Gran Premio dell’Emilia Romagna, Pagelle: Verstappen fa sul serio, Hamilton limita i danni, Norris ci ha preso gusto.

Come ogni lunedì diamo i voti ai protagonisti del Gran Premio di Formula 1 del Made in Italy e dell'Emilia Romagna

GRAN PREMIO DEL MADE IN ITALY E DELL’EMILIA ROMAGNA Voto 10 Basta uno scroscio di pioggia e una pista per cuori forti e piedi pesanti come Imola per farci tornare magicamente negli anni ’80. I primi giri infatti sembrano un remake delle gare di quegli anni, in cui sul bagnato i piloti più forti riuscivano a guadagnare 2/3 secondi al giro sulla concorrenza. Nella gara di ieri ci sono stati tutti gli ingredienti che fanno bella la Formula 1: pista insidiosissima, sorpassi ruota a ruota, errori e incidenti (i quali, che piaccia o no, fanno parte del gioco). Tutti elementi buoni per dimenticare l’indecenza dei tempi cancellati in qualifica per i track limits (voto 0), che ormai fanno somigliare le qualifiche della F1 a una partita di calcio, nell’attesa della convalida del gol da parte del VAR. I salsicciotti, l’erba e la ghiaia sono strumenti sufficienti a delimitare naturalmente i confini della pista, utilizziamoli. Alla fine la gara l’ha vinta Verstappen ma Hamilton ha conservato la testa del Mondiale grazie al punto addizionale per il giro veloce, segno che siamo solo all’inizio di una sfida che avrà tanti altri capitoli da scrivere.

MAX VERSTAPPEN Voto 10 La partenza da manuale di ieri affonda le sue radici nella beffa del Bahrain, nella seconda fila delle qualifiche, nella “spalletta” con ammiccamento di Lewis in parco chiuso. Verstappen parte come un razzo sulla pista di lancio di Houston, vede un mezzo spazio e si ci infila buttando quasi due ruote sull’erba bagnata. In staccata al Tamburello è cattivissimo e non regala niente a Lewis che, non alzando il piede, è costretto a tagliare sui salsicciotti gialli rovinando la propria ala anteriore. Il resto della gara per Max è tutta nel non fare errori, amministrare i doppiaggi e il vantaggio su Hamilton. Poi l’inglese si chiama fuori e allora diventa tutto ancor più facile. Unico brivido alla ripartenza dopo la bandiera rossa quando va quasi in testacoda in uscita dalla Rivazza. Unico sussulto di una gara dominata in lungo e in largo. Prossimo obiettivo sarà prendersi la testa del Mondiale.

LEWIS HAMILTON Voto 7.5 Perfetto come al solito in qualifica, in gara si fa tradire dalla sua immensa fame di primeggiare sempre e comunque. In partenza si concentra soprattutto su Perez, dimenticandosi che dietro di lui c’era un avversario altrettanto temibile e lasciando così un po’ troppo spazio. Alla staccata del Tamburello ovviamente non alza il piede prima di Max e così è costretto a saltare sui dissuasori rovinando la propria ala anteriore. Mentre la pista va asciugandosi, anche grazie ai doppiaggi, vede Verstappen a tiro e dopo il pit-stop per montare le gomme da asciutto rischia troppo nel doppiaggio di Russell, finendo nella traiettoria bagnata e poi nella ghiaia alla Tosa. Un errore di foga non da lui ma è bravo a mantenere la lucidità e ad uscire dal ghiaione in retromarcia (altrimenti si sarebbe insabbiato), fortunato poi nella bandiera rossa per l’incidente di Bottas e Russell. Una volta compattato il gruppo il 2° posto era il minimo sindacale e se lo prende senza troppi problemi. Era da tanto tempo che Lewis non commetteva un errore così grave, segno che quest’anno la sfida è vera, ad Hamilton servirà perciò la perfezione.

LANDO NORRIS Voto 9 Senza i maledetti sensori in qualifica sarebbe potuto partire in seconda fila e forse avremmo visto un’altra gara ancora. Ma il Norris del 2021 è un pilota micidiale: veloce, costante, perfetto nella gestione gomma e nei sorpassi. Certo, la bandiera rossa lo aiuta a tornare in corsa per il podio ma il sorpasso su Leclerc lo porta a casa in pista. Prova a difendersi anche dall’attacco di Hamilton ma nemmeno la sua velocissima McLaren può fare qualcosa senza l’ausilio del DRS. Lando si prende comunque il podio ma soprattutto la leadership in casa McLaren, infatti dopo che Ricciardo l’ha fatto passare gli ha rifilato oltre 10 secondi in pochissimi giri.

