F2 a Losail | feature race: a Fornaroli basta la seconda posizione, è lui il campione 2025!

È di Leonardo Fornaroli (Invicta) la Formula 2 2025. Il classe 2004 piacentino, campione Formula 3 2024 al secondo anno senza mai vincere una corsa, si è aggiudicato la serie propedeutica per eccellenza addirittura al primo colpo. Gli è bastato, si fa per dire, concludere al secondo posto la feature race di Losail. Dopo aver perso la prima posizione su Victor Martins – vincitore della corsa -, Leonardo ha provato a impensierire il francese, ma senza successo. A fine gara, poi, la sorpresa che non si aspettava, la comunicazione radio, la commozione, l’esultanza. Tutto è sembrato così stranamente… “normale”, “ordinario”, nella sua accezione più positiva possibile, come d’altronde questo ragazzo sembra essere. Jak Crawford, fuori dai punti, ci ha provato, ma il suo è stato un fine settimana senza acuti, nel quale il risultato della qualifica ha condizionato tutto il resto. Richard Verschoor, primo nella gara sprint di sabato e oggi sesto sotto la bandiera a scacchi, ce l’ha messa tutta, e in classifica ha raggiunto Crawford, ma entrambi pagano un gap ormai irrecuperabile: quarantuno punti. Così come nell’anno della vittoria della F3, anche in F2 la forza di Fornaroli è stata la costanza: solamente due gare fuori dai punti, e un ritorno al successo, nella sprint race di Silverstone, che lo ha definitivamente sbloccato. Da lì ne sono arrivate altre tre (sprint a Spa, feature a Budapest, sprint a Monza), e il primo campione italiano dopo tredici anni di attesa (Davide Valsecchi, 2012) è servito. Fornaroli andrà così a Yas Marina con l’alloro al collo, e poi chissà cosa gli riserverà il futuro. La strada verso la Formula 1, al momento, è sbarrata. Potrebbe magari arrivare la chiamata di una squadra che gli permetterà di trascorrere un anno “in panchina”, da terzo pilota, lui che non è mai stato affiliato a nessun team, e anche questo se vogliamo è inusuale. Non sarebbe la prima volta che succede, ricordiamo lo stesso Valsecchi, che divenne pilota di riserva della Lotus senza sfortunatamente mai debuttare, ma soprattutto Oscar Piastri, che prima di debuttare in F1 nel 2023 trascorse dodici mesi da riserva di Fernando Alonso ed Esteban Ocon in Alpine. Magari, invece, Fornaroli si diletterà in un’altra categoria (si parla di Super Formula, per dirne una), per non perdere il ritmo. Al momento non lo sappiamo, quello che è certo è che un pilota che vince F3 e F2 non potrà rimanere a lungo senza sbocchi. Confidiamo quindi che sarà solo questione di tempo. Un plauso anche al team Invicta, ormai a un passo dalla “doppia doppietta”: titolo piloti (Gabriel Bortoleto) e squadre nel 2024, mancano pochi punti per la conquista (anche) della graduatoria dedicata ai team. Quanto alla gara, dietro Martins e Fornaroli si è classificato terzo Alex Dunne (Rodin), nonostante una penalità di cinque secondi per unsafe release. Ottima, invece, la scelta strategica del team Campos, che nel corso di un brevissimo – probabilmente non necessario – frangente con la safety-car ha richiamato ai box Arvid Lindblad per montargli le gomme più morbide, con le quali il pilota britannico ha completato di fatto metà gara gestendole alla perfezione. Una mossa apparentemente suicida che ha pagato eccome i suoi dividendi. Lindblad ha così messo una pezza a un fine settimana complicato, e ha chiuso davanti a Sebastián Montoya (Prema), Verschoor e al compagno Nikola Tsolov: debutto convincente quello del bulgaro. A chiudere la zona punti ecco Roman Staněk, Dino Beganovic e Luke Browning. Il duo del team Hitech, Beganovic e Browning, si è fermato nelle fasi ultime di gara per mettere le morbide, non confidando che potessero durare così tanto come aveva invece fatto il team Campos nel caso di Lindblad. Peccato perché soprattutto Beganovic, che aveva lungamente guidato le operazioni, andava una meraviglia. Sfortunati, infine, Oliver Goethe e Ritomo Miyata, traditi da inconvenienti tecnici.

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