Pagelle Marrakesh ePrix 2020 | Da Costa dominante, Vergne eroico. Evans rimpiange la non qualifica

Antonio Felix Da Costa (1° posto), 10 – Dopo due secondi posti piuttosto scottanti, il portoghese trova finalmente la sua prima vittoria con la DS Techeetah, al termine di un weekend perfetto che lo issa anche in testa al campionato. Dopo una pole position ottenuta per pochi millesimi, Da Costa parte benissimo e riesce a regolare Gunther una volta che il tedesco lo aveva passato grazie ad un’ottimo uso del secondo Attack Mode, grazie al quale torna al comando e costruisce il vantaggio che gli consente di vincere. AFDC riscatta la delusione di un anno fa e a Marrakesh ha finalmente ottenuto quanto merita, e nonostante sia il quinto vincitore diverso in altrettante gare, i suoi 11 punti di vantaggio in campionato e le prestazioni mostrate nelle ultime uscite lo pongono come favorito assoluto per la conquista del titolo.

Maximilian Gunther (2° posto) 9 – Il pilota BMW riscatta un deludente ePrix a Città del Messico e conquista un altro podio dopo una gara totalmente di vertice. Gunther rimane con Da Costa al via, lo supera ma poi sul finale deve cedere alla bravura del portoghese, che ha pazientato per diversi giri alle sue spalle e l’ha passato poi anche con il secondo Attack Mode. Sul finale Gunther se la deve vedere con Vergne, rispondendo al suo sorpasso all’ultimo giro, approfittando della poca energia rimasta al Campione in carica. Come cresce bene Maximilian…

Jean-Eric Vergne (3° posto) 9 – Eroico. Non è da tutti passare dalla quarantena a chiudere una gara sul podio in circa 24 ore, ma Vergne ce l’ha fatta con una gara stupenda. Parte 11° e già nei primi giri riesce a recuperare diverse posizioni con dei bei sorpassi su Calado e Rowland, poi con il primo Attack Mode beffa in un colpo solo Mortara e Buemi. Una volta passato Lotterer, JEV passa anche Gunther per la seconda posizione, ma negli ultimi giri deve fare i conti con la poca energia residua rimasta a disposizione, difendendosi come meglio non può prima del sorpasso subito a due curve dal traguardo. Arriva stremato al traguardo, al termine di una gara che molto probabilmente non doveva neanche disputare, chiudendo con il primo podio stagionale in terza posizione. Solo applausi per JEV.

© FIA Formula E Media Area

Sebastien Buemi (4° posto) 8 – Altra gara positiva per Seb, che anche qui va in Superpole e in gara emerge dalla bagarre con Mortara e Lotterer, tenendo anche un ottimo ritmo sul finale che gli ha consentito di riprendere la coppia Gunther-Vergne in lotta per la seconda posizione, mancando il podio per pochissimo. E’ una Nissan e.Dams in crescita, e Buemi può solo trarne benefici da ciò.

Edoardo Mortara (5° posto) 7 – Parte 5° e arriva 5°, ma in mezzo Edo ci ha messo molta grinta nelle varie bagarre in cui è stato coinvolto, nonostante avesse l’ala anteriore penzolante per tutta la gara dopo un leggero contatto con De Vries alla partenza. Ottima gara la sua, portando a casa dei punti fondamentali per la Venturi.

Mitch Evans (6° posto) 8,5 – Non disputa praticamente le qualifiche grazie all’errore del suo box che lo manda in pista troppo tardi. Costretto a partire ultimo, Evans compie una rimonta magnifica a piccoli passi, evitando i guai che in Formula E sono all’ordine del giorno arrivando fino al sesto posto, guadagnando molte posizioni sul finale anche con un ottimo uso del secondo Attack Mode, che il kiwi ha preservato per gli ultimi minuti di gara approfittando anche dei problemi di alcuni piloti con la carica residua delle loro monoposto. Con tanto di giro veloce ottenuto, c’è del rammarico per quanto successo in qualifica: ma con i se e i ma non si vincono i campionati…

© Jaguar Racing / Official Twitter Page

Lucas Di Grassi (7° posto) 6,5 – Gara piuttosto anonima per il brasiliano che si conferma in zona punti. E’ suo il sorpasso più bello della gara, quando si infila nella bagarre tra D’Ambrosio e Calado per passarli entrambi alla chicane.

André Lotterer (8° posto) 6,5 – L’uomo di punta della Porsche occupa la zona podio per tutta la gara lottando a più riprese con Mortara e Vergne per la terza posizione prima di perdere posizioni sul finale, riuscendo però a rimanere in zona punti, fondamentale per il marchio tedesco dopo le disavventure in Messico.

© TAG Heuer Porsche FE Team / Official Twitter Page

Oliver Rowland (9° posto) 6 – Naviga costantemente in zona punti, ma non ha il ritmo del suo compagno di squadra Buemi e chiude nono

Sam Bird (10° posto) 6 – Simile a quanto detto su Rowland. Entra in zona punti grazie al K.O. di Sims all’ultimo giro, trovando un punto dopo averne buttati via parecchi nello scorso ePrix.

Nyck De Vries (11° posto) 7 – Dopo un’ottima qualifica, il rookie della Mercedes viene penalizzato con un Drive Through per eccesso di energia usata in fase di regen, e successivamente si verrà a sapere che è stato per via di un errore del suo box riguardo un comando da impostare. Da terzo, De Vries sprofonda in fondo alla classifica e riesce a recuperare fino ai margini della zona punti. Lascia Marrakesh a mani vuote per colpe non sue ma Nyck ha mostrato di essere molto competitivo, e può solo migliorare.

© FIA Formula E Media Area

Daniel Abt (14° posto) 5 – Nei bassifondi della classifica per tutto il sabato. La risalita dell’Audi dovrà passare anche da lui.

Stoffel Vandoorne (15° posto) 4 – Marrakesh non porta proprio bene a lui: l’anno scorso contatto alla prima curva con Paffett, quest’anno una gara deludente perdendo nettamente il confronto con il suo compagno di box, fermato solo dalla sfortuna. Secondo zero consecutivo, con la vetta della classifica che si allontana…

Ma Qing Hua (23° posto) 1 – Come i giri di ritardo che ha preso. Va bene che la NIO è la peggior vettura del campionato, ma anche lui…

Immagine in evidenza: © DS Techeetah / Official Twitter Page

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Autore

Daniele Botticelli
Laureato in Scienze della comunicazione all'Università degli studi RomaTre e appassionato di motorsport sin dall'alba dei miei tempi.

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