La qualifica funziona, il passo gara un po’ meno. È questo quello che è emerso giudicando la seconda sessione libera della F1, a Barcellona, di Oscar Piastri. Il pilota McLaren, infatti, ha messo a segno un giro di grande fattura, 1’12″760, risultando circa tre decimi più veloce di George Russell (Mercedes) e Max Verstappen (Red Bull), ma il suo ritmo con quantitativo di carburante (gomma media) non è stato al livello di quello di Lando Norris.
A sua volta il britannico non ha indovinato il giro veloce, fermandosi quarto con lo stesso tempo di Verstappen (1’13″070), ma si è contraddistinto per un long run (con le morbide) veloce e costante. Una situazione particolare se si analizzano le libere 1, dove Norris era risultato di gran lunga il migliore in simulazione qualifica. Per completezza d’informazione c’è anche da dire che le due McLaren, sempre rispetto al primo turno, ora usano la stessa specifica di ala posteriore con Piastri che ha seguito la strada di Norris.
Soffermandoci su Verstappen, l’olandese ha destato una buonissima impressione in tutte le condizioni, togliendosi anche lo sfizio di superare Charles Leclerc sul finire di sessione, mentre il compagno Yuki Tsunoda ha faticato a trovare la giusta aderenza. Dopo un inzio promettente pare che il giapponese non riesca a progredire, anzi, le difficoltà sembrano aumentare, mentre per il campione olandese le sensazioni sono buone.
La prima delle Ferrari, quinta, è quella di Leclerc, che se si è difeso in ottica qualifica ha fatto non poca fatica in condizioni di gara. Al contrario Lewis Hamilton, 11esimo assoluto, non è dispiaciuto simulando uno stint con gomma media. Quello che si analizza, quindi, è un andamento ondivago che si può apprezzare su per giù lungo tutta la griglia. Sicuramente, e questa non è una sorpresa, la Ferrari sta facendo fatica con l’evolversi del weekend.
Tra le due rosse, nella classifica dei tempi, si sono inseriti ben cinque piloti appartenenti a quattro diverse squadre: Kimi Antonelli con la Mercedes, l’Aston Martin di Fernando Alonso, l’Alpine di Pierre Gasly e le due Racing Bulls di Isack Hadjar e Liam Lawson, con il neozelandese – in evidente crescita – molto incoraggiante con le morbide in ottica passo gara. L’accesso all’ultima manche della qualifica di sabato pomeriggio sarà una lotta all’ultimo respiro.
Bene Hulkenberg (Sauber), non esaltanti le Williams: né Carlos Sainz, 14esimo, né Alexander Albon, subito dietro dopo che nelle libere 1 aveva ceduto il volante a Victor Martins, hanno brillato rispetto a come ci avevano abituato. Chiudono la classifica le due Haas di Esteban Ocon e Ollie Bearman e l’Alpine di un Franco Colapinto ancora distante dal compagno Gasly. Da ravvisare un testacoda dello stesso Bearman in corrispondenza di curva 3. Il britannico, come conseguenza di ciò, ha dovuto fare ritorno ai box restandoci più di quello che avrebbe voluto.
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