Buemi in esclusiva: ”Incredibile lo sviluppo dell’ibrido”

Il campione del mondo WEC e pilota Toyota Sèbastien Buemi si è raccontato a TheLastCorner

Sèbastien Buemi gareggia con la Toyota nel mondiale endurance dal lontano 2012, quando debuttò al volante della TS030 Hybrid. Da allora si è laureato per due volte campione del mondo, nel 2014 assieme ad Anthony Davidson e la passata stagione con Fernando Alonso e Kazuki Nakajima. Nelle edizioni 2018 e 2019 della 24 ore di Le Mans ha portato a casa due successi, inoltre corre con la Nissan in Formula E. Lo svizzero è dunque un pilota a 360 gradi ed ha raccontato a TheLastCorner la sua avventura con la casa giapponese.

Ci puoi parlare della tua esperienza con Toyota nel mondo dell’endurance?

‘’L’esperienza è stata incredibile per me sino ad ora, ho disputato moltissime gare ed è stato un viaggio fantastico. Ho iniziato nel 2012 con una macchina che non conoscevo e non è stato facile adattarmi alla nuova categoria, ma alla fine è arrivata la prima vittoria in Bahrain nel 2013 e per me personalmente si è trattato di una grande emozione. L’anno successivo abbiamo subito vinto il campionato, il coronamento di un sogno. Dopo alcuni anni più difficili siamo riusciti a portare a casa una doppia vittoria a Le Mans nell’ultimo biennio e spero che potremmo continuare a vincere anche quando torneranno concorrenti ufficiali’’.

Hai debuttato con la TS030 Hybrid. Puoi spiegarci le differenze con la TS050 e le tue sensazioni guidando questa vettura?

‘’La differenza maggiore riguarda sicuramente il sistema ibrido. In questi anni abbiamo lavorato moltissimo su questo aspetto migliorandoci di stagione in stagione, non avevamo le quattro ruote motrici sulla TS030 Hybrid, mentre ora il sistema è nettamente più grande sia sulla parte anteriore che in quella posteriore. La macchina per il resto non è cambiata troppo, ma il lavoro sull’ibrido ci ha permesso di guadagnare qualcosa come dieci secondi al giro rispetto al modello che schieravamo nel 2012. Come pilota è sempre un piacere guidare una vettura man mano più veloce ed anche più facile da guidare. Tutti i dettagli sono stati sistemati ed è molto divertente poter guidare la TS050’’.

Che cosa ti aspetti dalle Hypercar? Credi che possano fornire una maggior competizione a questa categoria?

‘’Credo che il livello di competizione dipenderà dai costruttori che vorranno scegliere di gareggiare nell’endurance. Al momento abbiamo già Toyota ed Aston Martin che hanno sposato questo progetto e ci sono delle voci secondo le quali anche altre case entreranno ufficialmente in corsa. Mi auguro che anche i regolamenti possano favorire un buon livello di battaglie in pista, con sistemi come il BoP o similari’’.

Com’è stato il tuo rapporto con Fernando Alonso in queste due stagioni in Toyota?

‘’Abbiamo avuto un ottimo approccio sin dal primo giorno in cui abbiamo lavorato insieme. La sua caratteristica principale è stata quella di impegnarsi molto e di imparare in maniera incredibilmente veloce le caratteristiche di una macchina che non conosceva. Siamo stati molto onorati all’interno della squadra di averlo con noi. Non ha mai fatto un errore e per questo credo che meriti assolutamente tutti i risultati che ha ottenuto con noi. Confesso che mi manca per il suo modo di interpretare questa tipologia di gare e spero che presto torneremo a gareggiare insieme’’.

Cosa puoi raccontarci dell’ultima 24 ore di Le Mans in merito ai problemi della Toyota #7 nel corso dell’ultima ora?

‘’Ovviamente ne siamo rimasti tutti molto delusi, l’equipaggio è stato molto sfortunato.Per me, Fernando e Kazuki ( Nakajima, ndr) il secondo posto sarebbe stato sufficiente per vincere il campionato, dunque non avevamo bisogno di quella vittoria per diventare iridati. Credo si sia trattato semplicemente di una gran dose di sfortuna, ma noi sappiamo bene che non meritavamo quella vittoria anche se ovviamente ne siamo rimasti felici. Vincere è sempre la cosa più importante’’.

Immagine in evidenza: ©Toyota Racing Twitter Page

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