Tiago Monteiro risorge nel diluvio di Suzuka. Dominio Honda nelle qualifiche di Gara 1

Il portoghese ritrova la pole position dopo due anni e mezzo e precede altre due Honda nel circuito di casa del costruttore giapponese

Qualifiche inconsuete quelle andate in scena a Suzuka, valide per definire la griglia di partenza di Gara 1 della Race of Japan. Da questa mattina un forte diluvio si è abbattuto sul tracciato nipponico, il quale ha creato ancora più insidie ai piloti scesi in pista. Talmente tante da indurre cinque piloti a commettere un errore, i quali hanno causato quattro bandiere rosse, per una durata di quasi 40 minuti.

Al termine della sessione, il più veloce è stato Tiago Monteiro, il quale aveva conquistato il suo tempo di 59.713 rifilando inizialmente mezzo secondo a tutta la griglia. Per il pilota portoghese, questa è una pole che vale molto dato che si tratta della prima dalla Race of Marrakech 2017, gara antecedente il suo incidente di Barcellona.

Il lusitano ha preceduto due dei tre compagni di marca, ovvero Esteban Guerrieri e Nestor Girolami. Una prima qualifica spettacolare per la Honda che cala il tris davanti al pubblico di casa. I tre difensori della casa nipponica sono anche gli unici ad aver registrato un tempo sotto il muro del minuto.

Primo degli altri è Niels Langveld che più volte si è esaltato nel corso della sessione, rimanendo quasi costantemente nelle zone di vertice. Il pilota di Audi partirà in quarta posizione, precedendo il suo compagno di squadra Frederic Vervisch che scatterà quinto.

Sesta posizione per il primo dei piloti della Hyundai, che risponde al nome di Gabriele Tarquini. I portacolori della casa sudcoreana sono quelli che più hanno dato spettacolo, nel vero senso della parola, affrontando molto spesso curva uno driftando, a causa dell’importante aquaplaning.

Settimo è Ritomo Miyata, prima delle wildcard presenti nel corso del week-end. Quella del giapponese di Audi è un’ottima prestazione se si considera il fatto che ha ottenuto un tempo di nemmeno mezzo secondo più lento del migliore, e sopratutto a circa mezzo decimo dal crono di Vervisch. Al suo fianco scatterà Thed Bjork con la prima delle Lynk&Co, quindi con il nono tempo Andy Priaulx e infine Johan Kristofferson, primo dei Volkswagen, a chiudere la top ten. I piloti della casa cinese hanno più volte avuto difficoltà a chiudere un giro pulito perché, nonostante fossero sempre i primi a uscire dai box, nella parte finale del giro lanciato, iniziavano a trovare i primi piloti lenti.

Da annotare il 13° tempo di Kevin Ceccon con la prima della Alfa Romeo in classifica. Purtroppo per l’italiano, quest’anno non partirà davanti come accaduto la passata stagione. La prestazione del bergamasco, però, ha avuto qualche momento di punta, dato che più volte il pilota di Clusone si è ritrovato nelle zone alte della classifica. Al suo fianco scatterà il leader della classifica Norbert Michelisz, che nel marasma della pioggia non è riuscito a trovare il momento perfetto per scalare la classifica.

Molto male la Cupra che, se nelle prove libere aveva dimostrato di avere un buon feeling con il tracciato, in qualifica ha gettato tutto in aria. In una manciata di minuti, le vetture di Haglof prima e di Coronel e Azcona poi sono finite contro le barriere o si sono insabbiate, causando bandiera rossa e perdendo i propri tempi. Per i tre si prospetta una partenza dalle ultime file. Insieme a loro sono presenti anche Yvan Muller, che ha perso il controllo della sua Lynk&Co sul rettilineo principale, facendo un frontale contro le barriere. Per sua fortuna, dopo un controllo al centro medico, ha prontamente ripreso la via dei box. Per ultimo, tra le cause delle bandiere rosse, c’è anche Attila Tassi.

Immagine in evidenza: © Frederic Le Floc'h / DPPI / FIA WTCR Media Center

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