della Alpine perché blocca la forsennata rimonta di Lewis Hamilton disegnando traiettorie che solo un fuoriclasse come lui può immaginare. Il bloccaggio con cui permette a Lewis di passare non toglie nulla alla guida magistrale dello spagnolo, giustamente riconosciuto come decisivo per la vittoria dal compagno di squadra.

PIERRE GASLY Voto 8 Si prende la pole position degli altri nelle qualifiche del sabato ma è sfortunatissimo alla partenza. Si ritrova infatti all’esterno ed è bravissimo a riuscire ad evitare il caos che si scatena alla sua destra. Rientra in pista senza danni ma perde tantissime posizioni e si ritrova a rincorrere per tutta la gara. Rimonta molto bene, unico neo il team order nei confronti di Tsunoda per lasciarlo passare perché era impossibile andare a riprendere Sainz, Alonso ed Hamilton lì davanti. Con il giro veloce fa un favore a mamma Red Bull.

YUKI TSUNODA Voto 7 Fino alle qualifiche peggior gara della stagione, complice l’ennesimo errore nelle prove libere che gli fa saltare praticamente tutto il venerdì. In gara però offre una prestazione convincente, non commettendo errori e tenendo dietro piloti meglio attrezzati di lui. Arriva dietro a Gasly solo per colpa del team order.

NICHOLAS LATIFI Voto 9 La più bella sorpresa della gara ungherese. In queste pagelle l’abbiamo spesso etichettato come anonimo e inconsistente, ieri il canadese ci ha piacevolmente sorpresi facendo la gara della vita. Per tutto il primo stint di gara ha difeso con autorevolezza la 3° posizione girando su tempi neanche troppo lenti. Con il progressivo asciugarsi della pista c’era il rischio di essere risucchiato dal gruppo e invece Nicholas non solo ha tenuto bene ma si è preso la soddisfazione di arrivare davanti a Russell. Giù il cappello!

GEORGE RUSSELL Voto 8 La peggior qualifica dell’anno si trasforma nella gara più bella. Arriva dietro a Latifi ma più per meriti del compagno di squadra che non per demeriti suoi. Dimostra il suo attaccamento a questa squadra dicendo in radio di essere pronto a sacrificarsi per conservare la 3° posizione di Latifi. Una bella storia a lieto fine anche per lui.

MAX VERSTAPPEN Voto SV Impossibile giudicare una gara in cui Max ha dovuto solo cercare di restare in pista con una macchina inguidabile sperando di raccogliere qualche punto. Alla fine riesce anche a firmare un bel sorpasso su Ricciardo, anch’egli con una macchina a mezzo servizio. Bello anche il duello con Mick Schumacher.

KIMI RAIKKONEN Voto 8 Weekend decisamente convincente quello di Kimi: torna davanti a Giovinazzi in qualifica e in gara, nonostante la penalità per l’unsafe release che ha escluso Mazepin dalla gara, riesce a chiudere 11° al traguardo, 10° e a punti se dovesse essere confermata la squalifica di Vettel anche in appello.

DANIEL RICCIARDO Voto SV Anche per lui la gara si trasforma in una sorta di test con una macchina a mezzo servizio. Peccato perché, senza la manovra folle di Stroll, si sarebbe giocato il podio e forse qualcosa di più con Leclerc ed Hamilton.

MICK SCHUMACHER Voto 8.5 Il brutto errore nelle FP3 gli impedisce di prendere parte alle qualifiche, proprio come a Monaco (anche nella dinamica). In gara però Mick fa vedere ancora una volta, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che in Formula 1 c’è arrivato perché ha talento. Tiene dietro Verstappen per tantissimi giri, che certo aveva la macchina danneggiata ma guida pur sempre una Red Bull e poi, con gomme finite, dà filo da torcere anche a Russell. Dopo la sosta e con la pista ormai asciutta e in temperatura deve inevitabilmente ritornare in fondo al gruppo ma si toglie la soddisfazione di chiudere davanti a Giovinazzi.

ANTONIO GIOVINAZZI Voto 5.5 Meno brillante del solito in qualifica, in gara sparisce complice la scelta sbagliata del team di farlo rientrare subito per montare gomme da asciutto e la penalità per eccesso di velocità nella corsia box.

NIKITA MAZEPIN Voto SV Tanta sfortuna per il pilota russo che in una gara pazza come quella di ieri avrebbe potuto fare bene, viene eliminato dall’Alfa di Raikkonen fatta uscire troppo presto dalla piazzola dei box mentre il russo stava per entrare nella propria.

LANDO NORRIS Voto SV Prima vittima dello strike di Bottas, la sua gara finisce ancor prima della prima curva.

VALLTERI BOTTAS Voto 4 Un erroraccio che rovina un weekend fino a quel momento più che positivo.

SERGIO PEREZ Voto SV In qualifica era riuscito a raddrizzare un fine settimana fino a quel momento difficilissimo, peccato che in gara rimanga coinvolto anche lui nell’incidente.

CHARLES LECLERC Voto SV Era letteralmente girato alla larga dal caos di curva 1, era già 2° e pregustava un altro duello con Hamilton quando Stroll gli è arrivato addosso come un treno ponendo fine alla sua gara.

LANCE STROLL Voto 3 Manovra sconsiderata e priva di senso, che avrebbe meritato molto di più che 5 posizioni di penalità sulla griglia di partenza del Gran Premio del Belgio.

Immagine in evidenza: © Alpine F1 Team, Twitter account.

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Autore

Francesco Bafaro
Laureato in Lettere, specializzando in Filologia Moderna. Seguo la Formula 1 da quando ero piccolissimo, nello scrivere cerco di unire la passione per il Motorsport con quella per la Letteratura. In fondo i piloti che ogni domenica si sfidano in pista sono proprio come gli eroi dell' Epica classica e cavalleresca!

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