CHARLES LECLERC Voto 8.5 Il fatto che un 4° posto lasci l’amaro in bocca è un buon termometro dei progressi datti dalla Ferrari rispetto al disgraziato 2020. Dopo una Q1 e una Q2 in cui era apparso leggermente in affanno rispetto al pacchetto di mischia, Leclerc dimostra di essere un campione nell’ultimo tentativo: quando conta il giro lo fa sempre, guadagnando così la 4° posizione. Rischia di buttare tutto all’aria con un testacoda durante il giro di formazione (mezzo voto in meno) ma fortunatamente riesce a ripartre subito e a schierarsi regolarmente. Rimane così cauto alla partenza e supera Perez alla Variante Alta dopo un errore del messicano. Sul bagnato ha un gran ritmo e scava un solco importante rispetto ai piloti dietro di lui, con la pista che va asciugandosi è (insieme a Sainz) il più veloce in pista e costruisce così un vantaggio di 25 secondi da amministrare su Norris una volta montate le gomme d’asciutto. L’errore di Hamilton sembra spalancargli definitivamente le porte del podio ma poi arriva la bandiera rossa e il suo vantaggio viene annullato. Alla ripartenza i problemi alla radio non lo aiutano (non sapeva neanche se sarebbe stata una partenza lanciata o da fermo) e nulla può fare contro il missile arancione di Lando Norris. Prova poi in tutti i modi a riprendersi la posizione, sapendo che da dietro stava arrivando anche Hamilton che infatti lo supera senza troppi problemi. Il solito leone ma il podio stavolta gli sfugge, anche per un pizzico di sfortuna.

CARLOS SAINZ Voto 9 Dopo il Bahrain aveva detto: “Ci sarà tempo per essere aggressivi” e a quanto pare quel tempo è già arrivato. Dopo una sfortunatissima eliminazione in Q2, lo spagnolo fa una gara mostruosa già dalla partenza, riuscendo a superare ben 4 vetture. Nelle prime fasi deve però battagliare con Norris, Gasly e Stroll perdendo secondi preziosi rispetto ai piloti davanti. Una volta ottenuta pista libera si scatena ed è a tratti il più veloce in pista, quest’aggressività lo fa finire per ben due volte nella ghiaia (tanto che Adami cerca di calmarlo dicendogli che è addirittura più veloce del necessario) ma gli consente di amministrare la 5° posizione senza problemi. Dopo la ripartenza riesce a stare insieme a Norris e Leclerc, sente profumo di podio ma non riesce a portare un attacco alla coppia davanti a lui. Bella anche la difesa su Hamilton. La sua è una gara da applausi, su una macchina che conosce ancora poco e che non aveva mai guidato sul bagnato si è dimostrato subito velocissimo e sicuramente il migliore fra i piloti che hanno cambiato squadra.

DANIEL RICCIARDO Voto 6 In una gara così il 6° posto non può essere un buon risultato, specialmente se il tuo compagno di squadra va a podio. Daniel non convince non tanto per il risultato che comunque è buono ma per l’atteggiamento in pista, sembra difendersi solo contro Norris (finché non gli viene chiesto di farsi da parte) mentre è troppo molle nella difesa su Sainz e su Hamilton. Da un pilota che fino a un paio d’anni fa era considerato alla pari con Lewis e Verstappen ci si aspetta molto ma molto di più.

PIERRE GASLY Voto 8 Seconda gara compromessa non per colpa sua. In Bahrain era stato un contatto nelle prime fasi a rovinargli la gara, qui la scelta suicida del muretto Alpha Tauri. Far affondare il pilota francese in fondo al gruppo prima di montargli le gomme intermedie è una follia a cui mette una pezza la buona sorte con la bandiera rossa. Nel finale Gasly può così tornare su e porta a casa una grande rimonta fino alla 7° posizione. Si dimostra ancora una volta pilota maturo e veloce, merita una seconda chance in un top-team.

LANCE STROLL Voto 8.5 Come in Bahrain, in condizioni totalmente diverse e più congeniali al suo stile di guida, Lance porta a casa i punti per la Aston Martin. Taglia il traguardo in 7° posizione ma viene penalizzato per aver superato Gasly fuori dal tracciato. L’ 8° posto è comunque un ottimo risultato che arriva dopo un’altra bellissima qualificazione in Q3 e dopo aver battuto nuovamente, su tutti i fronti, il ben più blasonato compagno di squadra. Se continua così, in una stagione che si prospetta difficile per la Aston Martin, Lance potrà finalmente togliersi di dosso la fastidiosa etichetta di figlio di papà.

ESTEBAN OCON Voto 7.5 Come Stroll fa una grandissima qualifica, battendo un certo Fernando Alonso, poi perde un po’ di terreno alla partenza e da lì deve rincorrere la zona punti. Dopo la ripartenza dalla Safety Car fa una buona rimonta e, anche grazie ai problemi di Tsunoda e Giovinazzi, riesce a centrare la zona punti.

