A Monza continua la festa Mercedes, anche senza party mode. Pole e record della pista per Lewis Hamilton

Le Frecce “Nere” d’Argento non hanno bisogno del Party Mode per dominare le qualifiche. Anche senza il famoso manettino “Strat 2”, la Mercedes ha monopolizzato la prima fila con la pole position record di Lewis Hamilton e il secondo posto di Valtteri Bottas.

Per il britannico si tratta della 94esima pole position in carriera con il tempo di 1:18.887, effettuato a 264.362 km/h di media di velocità. Migliora così di 132 millesimi il vecchio record di Kimi Raikkonen registrato nel 2018. Bottas bravo a soli 69 millesimi dal proprio compagno di squadra.

Abisso tra i dominatori e il resto del gruppo. Il primo dei “terrestri” è Carlos Sainz con un’incredibile qualifica che lo piazza al terzo posto. La miglior qualifica dello spagnolo della McLaren lo porta a 8 decimi dal battistrada. 25 millesimi dietro di lui c’è Sergio Pérez che con il quarto tempo cerca di mettere una toppa alle prestazioni, non più così tanto eccellenti della Racing Point negli ultimi Gran Premi.

Deludente è invece la Red Bull che con Verstappen si piazza al quinto posto con un ritardo di 9 decimi dal suo avversario in campionato. Ben più distanziato è Albon 9° a 1.2 secondi, il quale ha preceduto di neanche un decimo l’Alpha Tauri di Pierre Gasly. Tra i tre tori si sono piazzati Norris in sesta posizione, Ricciardo settimo e Stroll ottavo.

Il Q2 si è chiuso con il miglior tempo di Valtteri Bottas, primo pilota nella storia a sfondare il muro dell’1:18 a Monza. Mentre le Mercedes, però, rifilavano sette decimi a tutti, c’è chi non è riuscito a passare il turno. Il primo è stato Daniil Kyvat che per 105 millesimi deve farsi bastare l’11esima posizione, a vantaggio di Albon ultimo dei classificati.

Dodicesimo tempo per Esteban Ocon che non è riuscito a migliorarsi nel suo secondo giro lanciato, effettuato alle spalle di Daniel Ricciardo, il quale una volta commesso l’errore alla Roggia, si è fatto da parte per evitare di dare la scia. Pessima tredicesima posizione per la prima delle Ferrari con Charles Leclerc che sullo scadere della sessione si è migliorato sul cronometro, ma non in classifica. Dietro di lui solo la Haas di Magnussen e l’Alfa Romeo di Raikkonen.

Gli ultimi cinque in classifica, eliminati al Q1, hanno vissuto un’ultima parte di manche ai limiti dell’incredibile, proprio come un anno fa. Il caos generatosi tra Ascari e Parabolica, principalmente per zigzag di Ocon e sorpassi e controsorpassi tra Russell e Vettel, ha caratterizzato gli attimi finali.

Ad abbandonare in anticipo le qualifiche è stato Grosjean che ha pagato 35 millesimi da Albon, che ancora una volta si è salvato per un soffio. 17° posto per Sebastian Vettel che si avvicina alla peggior posizione al via per una Ferrari a Monza, il 18° posto di Baghetti nel 1962. Il tedesco è uno dei piloti che ha subito il traffico degli ultimi attimi. Dietro di lui Antonio Giovinazzi e infine le due Williams con Russell a precedere Latifi.

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Immagine in evidenza: © Mercedes AMG-F1 Twitter

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