FERNANDO ALONSO Voto 5.5 Fine settimana opaco quello del due volte Campione del Mondo. Il piazzamento a punti è un regalo che gli arriva in tarda serata dalla Direzione Gara per la penalità di Raikkonen ed è l’unica cosa da salvare nel weekend. In qualifica è addirittura 15° mentre il suo compagno di squadra si qualifica per la Q3, in gara inaugura il valzer degli errori nel giro di schieramento e per tutta la gara non riesce mai ad emergere dalla pancia del gruppo. In una gara così difficile ci saremmo aspettati che il suo talento incidesse maggiormente, ma è solo la seconda gara e anche lui deve togliersi un po’ di ruggine di dosso.

SERGIO PEREZ Voto 4.5 Dopo una super qualifica butta tutto all’aria con una gara da incubo. Il primo errore è quello che spalanca la porta a Charles Leclerc alla Variante Alta. Poi si gira in regime di Safety Car e ingenuamente va a riprendersi la posizione che aveva prima del testacoda. Viene così penalizzato ma la bandiera rossa gli dà la possibilità di tornare sul podio, invece lui sbaglia ancora e finisce di nuovo nelle retrovie. Negli ultimi giri ci fa divertire in un bel duello con Vettel ma i punti sono ormai andati.

YUKI TSUNODA Voto 5 Imola non perdona, nonostante i tanti giri percorsi qui durante l’Inverno il rookie giapponese incappa in un weekend da incubo: incidente in qualifica e partenza dall’ultima posizione, testacoda in gara quando era in zona punti.

KIMI RAIKKONEN Voto 7.5 In una pista come Imola e in condizioni difficili come quelle di ieri, fa valere tutta la sua classe e la sua esperienza tagliando il traguardo in 9° posizione. Purtroppo una delle tante regole assurde di questa Formula 1 gli toglie il meritatissimo piazzamento a punti.

ANTONIO GIOVINAZZI Voto 7.5 Un altro piazzamento a punti sfumato non per colpa sua. In Bahrain era stata la squadra con la solita strategia suicida a negargli la zona punti, qui una visiera a strappo che va ad infilarsi nella presa d’aria del freno posteriore. Antonio è costretto a rientrare ai box quando era in 10° posizione e perde così la possibilità di chiudere a punti.

SEBASTIAN VETTEL Voto 6 Brutta qualifica, in gara paga i pasticci della squadra che gli valgono una penalità di 10 secondi di stop and go. Seb comunque ci mette tutto l’impegno e mette a segno anche dei bei sorpassi come quello su Ocon e una grande difesa contro una macchina superiore come la Red Bull di Perez. Citando il grande Eduardo de Filippo, ha da passà a nuttata!

MICK SCHUMACHER Voto 5.5 Ottima qualifica, in cui arriva a soli 3 decimi dalle Alfa Romeo, gara difficile. Si gira male in pieno rettilineo per scaldare le gomme, l’ingegnere di pista cerca di calmarlo e di farlo tornare concentrato per la gara. Alla fine Mick si riprende bene perché riesce comunque a chiudere davanti a Mazepin.

NIKITA MAZEPIN Voto 5.5 Ancora tanti errori ma almeno stavolta vede la bandiera a scacchi. Incolpevole nell’incidente con Latifi.

VALLTERI BOTTAS Voto 5 Con una macchina che non è più la schiaccia-sassi dello scorso anno, stanno emergendo tutti i limiti di Vallteri. Se non fosse stato per l’incidente non sarebbe mai stato inquadrato dalla regia, risucchiato in mezzo al gruppo e superato persino da team clienti della Mercedes. Sull’incidente non ha però alcuna colpa.

GEORGE RUSSELL Voto 5.5 Per la prima volta da quando è alla Williams deve preoccuparsi delle prestazioni del compagno di squadra che in qualifica è a tratti più veloce di lui. In gara sembra poter finalmente centrare quei primi punti per la scuderia di Grove ma butta tutto all’aria con un incidente pericoloso quanto evitabile. George ha chiaramente valutato male lo spazio che c’era a destra di Bottas e, messe due ruote sull’erba bagnata, è diventato un passeggero della sua vettura colpendo anche la Mercedes del finlandese.

NICHOLAS LATIFI Voto 6 Sei d’incoraggiamento perché finalmente ha fatto vedere qualcosa di buono in qualifica e alla partenza. Poi però va in testacoda e, rientrando, stringe troppo la traiettoria su Mazepin e finisce a muro.

Immagine in evidenza: © Red Bull Racing Honda, Twitter account.

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Autore

Francesco Bafaro
Laureato in Lettere, specializzando in Filologia Moderna. Seguo la Formula 1 da quando ero piccolissimo, nello scrivere cerco di unire la passione per il Motorsport con quella per la Letteratura. In fondo i piloti che ogni domenica si sfidano in pista sono proprio come gli eroi dell' Epica classica e cavalleresca!

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